IL CINECIRCOLO SANTA CHIARA
e


COLPO VINCENTE (HOOSIERS)  
Genere:Commedia
Regia: David Anspaugh

Interpreti:
Brad Boyle (WHIT), Gene HackMan (NORMAN DALE), Dennis Hopper (SHOOTER)
Nazionalità:Stati Uniti
Distribuzione: C.D.I.
Anno di uscita: 1987
Orig.: Stati Uniti (1987)
Sogg. e scenegg.: Angelo Pizzo 
Fotogr.(Normale/a colori): Fred Murphy
Mus.: Jerry Goldsmith

Montagg.: Carol Timothy O'Meara
Dur.: 113'
Produz.: Carter de Haven




Soggetto:

 

L'anziano Norman Dale è ben lieto di accettare l'offerta fattagli da un amico, preside del college di Hickory, una cittadina dell'Indiana. Dale, ex-allenatore di pallacanestro (a suo tempo radiato per aver usato modi maneschi), vuole rientrare nel giro che meglio rispondeva al suo talento e quel lavoro gli fa comodo, lavoro che per Dale è sinonimo di sacrificio e disciplina, per sé e per la squadra. Ma l'ambiente è scettico e diffidente e, a cominciare dall'allenatore che lo ha preceduto, moltissimi sono contro i metodi poco ortodossi del nuovo venuto, soprattutto una giovane maestra, Myra Fleener. Poco a poco, tuttavia, Dale vince le resistenze: i genitori ne approvano a maggioranza la riconferma; le invidie cadono; un giovane ombroso, Jimmy, entra a far parte della squadra dando subito prova della sua bravura, mentre i ragazzi, ora disciplinati e pronti, cominciano a vincere le prime partite di campionato. Perfino Myra ha ceduto e sembra far prevalere la simpatia (e poi l'amore) per Dale sulle primitive riserve e contestazioni. In più l'allenatore aiuta un vecchio sportivo di Hickory - che del basket sa tutto - un certo "Colpoincanna" (padre di uno degli atleti), lo strappa al vizio del bere e lo nomina suo assistente in campo. Tenendo duro, lottando contro arbitri prevaricatori, sbraitando e caricando i suoi ragazzi al massimo, Dale porta di partita in partita la squadra a vincere addirittura il campionato regionale alla presenza di ventimila spettatori.


Valutazione
Pastorale:

 

"Scorrevole commedia parasportiva del misconosciuto regista tv Davd Anspaugh, che racconta, alternando miele e peperoncino, una storia edificante ambientata nell'Amercia di mezzo secolo fa. Peccato che i personaggi, pur ben delineati, siano superscontati, compreso il simaptico Gene Hackman, ruvidone solo di facciata". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 12 luglio 2000)

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