Lincoln Rhyme, per
tanti anni il miglior detective criminologo della polizia scientifica di
New York, ha subito un grave incidente sul lavoro. Ora, perso l'uso di
gambe e braccia, vive assistito su un letto senza più alcun entusiasmo
nella vita. Da qualche tempo un serial killer si aggira per le strade di
Manhattan. Uccide infliggendo alle vittime orribili mutilazioni e
nascondendo sul luogo messaggi dall'oscuro significato. Amelia Donaghy,
giovane poliziotta alla vigilia di essere trasferita in un ufficio, scopre
un nuovo cadavere con terribili particolari e riesce con prontezza di
riflessi a gestire la situazione. I colleghi cercano di convincere Rhyme
ad occuparsi del caso, ma il detective dice che la soluzione è facile e
non presenta particolare interesse. Quando però esamina i rilevamenti
effettuati e le fotografie, Rhyme nota qualcosa che attira la sua
attenzione. Accetta allora di occuparsi del caso, non prima di avere
dovuto faticare parecchio per vincere la diffidenza di Amelia a rimanere
con lui. Mentre Rhyme si fa attrezzare un laboratorio in casa, Amelia
comincia ad indagare fuori, non senza essere in più momenti osteggiata e
frenata dal capo della polizia che mal digerisce l'ingerenza eccessiva di
Rhyme. Ma questi, studiando particolari che sembrano insignificanti,
comincia a delineare il percorso del serial killer. Il primo passo verso
un assurdo rituale di sangue e amputazioni é in un vecchio libro del primo
Novecento dal titolo "Il collezionista di ossa": nel libro alcune
fotografie riproducevano atteggiamenti dei cadaveri ritrovati di recente.
Quando il cerchio comincia a stringersi, Rhyme é solo a casa. Una serie
assurda di omicidi (tra cui la sua fida governante) accade attorno a lui,
prima che il folle venga abbattuto: si tratta dell'addetto ai servizi
tecnici dell'ufficio di polizia, che anni prima Rhyme aveva fatto andare
in galera. |