In una
stazione di autobus sperduta nella campagna cubana, molte persone sono in preoccupata
attesa. Le corriere che arrivano sono già piene e non si fermano, e quella in dotazione
alla stazione é rotta da tempo. C'è chi aspetta da giorni e nel frattempo ha avuto modo
di conoscersi, litigare, discutere. Emilio, giovane ingegnere, e Jacqueline simpatizzano:
lui sta tornando a Santiago, dopo la delusione per alcune mancate occasioni di lavoro, lei
è diretta all'Avana per sposarsi e poi partire per la Spagna. Quando ormai è chiaro che
è inutile aspettare nuovi passaggi, i presenti intravedono come unica possibilità quella
di rimettere in piedi la corriera di dotazione. Se ne occupa Rolando, che è cieco, ma
sembra conoscere bene i motori. Fernandez, il responsabile della stazione, dà il
benestare, mentre un piccolo burocrate presente protesta l'impossibilità di procedere in
assenza di ordini dalla capitale. Mentre i lavori proseguono, il gruppo comincia a pensare
anche ad altre attività: si trovano nuove risorse per il cibo; si ristrutturano le altre
parti della stazione, le pareti, le stanze, la biblioteca. Si avviano relazioni tra
Fernandez e Regla, che conosce bene le erbe, e tra due ragazzi, mentre un'anziana coppia
ritrova vivacità. Quando arriva il fidanzato di Jacqueline, lei non lo segue e rimane
nella sua nuova casa. La stazione è piena di vita, di colori, di arte, e nessuno vuole
andare via. Ma a questo punto Emilio si sveglia. E' passata la prima notte, e tutti hanno
avuto una specie di sogno collettivo. La corriera non funziona, arriva un furgone e chi
può vi sale in fretta. Il fidanzato di Jacqueline arriva con un fuoristrada, e i due
vanno via insieme. Sulla strada per Santiago, Emilio in una nuova stazione sente chiedere
"Chi é l'ultimo?". |