LOVE
ACTUALLY - id. a cura di Corrado Pirovine
Regia di Richard Curtis. Con Hugh Grant, Liam Neeson, Emma
Thompson, Colin Firth, Laura Linney, Alan Rickman, Billy Bob Thornton, Rowan
Atkinson.
Alla sua prima regia, Richard Curtis tira fuori dal cilindro una delle commedie
più riuscite degli ultimi tempi; dopo aver sceneggiato Notting Hill e Il Diario
Di Bridget Jones, Curtis ha riunito un cast davvero stellare per dare vita ad un
film, Love Actually, balzato in testa alle classifiche italiane scalzando
blockbusters come Matrix o Kill Bill e destinato a diventare una delle pellicole
più viste nel consueto affollatissimo periodo natalizio.
La sceneggiatura, opera dello stesso regista, è un intreccio di otto storie
d'amore tutte diverse, ambientate in una Londra moderna e frenetica dove
l'incombente Natale fa sentire ampiamente il suo prossimo arrivo. Tra le storie
citate spiccano quella di Liam Neeson alle prese con un figlio innamorato,
quella di Alan Rickman, marito infedele di Emma Thompson, quella del Primo
Ministro Hugh Grant vittima di un' improvvisa infatuazione per la sua cameriera
e quella di Laura Linney, impiegata combattuta tra l'amore verso il suo collega
e l'amore nei confronti di un fratello minorato.
Questo film è una commedia, e questo è un dato di fatto; il suo punto di forza
però consiste nel fatto che fa ridere, e molto, pur esponendo storie che, a
parte quella che coinvolge Hugh Grant e Bill Nighy (nel ruolo di un cantante
rock fallito) risultano molto reali e "vere". Non c'è volgarità, non
c'è amarezza; c'è molta verità e sensibilità nel modo con il quale le
vicende vengono raccontate, minuto dopo minuto, senza un attimo di noia. E buona
parte del merito va anche agli interpreti che si sono dimostrati all'altezza del
nome che portano; Hugh Grant è al solito estremamente simpatico, specialmente
nella scena del ballo scatenato all'interno di Downing Street, scena che ha
voluto di proposito girare con pochissima troupe sul set essendo per sua
definizione "impedito" in qualsiasi tipo di ballo. Alan Rickman e Liam
Neeson interpretano due uomini maturi con la consueta estrema professionalità,
al pari della bravissima Emma Thompson, qui donna tradita nel profondo
dell'animo. Ad essi si aggiungono Laura Linney, una delle più note e brave
caratteriste del momento e Colin Firth, già visto ne Il Diario Di Bridget Jones
qui nei panni di un impacciato scrittore che si innamora di una ragazza
straniera. Da notare il cameo di Rowan Atkinson, il Mr. Bean della televisione,
nei panni di una sorta di Deus ex Machina che si intromette in un paio di scene
provocando importanti cambiamenti nello svolgimento della trama.
Insomma, tutti personaggi di spessore ed una sceneggiatura molto ben
architettata per una commedia di assoluto rilievo nel panorama complessivo degli
ultimi cinque anni; un film per sorridere come non se ne vedevano da parecchio
tempo, perché si sorride e si riflette, per passare una serata in assoluta
leggerezza ma senza avere la sensazione di aver sprecato del tempo. Da vedere,
assolutamente.