L'INDICE DEI LIBRI PROIBITI

 

La censura preventiva in materia, già esistente al tempo di Innocenzo VIII (1487) e di Alessandro VI, venne estesa a tutta la Chiesa con il Concilio Lateranense sotto Leone X (1515), considerando pericolose l'invenzione e la diffusione della stampa. Per volontà di Paolo IV nel 1557 venne pubblicato il primo vero e proprio Index librorum prohibitorum redatto dall'autorità centrale, comprendente nomi degli autori, titoli dei libri, elenco delle edizioni proibite della Bibbia, una nota di editori colpevoli di aver pubblicato libri eretici. Successive disposizioni vennero rese pubbliche nel 1563 da Pio IV e da Pio V; l'ultima edizione dell'Iindice risale al 1948 per volere di Pio XII, e si deve a una sezione apposita del Santo Uffizio. Dal 1966, secondo la volontà di Paolo VI e le indicazioni del Concilio Vaticano II, l'Indice non è più operante e come legge avente valore di norma è destituita di ogni effetto positivo.

 

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE