Joe Dante
La Seconda Guerra Civile Americana
(<<The Second Civil War>>, 1997)

Il cast: Regia: Joe Dante. Sceneggiatura: Martyn Burke. Direttore della fotografia: Mac Ahlberg. Musica: Hummie Mann. Montaggio: Marshall Harvey. Produzione: Barry Levinson, Chip Diggins e Guy Riedel. Distribuzione: Mikado Italia. Origine: Usa. Durata: 1h e 40’.

Gli interpreti: Beau Bridges (Governatore Farley), James Coburn (Jack Buchan), Phil Hartman (Il Presidente), Dan Hedaya (Mel Burgess), James Earl Jones (Jim Kalla), Joanna Cassidy (Helena Newman), Kevin Dunn (Jimmy Cannon) .


La trama: In un futuro non lontano gli Stati Uniti sono un crogiolo di razze diverse: i messicani hanno sfondato le frontiere della California, mentre Rhode Island è interamente occupata dai cinesi. Un guazzabuglio etnico che poco piace al governatore dell’Idaho, Farley. E così quando, dopo una guerra nucleare fra India e Pakistan, un aereo carico di piccoli profughi pakistani chiede di atterrare nel suo stato, Farley rifiuta ogni ospitalità e chiude i confini. Ma la vera miccia che scatena il disastro è un malinteso riportato dalla rete Tv NN (News Net), i cui indici di ascolto fanno il bello e il cattivo tempo anche nelle decisioni politiche più gravi. Così, quando il governatore dice successione, ad andare in onda è invece la parola secessione, e la seconda guerra civile americana non si potrà più evitare .

Il regista: Joe Dante, classe 1948, si laurea al Philadelphia College of Art nel 1968. Tra i suoi film Piraña (Piranha, 1978), L’ululato (The Howling, 1980), Gremlins (id., 1984), Explorers (id., 1985) , Salto nel buio (Innerspace, 1987), Gremlins 2: la nuova stirpe (Gremlins 2: The New Batch, 1990), Matinèe (id., 1993).

Spunti per un confronto:
Dal "il lembo del mantello" del Card. Martini:
"Ma il termine "informare" vuol dire, alla lettera, dare le forma, plasmare una data realtà. E’ la nostra coscienza che i media "informano", cioè modificano, segnano, plasmano. Avviene, per la nostra coscienza esposta dai media, come nie giochi dei bambini sulla spiaggia. La sabbia umida, pigiata nella formina, nello stampo, è in-formata. In questo senso i Media "in-formano", soprattutto perché danno una certa forma alla realtà, reinterpretandola secondo ben precisi e interessati criteri. L’informazione televisiva non sfugge ai limiti propri dell’informazione a mezzo stampa. Sappiamo che la scelta delle notizie da dare e il modo di dare tali notizie corrispondono all’interesse proprio della testata. Tale criterio tende a produrre una selezione negativa delle informazioni e delle notizie. La preferenza va alla notizia shocking, disturbante, generalmente di segno negativo. "La nera vende più della bianca" è la regola di ogni redattore di cronaca, ma vale per tutti i media. Se il filtro prevalente di tutte le notizie è negativo non dobbiamo stupirci dell’aumento di sfiducia generalizzata dei cittadini nei confronti della società e delle istituzioni.







Torna all'archivio

Torna alla Home Page