Marinate e Salamoie:


Marinata Cruda:
Proporzione per circa 6-7 kg di carne di selvaggina da pelo (cosciotti, sella e carré interi)
Disporre la carne da marinare in un recipiente di terracotta e salarla leggermente. Coprire con 500 gr di carote, sedano, e cipolla, tagliati a fette, 4 spicchi di aglio schiacciati, 10 grani di pepe frantumati, 3 chiodi di garofano, qualche bacca di ginepro, un mazzolino  composto di gambi di prezzemolo, un ramoscello di timo e 2 foglie di lauro. Versare nel recipiente una bottiglia di buon vino secco, o rosso, a seconda della qualità della carne da marinare, 1 bicchiere di aceto e 1 dl di olio. Conservare in luogo fresco. Se si tratta di animali giovani o di pezzi di carne di limitate dimensioni basteranno 24 ore di marinatura, se invece si tratta di grossi pezzi di carne, occorreranno 2 o 3 giorni, in questo caso occorre tenere il recipiente chiuso in frigorifero. Le carni dovranno essere girate 2-3 volte al giorno.
Marinata Cotta:
Usare per questo sistema gli stessi elementi indicati per la marinatura cruda, facendo bollire il liquido, con le verdure le spezie e le erbe aromatiche, per 15 minuti, aumentando le dosi di vino e aceto del 30%. Quando sarà fredda, passarla in un recipiente di terracotta e immergervi gli elementi da marinare. Le marinate cotte si possono conservare per un tempo piuttosto lungo, dando loro una ribollitura ogni 4 giorni durante inverno e ogni 2 giorni durante estate, aggiungendo sempre un poco di vino e di aceto.
Marinata per piccoli capi di selvaggina:
Se si debbono marinare delle costolette o lombatine di capriolo, di camoscio o di cinghialetto da latte, si mettono i pezzi di carne in un recipiente fondo di terracotta o di porcellana e si ricoprono con della marinata cotta, fredda passata. Essendo questa più aromatizzata di quella cruda, consente ai piccoli pezzi di selvaggina una più rapida marinatura. A seconda del tipo di preparazione, a queste marinate può essere aggiunto del succo di limone, del marsala o del cognac, e il vino bianco può essere sostituito con il rosso, sempre di buona qualità. La carne di bue viene marinata con vino rosso e così pure il montone e la lepre da servire in salmì.


Salatura a secco per 10 Kg di lingua di bue:
Proporzioni: 13 parti di sale marino (kg.4,500), 1 parte di salnitro (gr.350), grani di pepe gr 40, chiodi di garofano 5, foglie di lauro 4, ramoscello di timo 1, ramoscello di erba salvia 1, ginepro 20.gr.
Essendo le lingue ricoperte da una pelle molto spessa ed impenetrabile, occorre praticare sulle medesime, dopo averle ben battute con un mazzuolo di legno, alcuni fori con un forchettone, per meglio facilitarne la penetrazione del sale. Dopo averle strofinate con parte della salatura, collocare le lingue in un mastello di legno sopra un letto di salatura e ricoprirle con abbondante miscela di sale, erbe aromatiche e spezie. Fare in modo che le lingue siano ricoperte perfettamente dalla salatura e dalle droghe, applicare un peso sopra le medesime e ritirarle in frigorifero, tenendole per almeno 10-12 giorni a temperatura media di 3-4 gradi sopra lo zero. Durante la permanenza nella salamoia, le lingue devono essere rigirate ogni giorno.
Salatura liquida per 10 Kg di lingua di  bue:
Proporzioni della salamoia: 10 lt di acqua, sale marino 4 kg, salnitro 200 gr, grani di pepe frantumato 40.gr, chiodi di garofano 5, foglie di lauro 4, ramoscello di timo 1, ramoscello di erba salvia 1, ginepro 20.gr.
Unire tutti gli elementi in casseruola, metterla sul fuoco, far bollire per qualche minuto, ritirarla e lasciar raffreddare. Eseguire sulle lingue lo stesso trattamento del secco. Sistemarle in un recipiente di legno, e ricoprirle di salamoia, con un peso e conservarle in frigorifero, tenendole per 8-10 giorni, a temperatura di 3-4 gradi sopra lo zero. Le lingue salmistrate prima di essere messe a bollire, verranno tenute a bagno in acqua fredda per almeno 24 ore, metterle a cuocere in acqua senza sale, pelandole al termine della cottura.


a.b. 13/3/2000.