Con due
matrimoni falliti alle spalle e tre bambini ancora piccoli da crescere, Erin Brockovic
sente di essere sul punto di arrendersi di fronte alle difficoltà che la assillano. Non
ha un lavoro, non può pagare le bollette, e per di più il tribunale le ha dato torto
nella causa per un incidente d'auto di cui era rimasta vittima. Disperata, va da Ed,
l'amico avvocato che l'aveva difesa, e lo supplica di darle un lavoro nel suo studio, uno
qualunque. Incaricata di archiviare le vecchie pratiche, Erin si imbatte per caso in
alcuni referti medici contenuti in un fascicolo di tutt'altro argomento. Incuriosita dalla
presenza di quelle carte inserite nella documentazione relativa ad alcune proprietà
immobiliari, la ragazza comincia a leggerle, per poi accorgersi del motivo: si tratta di
un abile sistema per coprire un gravissimo caso di avvelenamento delle acque. Da tempo gli
abitanti di Hinkley, cittadina californiana, si ammalano e muoiono senza sapere il
perché. Nell'archivio idrico della contea, Erin trova conferma ai propri sospetti: il
cromio esavalente, liquido velenoso usato per evitare la corrosione dei metalli, finiva
nell'acqua corrente usata nelle case degli abitanti. Aiutata da Ed e dal suo studio, Erin
si reca sul posto, contatta le persone, all'inizio diffidenti e poi convinte dalla sua
determinazione. Così Erin raccoglie oltre seicento firme di adesione: tutta gente che si
costituisce parte civile contro la ditta PG&E. Con tanta, probante documentazione, il
verdetto non può che ssere uno: la ditta viene riconosciuta colpevole e condannata a
pagare 333 milioni di dollari di risarcimento. Quando tutto é concluso, Ed porta a Erin
la parte che le spetta, due milioni di dollari. |