IL CINECIRCOLO SANTA CHIARA
e

PASSATO PROSSIMO (/////)  
Genere:Commedia
Regia: Maria Sole Tognazzi
Interpreti: Valentina Cervi (Carola), Claudio Santamaria (Andrea), Paola Cortellesi (Claudia), Ignazio Oliva (Edoardo), Claudio Gioé (Gian Maria), Alessia Barela (Marina), Pier Francesco Favino (Filippo), Gian Marco Tognazzi (Alberto).
Nazionalità:Italia
Distribuzione: Medusa Film
Anno di uscita: 2003
Orig.: Italia (2002)
Sogg. e scenegg.: Maria Sole Tognazzi e Daniele Prato
Fotogr.(Panoramica/a colori): Giulio Pietromarchi
Mus.: Andrea Guerra
Montagg.: Walter Fasano
Dur.: 90'
Produz.: Medusa Film/Seal production.


Giudizio:

Discutibile/problematico/dibattiti

Tematiche:

Amicizia; Giovani; Lavoro; Matrimonio - coppia;  


Soggetto:

 

Per il fine settimana Claudia invita alcuni amici nella propria casa fuori città: si tratta di Andrea, Edoardo, Carola, Gianmaria. I primi tre fanno gli attori, e si trovano in un fase delicata della carriera. Ci sono provini di cui si aspettano gli esiti, contratti in attesa di essere firmati, agenti che promettono ma che non fanno mai la tanto attesa telefonata. Dapprima Claudia informa gli amici che tutta la proprietà (casa e giardino) sta per essere venduta, poi Carola chiama Filippo, il ragazzo da poco conosciuto, e lo invita a raggiungerla. Lo stesso fa Andrea con Francesca, che poi arriva insieme all'amica Marina. Quest'ultima é avvicinata da Gianmaria e ben presto i due simpatizzano. Quando alcune coppie si sono appartate nelle stanze, arriva Alberto, compagno di Claudia, cerca di capire cosa stia succedendo. Intanto arriva la notizia che Andrea è stato scelto per una parte importante, e tra lui e Edoardo scoppia una lite furibonda. Il sabato sera, Carola e Filippo lasciano la villa, seguiti da Gianmaria e poi anche dagli altri la domenica mattina. Il lunedì tutti tornano alle proprie occupazioni, Gianmaria insegna, Edoardo lavora, Andrea recita, e non nasconde di essere omosessuale.


Valutazione
Pastorale:

 

Per il suo film d'esordio, la figlia di Ugo Tognazzi sceglie un tema di tipo 'generazionale': i trentenni al giro di boa tra la fine del periodo universitario e l'incombere delle scelte più importanti. Collocando tutti in un unico ambiente come premessa per arrivare ad un inevitabile confronto/scontro, il copione cerca di operare una non facile mediazione tra il mondo che l'autrice conosce bene e in forma diretta (il cinema, l'essere attori, lo spettacolo tra voglia di impegno e richiami della mondanità) e altri tipi di realtà, soprattutto lavorative. Ne deriva un approccio alla materia che è insieme realistico e minimalista, quasi malinconico con la pretesa di voler rileggere in un fine-settimana il passato di tutti: in realtà il week-end finisce prima del previsto, proprio come quel periodo della vita. I problemi professionali e quelli sentimentali si accavallano e si confondono: la villa viene venduta, le amicizia finiscono, la vita quotidiana chiede altri impegni. Radiografia di una generazione stretta tra troppe assenze di punti di riferimento, il film sconta una certa immaturità e qualche passaggio frettoloso, ma ha il pregio di credere nei ritratti che compone, nelle loro delusioni, nella voglia di non lasciarsi andare. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, per il suo andamento discontinuo ma problematico per gli spunti che offre, e adatto a dibattiti.

 

Torna all'archivio

Torna alla Home Page