Cesare Pintus
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La presentazione della scrittrice
"Marta Boneschi"


         Signore e signori, Amici del libro, dell'Associazione Cesare Pintus e Mazziniana Italiana, ho il piacere di rivolgere il più cordiale saluto di benvenuto a Cagliari a Marta Boneschi, e di ringraziarla vivamente per avere accettato l'invito alla presentazione del suo penultimo libro "Di testa loro", malgrado i numerosi impegni nella penisola ed alla televisione.
         Nei brevi limiti del mio intervento, non mi fa velo l'amicizia per dirvi che Marta Boneschi non ha bisogno di essere presentata. È senz'altro un personaggio di spicco nella letteratura femminista. Ha un brillante curriculum come giornalista ed il dibattito sulla condizione della donna in Italia, considerato fino a trent'anni fa come un tabù, è stato da lei affrontato con intelligenza, perspicacia e razionalità, interpretando e giudicando le conquiste raggiunte sul piano dei diritti, del costume o come si dice oggi della pari opportunità.
         Un veloce cenno sui libri della Boneschi:
1°) Il primo risale al 1995: POVERI MA BELLI, in cui analizza il decennio che ci allontana dalla guerra e dal dopoguerra.
2°) Il secondo risale al 1996: LA GRANDE ILLUSIONE - I NOSTRI ANNI 60, in cui illustra personaggi e rievoca sentimenti e memorie di una delle stagioni più belle della nostra vita descrivendo mirabilmente miserie e splendori di quella età.
3°) Il terzo libro è del 1996: SANTA PAZIENZA, ed è la storia della donna italiana dal dopoguerra ad oggi.
4°) Il quarto libro è del settembre 2000. Si intitola: SENSO e l'autrice, con garbata ironia, non disgiunta da humour, prende in esame i costumi sessuali degli italiani dal 1880 ad oggi. Un secolo di costumi erotici dai canapè di D'Annunzio alle case chiuse o bordelli per arrivare al sesso via Internet! E' un libro sul quale la BONESCHI si è impegnata molto lavorandoci per due anni interi tra ricerche e stesura definitiva, dedicandolo a chi considera il sesso "né un vizio, né un pericolo né una vergogna, ma una risorsa, una delle poche che sposa lo spirito alla carne".
         E' stato per inciso rilevato da uno dei suoi più brillanti ed attenti recensori dei suoi scritti, se non erro Giulio Nascimbeni del Corriere della Sera, che i titoli dei tre libri sono mutuati da film di successo:
1°) POVERI MA BELLI: un film di Dino Risi
2°) LA GRANDE ILLUSIONE: è un film di Renoir con Jean Gabin ed Enrich Von Stroheim.
3°) SENSO: è il titolo di un celebre film di Luchino VISCONTI.
         Il 4° libro del 2002 "DI TESTA LORO", del quale ci parlerà Giuseppina Cossu Pinna, è la storia delle prime dieci donne che hanno rivoluzionato l'Italia. La biologa Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la medicina, Nilde Jotti, Teresa Noce, Luisa Spagnoli, le attrici Lucia Bosé, Alida Valli, Franca Valeri, la Senatrice Angela Merlin, Franca Viola. Tutte donne che la maggior parte di noi, siano esse viventi o scomparse, ha conosciuto o ne ha sentito parlare.
         Di una di esse, La Merlin, conosciuta dal grosso pubblico per avere presentato la legge per l'abolizione delle case di tolleranza, nata a Pozzanova (Padova) e deceduta a Padova nel 1979, occorre ricordare che soggiornò per tre anni in Sardegna. Ciò a seguito di una condanna erogatale nel 1926 per attiva propaganda socialista. Venne confinata a Isili, Dorgali ed Orune, ed in seguito le venne impedito di esercitare l'insegnamento per il suo rifiuto di giuramento di fedeltà al Regime. Di lei parla Salvatore Pirastu nel suo libro "confinati politici in Sardegna".
         L'ultimo libro di Marta Boneschi è recente: "VOCI DI CASA", (la famiglia italiana, ieri, oggi e domani). La nostra scrittrice, sempre molto attenta ai mutamenti sociali (Nuova legge sul diritto di famiglia ed approvazione della legge sul divorzio), dice che la famiglia è molto cambiata e molto migliorata, anche se con la legge sul divorzio solo il 43% delle famiglie sono fondate sul matrimonio. Come è noto la nostra Costituzione, all'art. 11, riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
         Mi avvio alla conclusione del mio intervento, ma prima di concludere, mi corre l'obbligo di dire, per non appioppare false etichette, che Marta Boneschi nei suoi libri non è una femminista ante litteram ad oltranza.
         Le sue analisi non sono una lotta contro lo sciovinismo maschile; con la sua raffinata cultura e la sua educazione democratica ha dato con i suoi scritti un contributo notevole allo sviluppo delle iniziative volte ad ottenere per la donna italiana gli stessi diritti in campo economico, giuridico e politico, senza arenarsi in una distensione sessista dei ruoli nella società.
         Vi ringrazio per la cortese attenzione e vi auguro buon ascolto alla presentazione della dottoressa Cossu Pinna.

18.03.2003 - di Gian Giorgio Saba

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