indietro     Atlante fotografico dei Cerambicidi Italiani in CD-ROM  

PRESENTAZIONE

Esistono sulla Terra milioni di specie diverse di Insetti, una minima parte dei quali soltanto è già stata scoperta, descritta e classificata dalla scienza. Tra queste creature a sei zampe, l’ordine di gran lunga più numeroso è senz’ altro quello dei Coleotteri, dall’aspetto coriaceo e dai colori spesso brillanti, di cui fanno parte alcuni ben noti rappresentanti come la coccinella, lo scarabeo e il maggiolino.

Non tutti sanno, forse, che un essere vivente su due è un Insetto, e che un animale su tre è un Coleottero: ma certo ciascuno comprende bene perché, stando così le cose, abbiamo scelto ad emblema del Progetto Biodiversità appunto un Coleottero.

Una delle famiglie più belle ed interessanti di Coleotteri è quella dei Cerambicidi, detti anche Longicorni per le lunghe, talvolta smisurate antenne sottili, singolari quanto efficaci organi di senso: se ne conoscono nel mondo circa 20 mila entità diverse, ma pochi dubitano del fatto che la progressiva esplorazione dei territori e degli ambienti meno noti, l’affinamento delle tecniche di ricerca e l’approfondimento della zoologia sistematica consentiranno nei prossimi decenni di aumentare vistosamente tale valutazione, aggiungendo specie nuove spesso provenienti da luoghi sfortunatamente oggetto di pesanti aggressioni e trasformazioni… Animali sconosciuti, che racchiudono nella propria storia naturale e nello stesso codice genetico preziosi segreti della vita, risultano talvolta già minacciati di estinzione prima ancora che l’uomo li abbia incontrati, ne abbia compreso il significato e apprezzato il valore.

In Italia si conoscono finora circa 280 specie (e sottospecie) di Cerambicidi, e grazie all’impegno di insigni naturalisti e specialisti migliora di giorno in giorno la percezione del loro ruolo nell’equilibrio degli ecosistemi, della loro estrema versatilità nel colonizzare gli ambienti più diversi, dell’incredibile varietà di forme, colori, abitudini e comportamenti che ne accresce il fascino e il mistero. Specie notturne ed elusive accanto ad altre diurne ed amanti del sole e del caldo; animaletti terricoli senz’ali e leggeri volatori capaci di fluttuare da un’ombrellifera all’altra, nell’eterno gioco dell’impollinazione; giganti poderosi divoratori del legno (frequentemente detti, appunto. "rodilegno") e microscopici esserini sottili dalle elitre accorciate, simili quasi a piccoli imenotteri… Longicorni rarissimi o invadenti, silenziosi o capaci di ronzare e stridere, variopinti o mimetici nella colorazione, irresistibilmente attratti dal nettare dei fiori o dal profumo del legno.

Ai Cerambicidi italiani è dedicato appunto questo Atlante Fotografico di Sergio e Marco Rastelli ed Enrico Abbruzzese, che vuole anzitutto offrire un compendio di informazioni essenziali su aspetto, dimensioni, distribuzione geografica e biologia delle specie del nostro Paese, consentendo ad ogni entomologo o amante della natura, pur se principiante o dilettante, un primo orientamento nel mondo straordinario e inatteso della biodiversità, dell’entomologia e dell’ecologia. Uno strumento di studio, riflessione e lavoro quanto mai semplice e pratico, insomma, che non potrà non essere utile a tutti coloro – assai più numerosi di quanto non s’immagini – che trovano purtroppo oggi sempre maggiori ostacoli al proprio desiderio d’iniziazione appunto nella difficoltà, frammentarietà e specificità della bibliografia finora disponibile sull’argomento.

Non si può salvare ciò che non si conosce ed ama, e dunque auguriamoci davvero che la "scoperta" dei Longicorni costituisca anche il primo passo per la loro strenua e convinta salvaguardia.

Prof. Franco TASSI
Direttore del Progetto Biodiversità
Centro Studi Ecologici Appenninici
del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise


Roma, 20 febbraio 2001