Solo quando si cammina insieme verso una mèta si può recuperare il senso profondo del vivere e del soffrire

Partecipanti:

Gavatorta Adriano-Pelassa Silvio-Gerbaldo Alberto-Bertoglio Walter-Cera Sebastiano-Cera Magda-Cera Luisa-Cravero Chiara-Marchisio Giovenale-Marchisio Mariarosa-Gava Andrea-Olivero Massimo-Pepino Bruno-Oberto Massimo-Bruno Michele-Fochi Walter-Fea Katia-Calvo Gianfranco-Don Giobergia Gino- Ramonda Guido-Ramonda Cinzia-Testa Mario-Fea Roberto.

Accompagnatori:
Fea Aldo-Fea Angela-Cera Ornella-Bertoglio Tonio-Bertoglio Rina-Pepino Marilena-Ramonda Anna-Fea Renato-Fea Betty-Cravero Vittorino-Cravero Aurora.

Cronaca del viaggio dal diario di bordo di 2 accompagnatrici.


1° GIORNO (1 ° luglio)

Ore 6.30: ritrovo davanti alla parrocchia di tutti i partecipanti
Ore 7: foto di gruppo benedizione da parte di don Gino e augurio del sindaco
Ore7:20 al suono delle campane e al via dato dal sindaco il gruppo inizia il pellegrinaggio, accompagnato dall'applauso e dall'incoraggiamento degli abitanti di Levaldigi accorsi numerosi per salutarci.
Tra baci e abbracci, c'è stato qualche momento di commozione da parte di chi rimaneva a casa.
Susy Olivero ci accompagna fino alle porte di Fossano, poi lei ritorna indietro per non mancare al lavoro, forse un po' delusa per non poter venire con noi. In piazza Castello ci fermiamo per una foto davanti alla "Cassa rurale di Bene Vagienna" la quale ha contribuito con un piccolo assegno: Alcuni partecipanti rianno scherzato sul fatto, perché dipendenti di altre banche.
Il fratello di don Gino era in piazza a salutarci ed augurarci buon viaggio.
I 23 ciclisti partono a gruppi per ritrovarsi al Santuario di Vlcoforte, si fermeranno ancora davanti a "cicli Asteggiano" per ringraziare personalmente dei cappelli ricevuti.
Ore 9.15: colazione e ristoro al Santuario (1a i tappa)
Ore 11: il colle di Cadibona ci ha fatto sudare (non tutti) ma l'abbiamo superato e si va avanti...
Ore 13.20: 2a tappa, ci ha visti commensali affamati al Cottolengo di Colle figure, calorosa l'accoglienza da parte delle suore che ci hanno messo a disposizione una sala per il pranzo e hanno ritemprato le nostre forze con un buon caffè.
Ore 15: partenza per la meta finale del 1° giorno Genova -Quarto
Ore 16.15: stiamo attraversando Genova, c'è molto traffico ma siamo allegri ci siamo quasi, la meta è vicina.
Ore 18.30: dopo un lungo girovagare per Genova da parte dei ciclisti e accompagnatori ci ritroviamo all'Istituto Salesiani e apprendiamo dell'incidente occorso a Walter Fochi che è stato investito da un pullman e si è fratturato una costola, la nostra preghiera va subito a lui e dopo, quanto lo rivediamo, ci dispiace apprendere che deve lasciare il gruppo. Nella tarda serata Aldo e Renato lo accompagnano a casa a Marene.
Ore 20.30: ci accingiamo a mangiare la cena preparata dal cuoco Renato e i suoi aiutanti. l ciclisti riescono ancora a giocare a pallavolo e ad andare in gelateria.
Ore 22.30: tutti a letto, la sveglia per l'indomani sarà alle 5.



2° GIORNO

Sveglia alle 5: veloce toilette e colazione e alle 6.30 tutti in sella per il secondo giorno di avventura.
Ore 9.15: attraversiamo Sestri Levante e iniziamo a percorrere il tanto temuto Colle del Bracco, risultato invece, detto dai ciclisti, "pedalabile"; in cima molta soddisfazione.
Ore 13.15: pranzo tanto sospirato a Sarzona - La Spezia. Si fa onore agli spaghetti e al prosciutto con melone, dopo un buon caffè e un riposino, partenza per Pietrasanta.
Ore 16: attraversiamo i paesi della Versilia nel caos della domenica pomeriggio, una marea di bagnanti con un tempo non molto favorevole alla tintarella, infatti pioviggina.
Ore 17.30: arrivo al seminarìo di Pietrasanta, commenti sulla giornata, telefonate a casa, cena in allegria e, pernottamento in camerone
P.S. alle 18.30: Santa Messa nella chiesetta del Seminario


