Ebrei

1000 a. C.

Se un migliaio d’anni prima di Cristo vi foste trovati in Palestina vi sareste seduti tavola con una famiglia ebrea. Per questo popolo il pane lievitato era alla base dell’alimentazione.

Avreste mangiato carne di tanti tipi, ma non di maiale perché era proibito. In realtà i poveri si nutrivano di verdure: cipolle, fave, porri, bietole, cavoli, aglio e rape .

I frutti erano fichi e datteri mentre da bere c’era il vino.

La cena più importante

All’inizio della primavera gli Ebrei vi avrebbero invitato alla cena di Pesach (Pasqua).

Durante questa cena , il capo famiglia vi avrebbe spiegato il significato di ogni alimento presente sulla tavola, per ricordare le tristi vicende vissute in Egitto dal  popolo ebreo e il raggiungimento della libertà nella Terra Promessa.

 

 

 

                                                           Il significato dei cibi della cena di Pesach

Il pane azzimo (cioè non lievitato)

 - il ricordo dell'antica festa delle "primizie" quando si faceva il nuovo lievito con il nuovo raccolto e si eliminava il vecchio lievito fatto con la farina dell'anno precedente

- il ricordo della fuga in Egitto, quando gli Ebrei non ebbero il tempo di far lievitare il pane per il viaggio

- il richiamo all'umiltà davanti a Dio, perché il lievito fa gonfiare la pasta, come l'orgoglio fa gonfiare di vanagloria il cuore dell'uomo

Le erbe amare il sedano e la lattuga che si mangiavano con aceto e sale o con la salsa charoseth, sono un ricordo dell'amarezza della schiavitù vissuta dagli ebrei in Egitto

L'uovo sodo Per la sua forma viene considerato simbolo dell'eternità della vita :è infatti una superficie che non ha un punto d'inizio né di fine, per questo lo si offre anche al pasto che segue la sepoltura di uno stretto congiunto.

La charoseth E' un composto che con il suo aspetto ricorda il cemento e la malta che gli ebrei schiavi dovevano prepararsi per le opere in muratura che erano costretti a preparare per il faraone.

Il vino Viene versato e bevuto in quattro riprese e alla fine della cena resta sulla tavola un bicchiere pieno per il profeta Elia che verrà ad annunciare il Messia.

 Alla fine della cena venivano intonati canti popolari e filastrocche per i bambini. Una di queste è nota sotto il titolo "Alla fiera dell'est", il cui significato è che la catena della violenza viene spezzata da Dio che vince la morte.

 

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