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bastano pochi componenti

Telecomando RF a 6 canali

Come il Nutchip| Schema elettrico | Montaggio | Setup Nutchip | Componenti sostitutivi | Programmazione del PIC | Modifica

 

Sei canali, come il Nutchip

Questo progetto realizza un semplice ma validissimo un telecomando via radio. Ha ben 6 canali (una caratteristica rara per i telecomandi commerciali) e trasmette con codifica MM53200, UM3750 oppure UM86409. Naturalmente potrete omettere dei pulsanti ed realizzare ad esempio un telecomando a 2 canali. E' un'accoppiata perfetta per i Nutchip, ed è facile da costruire in casa perchè non usa componenti speciali: anche la batteria è una comune pila da 9 volt reperibile in tutti i supermercati.
Questo schema illustra un telecomando a codici fissi, pronto a funzionare subito senza regolazioni. Ma programmandone opportunamente il chip, potrete ottenere anche codici a piacere effettuando una semplice modifica.

Schema elettrico

Il telecomando è alimentato da una batteria a 9 Volt, collegata ai capi del morsetto M1. Il polo negativo della batteria va a "massa", mentre il positivo entra nell'integrato IC2, che stabilizza la tensione a 5 Volt. IC2 è equivalente al più comune 78L05, ma ha un consumo molto più basso che lo rende ideale per le applicazioni a batteria..
Il cuore del telecomando è IC1, un microcontrollore PIC16F84, il mitico integrato dell'americana Microchip. Con il software (gratuito!) che abbiamo sviluppato il PIC diventa una base universale per telecomandi, in cui ogni piedino ha una specifica funzione.
I tasti sono sempre collegati fra coppie di piedini tipo "COL" e "ROW: ne utilizzeremo 6 sui 16 collegabili, lasciando COL4, ROW3 e ROW4 scollegati.
Una semplice rete di ritardo (R1, C1) fornisce il RESET all'accensione. L'alimentazione a 5Volt arriva ad IC1 tramite i piedini 14 (+5V) e 5 (massa). Il condensatore C2 (da saldare il più vicino possibile ai piedini di IC1) spiana eventuali disturbi sull'alimentazione. Il clock è generato da OSC1, un oscillatore ceramico a 3 piedini da 4MHz: per usare usare un quarzo (2 piedini), dovrete aggiungere due piccoli condensatori come illustrato negli schemi base del Nutchip.
Il piedino DEFAULT (2) messo a +5Volt seleziona i codici pre-memorizzati, e il piedino RF (3) mette il chip in modo radio.
Il piedino LED (17) pilota LD1 che si accende ogni volta che premiamo un tasto. Gli impulsi per il trasmettitore escono dal piedino OUT (18) e vanno a TX1, un modulo trasmettitore a 5Volt della Aurel.
Il modulo trasmettitore necessita di una antenna tarata sui 433 MHz da collegare al pin ANT.

tv_light.gif (12242 byte)
Bastano pochi componenti. Il micro PIC16F84 va programmato con il file "picrmt.bin".

Montaggio

Qui a lato trovate la disposizione dei componenti sul circuito stampato. Potete anche usare una "millefori" (usando la stessa disposizione e seguendo la quadrettatura), o una basetta sperimentale a molla (breadboard), perchè il montaggio non è critico.

Il lavoro non è difficile e con un minimo di pazienza e precisione può essere completato da tutti. Cominciate dai componenti più bassi (resistenze), per passare via via a quelli più alti e ingombranti. Meglio usare uno zoccolo per IC1 e per il modulo trasmettitore TX1 (una "strip" femmina andrà benissimo).
Attenzione a non invertire la polarità del LED, della batteria, degli integrati, del condensatore C3 e del modulo TX1: in caso di dubbi controllate la pagina dei compomenti per i dettagli.

L'antenna va collegata alla piazzolina ANT; anche un pezzo di filo di rame rigido, lungo 16,5 cm, andrà benissimo. Se poi volete quel tocco in più, vi consigliamo il modello professionale della Aurel, in gomma flessibile nera.

Una volta completata la basetta (e dopo un ulteriore controllo di tutti i collegamenti) e prima di inserire il PIC ed il modulo TX1 collegate la batteria facendo attenzione a non invertirne le polarità. Verificate con un tester che fra i piedini 5 e 14 dello zoccolo di IC1 siano presenti i 5 volt stabilizzati, così come fra le coppie di piedini 15 e 1, 15 e 4, 15 e 13 del modulo TX1.
Terminati i controlli, rimuovete la batteria ed inserite il PIC (che avrete precedentemente programmato con il file "picrmt.bin") ed il modulo TX1 (con il lato dei componenti verso l'esterno della basetta).

