STAR WARS: EPISODE II - ATTACK OF THE CLONES - L'ATTACCO DEI CLONI - a cura di Corrado Pirovine

Regia di George Lucas. Con Ewan McGregor, Hayden Christensen, Natalie Portman, Christopher Lee.


Secondo episodio della celeberrima saga ideata da Lucas stesso ormai più di venti anni fa, L'attacco dei cloni conferma ancora una volta e già nel titolo come sia possibile trasformare un evento mediatico come la vecchia trilogia in una mera operazione commerciale che rientra purtroppo nella maggior parte delle mega produzioni hollywoodiane dei giorni nostri. Senza ombra di dubbio il film risponde alle richieste del pubblico affezionato che richiede una perfetta concatenazione delle storie dei personaggi, rivelazioni su di essi e in definitiva un film spettacolare farcito di effetti speciali. Questa inquadratura potrà anche essere soddisfacente per molti ma quando si premettono quelle due parole, Star e Wars per l'appunto, ci sia aspetta qualcosa di più, ci si aspetta più cervello.

La trama scorre con qualche frizione non sempre chiara e limpida e prende le mosse dalla costruzione di un immenso esercito di cloni ordinata da un misterioso personaggio apparentemente appartenente ai Jedi passando per la continua educazione dell'esuberante Anakin (Christensen) da parte del povero Obi Wan (McGregor) che comincia ad incontrare serie difficoltà nella gestione del suo accolito fino ad una prima resa dei conti in una vera e propria guerra tra i Jedi stessi e la figura misteriosa del cattivo di turno (Lee).

Da un punto di vista puramente legato ai personaggi c'è molta carne al fuoco; a proposito di quelli marginali, sparito per fortuna l'inutile ed odioso Jar Jar Binks, acquistano rilievo e spessore le figure di Yoda di Mace Windu (un comunque sottotono Samuel L.Jackson) e di Palpatine mentre si rivede Watto, anche se per qualche minuto, nelle scene su Tattoine dove fa piacere notare i futuri zii di Luke Skywalker ritratti da giovani. Per quanto riguarda i protagonisti l'unico sopra le righe è l'eccellente Christopher Lee, abbonato ai ruoli da cattivo (lo ricordiamo di recente nel Signore degli Anelli). Risultano inoltre stucchevoli non solo i personaggi centrali di Anakin e Amidala ma anche le loro interpretazioni le quali lasciano davvero pensare ad una scelta puramente estetica da parte del casting: incredibili ed ai limiti della comicità alcune loro espressioni facciali; risulta difficile pensare che un domani sia proprio Hayden Christensen ad indossare mantello e caso di un certo Darth Vader. E' anche per questo motivo che il ruolo di coppia cult del film è assolutamente vinto da Jango Fett e da suo figlio Boba, crudelissimi e spietati. Tiene alta la qualità della truppa dei buoni il bravo Ewan McGregor mai vinto dagli eccessi delle manie di protagonismo e autore di una performance più che discreta.

Della qualità della pellicola non c'è nulla da dire; la regia di Lucas è come al solito pulita e lineare, senza particolari virtuosismi nelle inquadrature, aiutata e resa spettacolare grazie ad un' infinità di ottimi effetti speciali che accentuano le forse troppo audaci imprese del futuro Vader. Rispetto alla trilogia precedente (comunque considerando sempre che siamo su un altro livello) si nota anche questa tendenza ad una maggiore spettacolarizzazione delle scene di azione che non necessariamente dovrebbero scadere nel ridicolo come purtroppo capita e che coinvolgono anche personaggi insospettabili alti un metro circa o poco meno...
Ottime invece e di alto livello fotografia e scenografia in cui paradossalmente i paesaggi più affascinanti sono proprio quelli reali del lago di Como e non magari quelli artefatti e comunque semi reali dei vari pianeti coinvolti nella vicenda.

In definitiva la sensazione che si avverte lasciando la sala è che in realtà, a parte le mirabolanti imprese dei nostri eroi, la magia più affascinante, che dovrebbe permearci la mente e scuoterci nel profondo e che c'era tanti e tanti anni fa, sembra abbandonata in una galassia lontana lontana....