Atom Egoyan
Il Dolce Domani
(<<The Sweet Hereafter>>, 1997)
Il cast: Regia: Atom
Egoyan Sceneggiatura: Atom Egoyan. Direttore della fotografia:
Paul Sarossy. Musica: Mychael Danna. Scenografia: Phillip Barker.
Montaggio: Susan Shipton. Produzione: Camelia Frieberg e Atom
Egoyan. Distribuzione: Lucky Red. Origine: Canada. Durata: 1h e
50.
Gli interpreti:
Iam Holm (Mitchell Stephens), Sarah Polley (Nicole Burnell),
Bruce Greewood (Billy Ansell).
La trama:
Su un piccolo paese del Canada, Sam Dent, si abbatte una
terribile tragedia: un autobus scolastico carico di studenti
affonda tra i ghiacci e nellincidente muoiono quattordici
bambini. Unici superstiti sono la conducente e una ragazzina che
rimane paralizzata alle gambe. Mitchell Stephens, un avvocato di
città, decide di recarsi sul luogo per aiutare gli abitanti ad
intentare una causa per danni. Una decisione che nasconde, però,
i terribili sensi di colpa di Mitchell nei confronti della figlia
drogata. Intanto, via via che la storia procede, vengono a galla
le meschinerie degli abitanti del paese.
Il regista:
Atom Egoyan nasce al Cairo (1960) da famiglia armena e cresce in
Canada. Esordisce nel 1979 con Howard in Particular (mai
distribuito nel nostro paese). Tra i suoi film usciti in Italia
ricordiamo: Black Commedy (Family Viewing, 1987), Mondo Virtuale
(Speaking parts, 1989), Il perito (The Adjuster , 1991), Calendar
(id., 1993), Exotica (id., 1994).Lavora anche per la televisione
ed il teatro come autore e regista.
Le note: Il
film, tratto dal libro di Russel Banks, prende spunto da un fatto
di cronaca avvenuto in Texas introno al 1980. Presentato a
Cannes, il film, girato in Cinemascope, ha vinto il gran premio
della giuria. Le riprese sono avvenute tra Toronto e la Columbia
Britannica. Il musicista Mychael Danna ha recuperato,
ammodernandole, le melodie celtiche. Caerthan Banks, figlia
dellautore del libro, interpetra nel film Zoe Stephens
mentre la moglie di Egoyan, Arsinée Khanjian, è Wanda Otto.
Spunti per un confronto:
16. Linverno dellanima è un vuoto damore.
17. La sofferenza e il dolore non si possono sopprimere.
18. La pace del cuore guarda ad essi con occhi cambiati, in
maniera non più distruttiva ma con la capacità di ricostruire
il Senso di ciò che prima appariva senza sbocco.