Siete pronti per il collaudo finale! Il telecomando deve funzionare subito. Appena collegata la batteria, il LED si accende per circa un secondo: in seguito si accenderà tutte le volte che premiamo un tasto.

 

Disposizione dei componenti.
La quadrettatura indica il passo di una "millefori" (2,54 mm).

Setup del Nutchip

Possiamo passare ora al circuito che avete scelto per ricevere i segnali del telecomando: ad esempio, questo schema RF a tre canali.
Il prossimo passo sarà quello di "insegnare" al Nutchip quali codici riconoscere.
  • Collegate il circuito ricevente al PC e fate partire Nutstation.
  • Cliccate sul pulsante per la scelta del telecomando, quindi scegliete il telecomando personalizzato via radio (RF)
  • Cliccate sui pulsantini del telecomando che appare sul video, per inserire questi codici: 2721, 2722, 2723, 2724, 2725, 2726 (corrispondenti ai pulsanti da 1 a 6).
  • Programmate il Nutchip.

Fatto! Basterà inserire i codici in Nutstation una sola volta. Il PC memorizza i codici fino a che non li cambierete nuovamente.

Elenco componenti:

  • IC1: integrato PIC16F84 programmato con il file "picrmt.hex" (si scarica dalla pagina dei download)
  • IC2: integrato stabilizzatore LM2936-Z5 (National). Sostituendolo con un comune 78L05 la durata delle batterie sarà molto più breve.
  • R1: resistenza 10 kohm
  • R2: resistenza 560 ohm
  • C1, C2, C4: condensatori ceramici
  • C3: condensatore elettrolitico 47uF/16V
  • DL1: diodo LED rosso
  • OSC: risuonatore ceramico 4MHz 3 piedini
  • (1)...(6): 6 piccoli pulsanti normalmente aperti
  • M1: morsetto bipolare da circuito stampato, oppure portabatteria per pile da 9 Volt
  • TX1: modulo trasmettitore 433 MHz tipo Aurel TX-SAW433SZ

Varie: zoccolo a 18 piedini per IC1, zoccolo a "strip" per TX1, pila da 9 volt, antenna (vedi testo)

Componenti sostitutivi

Se non trovate tutti i componenti, potete effettuare delle sosituzioni con parti simili. Fate però attenzione alle piedinature, che possono cambiare rispetto a quelle previste nei nostri circuiti stampati.

  • L'integrato stabilizzatore è un regolatore a 5 volt specifico per apparecchi a batteria. Le sue caratteristica è quella di non "consumare" la batteria a vuoto (low power consumption) e di potere funzionare anche a batteria quasi scarica (low-dropout). Può essere sostituito da un comune 78L05 (notate la L), a scapito della durata della pila (moooolto inferiore!).

  • Il PIC puo essere indifferentemente un PIC16F84 o 16F84A. Lo si trova di recupero dalle schede per la TV digitale.

  • Il modulo trasmettitore non è critico, e può essere sostituito con altri moduli ON/OFF a 5 volt per la frequenza di 433 MHz anche di altri produttori (ad esempio, Mipot). Se volete realizzare un trasmettitore molto piccolo allora prendete in considerazione un modello con antenna incorporata (ma non aspettatevi una grande portata).

  • Nelle installazioni fisse (campanelli senza fili, accensione remota di luci esterne, pilotaggio di pompe sommerse, etc) la batteria può essere sostituita da un piccolo alimentatore in corrente continua da 9 volt.
  Programmazione del PIC16F84

Il PIC si acquista vergine, e va programmato con il file "picrmt.bin" che trovate (gratis) nella pagina dei download. I distributori vi possono fornire un PIC già programmato, così come molti negozianti offrono il servizio di programmazione del chip. Potete anche costruirvi da soli un programmatore, noi usiamo lo schema "JDM" ed il software "Ponyprog" che trovate nel sito di Claudio Lanconelli.
Se preferite acquistare un programmatore già pronto, i più economici sono quelli per le card della TV satellitare (si trovano nei mercatini ): fate attenzione che siano adatti per il PIC16F84 e fatevi fornire sempre anche i dischetti per il PC.

Modifica dei codici (per i più esperti)

Se volete trasmettere dei codici diversi da quelli predefiniti, tutto quello che dovete fare è:

  • scollegare il piedino 2 dal piedino 3
  • collegare il piedino 2 col piedino 1

La figura qui a lato mostra il circuito stampato dopo la modifica.
Dovrete inserire i nuovi codici dentro IC1 prima di montarlo nel circuito, usando tutti i tasti della tastiera a matrice, seguendo queste istruzioni.
Per sicurezza è sempre meglio usare uno zoccolo per poterlo rimuovere IC1 in caso di errori.

 

Modifica per codici personalizzati