E’ notizia che ha sconcertato tutti noi, la morte del Senatore Severino Lavagnini.

Una morte improvvisa e inaspettata.

E’ la morte dei buoni.

Anche se impegnato nelle più alte cariche dello Stato, lo abbiamo avuto spesso tra di noi

per discutere di problemi quotidiani:

dal caporalato a Vermicino alla carta d’identità elettronica.

Anche negli ultimi tempi, sebbene non più al governo del paese, ha sempre seguito ogni tema

proposto con l’intento di non far mai mancare il Suo contributo tanto per un territorio ben

governato quanto per il raggiungimento di relazioni armoniose sul piano dei rapporti umani. 

Così abbiamo conosciuto il Senatore Lavagnini con una modestia immutata sia

quando era responsabile dell’ASL di Frascati, sia da Sottosegretario al Ministero degli Interni,

sia, come sino a ieri, da Questore del Senato.

Viene a mancare un uomo modesto sebbene influente;

un uomo attento ai bisogni del singolo cittadino sebbene alla guida del Paese.

E’ questo il patrimonio che ci lascia: tanta e tanta modestia.

Il Signore lo avrà già chiamato al Suo fianco,

ma a noi mancherà una guida.


A nome dei Comitati di quartieri della Città di Frascati

Stefano Donghia, Ada Contarino, Gelindo Fortini, Alba Scazzarriello, Vito Mancini,

Elio Basili, Riccardo Aureli, Giancarlo Bocci, Marcello Costantini, Giulia Di Giacomo,

Clementina Calvani, Luciano Daniello, Armando La Rosa