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progetto precedente |
Da zero a NUT in tre progetti: |
Il telecomando | Schema elettrico | Montaggio | Tavola della verità | Scelta dei pulsanti | Programmazione
Nelle parti precedenti abbiamo imparato come utilizzare gli ingressi generici IN1..IN4 per pilotare le uscite del Nutchip . Vediamo ora come utilizzare il più importante degli ingressi speciali del Nutchip : l'ingresso del telecomando (REMOTE).
Grazie all'evoluzione tecnologica, oggi possiamo inserire un telecomando anche
nei progetti più semplici. Per utilizzare un telecomando è necessario
aggiungere al circuito un ricevitore - oltre naturalmente al telecomando stesso.
Il telecomando emette i segnali codificati: ogni volta che
premiamo un tasto (key), il codice corrispondente (code) viene
trasmesso più volte. Viaggiando attraverso l'etere o su un
fascio di luce infrarossa, i segnali emessi vanno a colpire il ricevitore:
qui vengono captati e convertiti in impulsi logici a 0...5 volt. Questi impulsi
rispecchiano il codice di partenza, ma non sono ancora utilizzabili: infatti
vanno interpretati dal decodificatore permettono di determinare
il pulsante premuto in origine
(1) |
ad ogni PULSANTE
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il CODIFICATORE
all'interno del telecomando |
assegna un CODICE |
(2) |
ogni CODICE viene trasformato
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dal TRASMETTITORE
all'interno del telecomando |
in ONDE RADIO o RAGGI INFRAROSSI
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(3) |
captando le ONDE o i RAGGI
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il RICEVITORE
sul circuito |
ricostruisce il CODICE
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(4) |
per ogni CODICE
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il DECODIFICATORE
all'interno del Nutchip |
identifica il PULSANTE premuto in origine
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Ancora una volta partiamo dallo schema del lampeggiatore LED visto in precedenza, a cui aggiungiamo il ricevitore per raggi infrarossi. Si tratta di un circuito integrato di produzione Temic/Vishay , il TSOP1836 o TK1836. I tre piedini sono l'alimentazione a 5 volt, la massa, e l'uscita di tipo open-collector. Questa uscita richiederebbe una resistenza da 10 kohm verso il positivo, che nel caso dei Nutchip è già incorporata nell'ingresso REMOTE.
Schema elettrico dell'attivazione telecomandata a raggi infrarossi |
Aggiungeremo il ricevitore a infrarossi alla basetta preparata per la parte 1. L'unica precauzione è nell'inserire il ricevitore a infrarossi. Il TK1836 (equivalente al TSOP1836) si presenta come una specie di transistor coi bordi piatti, da cui frontalmente sporge la lente semisferica che è anche la parte sensibile del ricevitore.
Elenco dei componenti
Occorrono inoltre: un telecomando universale (consigliato il Visa Simplex programmato per il "Gruppo Philips"), un alimentatore a 5V, una basetta sperimentale con contatti a molla, l'interfaccia Nutchip completa di cavo, vari spezzoni di filo rigido sottile di vari colori, e naturalmente un PC con il software Nutstation. |
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Come si presenta il LED telecomandato una volta montato sulla basetta sperimentale |
Il ricevitore infrarossi IR1 può essere sostituito con altri componenti presenti sul mercato. In tal caso utilizzate esclusivamente componenti per telecomandi tipo RC5 con portante a 36kHz.
I tasti del telecomando si inseriscono direttamente nella tavola della verità, nella
casella "REMOTE". Cliccando su questa casella si sceglie un tasto del
telecomando, da KEY1 fino a KEY8. Se per esempio scegliamo "KEY1", il NUTCHIP passerà allo stato successivo (NEXT) appena premeremo il pulsante 1 sul telecomando.
La tabella della verità assomiglia molto alla tabella che abbiamo utilizzato
nell'attivazione START/STOP. Assumeremo che il pulsante 1 (KEY1) faccia da START, ed il
pulsante 2 (KEY2) faccia da STOP.
N. STATO |
USCITE |
CONDIZIONI |
STATO SUCCESSIVO |
ST. 0 |
LED = SPENTO |
SE KEY1 E' PREMUTO |
PASSARE ALLO ST. 1 |
ST. 1 |
LED = ACCESO |
SE KEY2 E' PREMUTO |
PASSARE ALLO ST. 0 |
Ricopieremo ora la tavola degli stati utilizzando Nutstation. Quando avremo finito la tabella avrà questo aspetto:
Notate la presenza dei commenti nell'apposito spazio: ci aiutano a capire meglio come funziona il progetto, e sono preziosi quando si vuole eseguire una modifica o se si vuole spiegare il funzionamento ad un'altra persona. Ricordiamo che lo stato zero è anche lo stato in cui si trova il Nutchip al momento dell'accensione, cioè al RESET.
Nota: questa tabella è memorizzata nel file "start_stop_remote.nut" che è fornito assieme a Nutstation. Ulteriori dettagli sull'uso di Nutstation: cliccare qui. |
Abbiamo visto che la tavola della verità identifica i tasti del telecomando numerandoli da KEY1 fino a KEY6. Ma il Nutchip come può sapere qual è veramente il primo tasto del telecomando? E qual è il sesto? Molti telecomandi hanno decine e decine di tasti...
La soluzione più semplice è utilizzare un telecomando universale già preimpostato: uno di questi èil telecomando ad infrarossi Visa Simplex (tm), che ha 6 tasti ed essendo economico e compatto è molto diffuso. Cliccando invece su "codici infrarossi TV" si inseriscono automaticamente i codici corrispondenti ai pulsanti dei canali da 1 a 6 utilizzati da molti telecomandi TV.Dalla pagina "Programmazione chip" fate click sul pulsante con la freccina per cambiare il tipo di telecomando usato.Il tipo di telecomando ed i codici che scegliete restano memorizzati automaticamente, perciò se usate sempre il medesimo telecomando non avrete bisogno di selezionarlo ogni volta. |
Quando cliccate su un tipo di telecomando ne compare la fotografia che
indica le corrispondenze dei tasti da key1 a key6.
Alternativamente potete personalizzare i codici di un telecomando infrarossi o RF a piacere, cliccando su:
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Per maggiori informazioni sui codici e sui telecomandi supportati cliccare qui |
Il Nutchip decodifica gran parte dei telecomandi standard con portante a 36
kHz.
I costruttori TV che adottano tale codifica sono tanti e sarebbe impossibile
elencarli tutti. Nutstation dispone di però di una funzione di autoapprendimento,
che riconosce automaticamente i codici dei telecomandi compatibili (dettagli
qui).
Dovreste ormai avere familiarizzato con la programmazione del chip. Portatevi quindi sulla pagina "Prog. chip" di Nutstation, e verificate nella finestra di "stato della programmazione" non vengano segnalati errori: se così non fosse, tornate sulla tavola della verità e controllate di non avere commesso sviste, per esempio inserendo un numero di stato sbagliato.
Se non l'avete già fatto, inserite l'interfaccia sul circuito e
accendete l'alimentazione a 5 volt (attenzione a non invertire la polarità). Controllate
che l'interfaccia sia regolarmente
collegata al PC con un cavo seriale, infine fate click su "Programma Nutchip". |