3° GIORNO

Sveglia alle 5: colazione e alle 6.15 si inizia la terza giornata da pellegrini diretti a Follonica, fermata a Pisa con visita veloce alla piazza dei Miracoli.
Chiara ha forato, un buon samaritano si è prestato per cambiare la ruota, nello stesso istante guai con l'antifurto della macchina di Cera, aiuto da parte dei vigili urbani e di un elettrauto; gentilissimi i vigili. Alla fine del subbuglio ci siamo offerte Aurora ed io ad offrirgli un caffè per ricompensare l'aiuto ed il non pagamento di multa
Ore 9: partenza da Pisa, leggero spuntino (non per tutti) presso Cecina verso le 10.30, poi diritto filato a Follonica .
Ore 15.15: siamo a Follonica; ma il tragitto della superstrada è stato faticoso con il vento contro è guasti alle bici.
Massimo Oberto, ha avuto un leggero malore, ma non da ricovero probabilmente avrà mangiato qualcosa che non ha digerito, ma con una cena leggera si rimette in fretta
Ore 16: pranzo presso la chiesa dove eravamo ospiti e una cena leggera verso le 20.30. Poco accoliente il locale.




4° GIORNO

Sveglia alla solita ora: partenza alle 6, rispetto ai giorni precedenti i ciclisti si sono fatti più veloci nel vestirsi e mangiare dopo i rimproveri del capo, don Gino.
Ore 8.30: preoccupazione per il primo gruppo di ciclisti, ingannati da altri ciclisti hanno sbagliato strada, ritrovamento verso le 9.30
Ore 13: pranzo presso un cascinale (merito della faccia di Renato) nella campagna di Montaldo dì Castro (Lazio) gentile ospitalità nel cortile dei proprietari che ci hanno offerto dei meloni di loro proprietà; noi per il pagamento ce la siamo tolta con due bottiglie di vino
Ore 15: partenza per Civitavecchia con percorso tranquillo. Circa due orette dopo eravano al seminario "Don. Bosco". Riposo e doccia prima di cena.
Dato che era l'ultima sera ché si preparava la cena, Renato ha avuto la brillante idea di una torta gelato come finale che è stata apprezzata da tutti, dopo di che si è fatta una partita a pallavolo per prendere sonno, probabilmente non erano ancora sufficientemente stanchi i ciclisti!
Pernottamento presso un cinema molto accogliente.



5° GIORNO

II percorso oggi è più corto, allora la sveglia è stata fissata alle 6 con partenza alle 8. Viaggio tranquillo fino alle porte di Roma
Ore 12: Pranzo accampati in uno spiazzo ombroso, rilassante, partenza alle 14 per piazza "San Pietro".
Roma è caotica ma per noi tutto fila liscio. Grande soddisfazione dì tutti, essere arrivati in quella piazza che era la nostra meta. Molta gente ha ammirato il gruppo con le bici, raramente si vedono dei ciclisti in piazza San Pietro., infatti le guardie volevano vietare l'ingresso, ma con sorrisi e spiegando del pellegrinaggio hanno chiuso un occhio ed eccoci davanti al "Cupolone" per la mitica foto ricordo
Ore 16: i più coraggiosi ed esperti hanno attraversato Roma con la bici, gli altri sono saliti in macchina, per il ritrovamento più tardi presso l'istituto Salesiani Geríni.
Massimo Oberto e Katia sono partiti la sera stessa, in fretta si sono resi presentabili per prendere (aereo per il ritorno : non li abbiamo neanche salutati come si deve.
I restanti, sono usciti per una passeggiata e poi si sono ritrovati nella mensa per la cena.
Alla fine una graditissima sorpresa da parte dei ciclisti, una grande e buonissima torta per esprimere il loro grazie a noi accompagnatori.
É stata un'esperienza positiva da parte dì tutti l'aiutarci a vicenda uno con l'altro, sentirsi un gruppo di veri amici; alla sera, anche se stanchi, c'era sempre allegria.
Noi accompagnatori abbiamo fatto il possibile per metterci al servizio, collaborando nelle attività che c'erano da fare e ne siamo stati fieri.
É stata una settimana non. facile, ma abbiamo superato i momenti difficili ed ora eccoci qua per un arrivederci alla prossima meta, tutti insieme a ricordare i giorni passati con nostalgia.



A cura di
Aurora Cravero e Ornella Cera.