Jaco Van Darmael
L’Ottavo giorno
(<<Le huitième jour>>., 1996)

Il cast: Regia: Jaco Van Darmael. Sceneggiatura: Jaco Van Darmael. Direttore della fotografia: Walter Vanden Ende. Musica: Pierre Van Dormael. Scenografia: Hubert Pouille. Montaggio: Susana Rossberg. Produzione: Philippe Godeau. Distribuzione: Mikado. Origine: Belgio. Durata: 1h e 58’.

Gli interpreti: Daniel Auteuil (Harry), Pascal Duquenne (Georges), Miou Miou (Julie).

La trama: E’ la storia dell’incontro tra due uomini fondamentalmente diversi, con caratteri opposti e destini agli antipodi. Harry, un tipo normale, tutto immerso nel lavoro e nei progetti di carriera, un robot della vita moderna catturato nella spirale delle sue stesse ambizioni. Georges, affetto da sindrome di Down, disancorato da qualsiasi problema pratico. L’ottavo giorno, quello che non compare in nessun calendario, è quello in cui Dio creò i diversi, a metà tra gli angeli e gli uomini,: è il giorno in cui s’incontrarono, si conoscono si piacciono. Tra i due nasce un’amicizia che li modificherà profondamente. Soprattutto Harry imparerà a prendersi cura di qualcuno, comprenderà cosa significa dare affetto, tempo, attenzione, riacquisterà il piacere di vivere. Un film che manifesta apertamente l’intenzione di far comprendere al pubblico <<il talento per la vita, per amare la vita>> che possiede il mondo parallelo dei ragazzi down e che materializza le assenze e insegue i sogni di Georges , fra i dialoghi con la madre perduta, voli liberatori, topi canterini e la rassicurante presenza di Luis Mariano che replica all’infinito "La più bella del mondo". E la breve sequenza ironica e festosa, dei cavalieri in un immaginaria Mongolia, dice assai più di tutto su questo mondo d’amore che incrociamo senza riconoscere.

Il regista: Jaco Van Darmael nasce a Ixelles in Belgio il 9 febbraio 1957. Passa la sua giovinezza in Germania. Studia cinema a Bruxelles all’istituto Insas e a Parigi al Louis Lumière. Nel 1980 dirige un cortometraggio per bambino dal titolo Maedeli la Brèche. Dopo alcuni documentari e cortometraggi ecco finalmente il suo primo lungometraggio nel 1991, Toto le Héros-Un eroe di fine millennio, che ottiene un incredibile successo di pubblico e di critica e vince tre Felix europei e premi a Cannes e Lacarno. L’ottavo giorno è il suo secondo lungometraggio.

Le note: Il film ha fruttato ai due protagonisti la Palma D’Oro alla migliore interpretazione al Festival di Cannes 1996. Pascal Duquenne, malgrado il suo handicap, si è dedicato a un’intensa attività teatrale sin dal 1985.

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