Krzysztof Zanussi
Fratello del Nostro Dio
(1997)

Il cast: Regia: Krzysztof Zanussi . Sceneggiatura: : Krzysztof Zanussi, Mario Di Nardo. Musica: Wojciech Kilar. Dialoghi Originali: Karol Wojtyla. Direttore della Fotografia: Ryszard Lenczewski. Prodotto: Giacomo Pezzali. Origine: Italia. Durata: 95’.


Gli interpreti: Scott Wilson

La trama: Dall’opera teatrale "Fratello del Nostro Dio" scritta cinquant’anni fa da Karol Wojtyla, (edito dalla Libreria Vaticana) il film omonimo diretto da Zanussi e prodotto da Giacomo Pezzali, figura la parabola di Adam Chmielowsky, il pittore polacco che rinunciò all’arte per dedicarsi ai più poveri e divenne santo. Con la forza profetica della parola originale del pontefice, il messaggio della solidarieta’ cristiana, vinto il comunismo, supera il capitalismo ed annuncia il nuovo millennio.

Spunto per un confronto:
Da un Colloquio con Jean Guitton: "Dove va l’umanità? E’ alla vigilia di una trasformazione decisiva. Si, una mutazione. Visione ottimista. I pessimisti, per parte loro, pensano che corre verso la catastrofe, perché il progresso morale e spirituale non ha seguito di pari passo il progresso tecnologico, materiale ed intellettuale. Teniamoci ai fatti presi nel tempo, considerando la dinamica della nostra evoluzione. L’uomo preistorico ha avuto bisogno di centomila anni per creare uno strumento ed inventare il fuoco. Allora le cose andavano come nelle società di insetti, dove non succede nulla. Poi l’uomo prese in mano il suo destino ed inventò il progresso. Ci sono voluti, è vero, cinquant’anni per passare dalla vela al vapore. Oggi, un’auto, un aereo, un computer sono superati in pochi anni. Questo non può durare : le diseguaglianze, l’incapacità della società, che pretende di essere la più avanzata del mondo, di assicurare un lavoro ai suoi giovani; le città disumane circondate da periferie disperate; la disintegrazione della famiglia, la degradazione dei costumi, la corruzione degli amministratori, la violenza, il razzismo e l’odio. E’ significativo che l’automazione, progresso materiale decisivo, anziché produrre svaghi utilizzati da tutti per istruirsi, per vivere in profondità e scoprire la ricchezza del nostro mondo interiore, riscoprire l’amore, produca, quando va bene, una maggioranza di persone ingozzate ed abbruttite dalla televisione e, quando va male, degli emarginati, potenziali rivoltati, drogati e delinquenti. Fa eccezione una piccola minoranza di esseri che ha saputo conservare e sviluppare i veri valori. Ho capito che c’è qualcosa di più alto che vincere o vivere : E’ Donarsi."


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