IL CINECIRCOLO SANTA CHIARA
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WONDER BOYS (Wonder boys )
Genere:Commedia
Regia: Curtis Hanson
Interpreti: Michael Douglas (Grady Tripp), Tobey Maguire (James Leer), Frances McDormand (Sara Gaskell), Robert Downey jr. (Terry Crabtree), Katie Holmes (Hannah Green), Rip Torn (Q), Richard Thomas (Walter Gaskell), Philip Bosco (Hank Winters).
Nazionalità:Stati Uniti
Distribuzione: Warner Bros Italia
Anno di uscita: 2000
Orig.: Stati Uniti (2000)
Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Michael Chabon
Scenegg.: Steve Kloves
Fotogr.(Scope/a colori): Dante Spinotti
Mus.: Christopher Young
Montagg.: Dede Allen
Dur.: 112'
Produz.: Scott Rudin, Curtis Hanson.


Giudizio:

Inaccettabile/ambiguo

Tematiche:

Giovani; Letteratura; Matrimonio - coppia;  



Soggetto:

A Pittsburgh Grady Tripp, professore d'inglese di mezza età, vive la fase del blocco creativo. Sette anni prima ha scritto un romanzo d'esordio di grande successo ma ora sta trascinando stancamente la stesura del secondo. In occasione del World Fest,dedicato ai giovani autori, il suo editore Terry, in crisi con la propria attività, arriva in città e cerca di capire meglio la situazione. Tra gli allievi dei suoi corsi, Grady mette gli occhi su James, che sembra il più dotato ma anche isolato. Nel frattempo Grady, che cerca di porre fine al proprio matrimonio, ha una storia con Sara, la moglie del preside della facoltà di lettere. Ricercato per fatti commessi proprio in casa del preside, James viene arrestato, poi rilasciato, condotto a casa dei genitori. Ma Grady e Terry vanno a prenderlo, lo portano via, e a casa di Grady, Terry e James passano la notte insieme. Dopo che il manoscritto di Grady è volato via nel fiume, arriva il momento della premiazione del World Fest: tra i premiati c'é James. Dopo questo successo, il ragazzo si trasferisce a New York, mentre Grady é a casa a scrivere al computer. Fuori Sara sta tornando a casa, con il braccio il bambino che aspettava da Grady.


Valutazione
Pastorale:

La conclusione, che vorrebbe rappresentare una sorta di recupero del perfetto equilibrio affettivo e professionale, é invece il momento meno credibile e più artificioso dell'intero racconto. Se può essere di qualche interesse la rappresentazione di alcuni meccanismi interni al mondo americano dei 'college' (i tipi di insegnamento, il modo di fare lezione, il rapporto con l'esterno), non si può fare a meno di sottolineare che per il resto tutta la vicenda si muove in una cornice umana e sociale dove prevalgono superficialità e snobismo, assenza di valori e di punti di riferimento. Si parla, si urla e ci si agita, dentro una sostanziale indifferenza a qualunque situazione: il ragazzo sta con l'editore, Grady fuma quotidianamente droga e, quando decide di smettere, la passa ad uno studente che la riceve con entusiasmo. Insomma la sofferenza esistenziale e creativa del professore e degli altri personaggi é posticcia e gratuita. Dal punto di vista pastorale, il quadro che ne deriva non concede alternative o spiragli di luce, risultando negativo, inaccettabile quindi e complessivamente ambiguo.


Utilizzazione:

il film é da escludere sia dalla programmazione ordinaria sia da altre utilizzazioni.

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