SHARK TALE - id.     a cura di Corrado Pirovine

Regia di Bibo Bergeron, Vicky Jenson, Rob Letterman.

Nato dalla collaborazione tra la onnipresente Dreamworks e la Pacific Data, Shark Tale completa il trittico dei tre cartoni animati clou dell’anno, insieme a Gli Incredibili ed a Shrek 2. Non a caso, questi stessi tre titoli hanno rivaleggiato non solo al botteghino ma anche nella corsa al premio Oscar dove come ormai tutti sanno ha trionfato il film sulla normale famiglia di supereroi.
In ogni caso, avendoli visti tutti e tre posso tranquillamente affermare che si equivalgono: mentre Gli Incredibili alla fine forse è quello che fa ridere di meno ma che può vantare una storia più solida alle spalle, una sceneggiatura più elaborata ed una tecnica grafica onestamente migliore e Shrek 2 può avvalersi di personaggi ormai entrati nella collettività fanciullesca in senso stretto e di gag irresistibili, Shark Tale tiene banco ottimamente, specie negli USA dove può annoverare la presenza di voci di attori eccellenti.

Immersa nello splendore delle acque oceaniche esiste una fantastica città abitata da pesci di ogni tipo. Adagiata sul reef, ha come unica nota negativa quella di essere soggetta ai continui attacchi degli squali, comandati da Don Lino, vero grande spauracchio degli indifesi abitanti. Per una serie di sfortunati eventi un pesciolino colorato di nome Oscar cade nelle grinfie dei figli di Don Lino, i "pesciotti" Lenny e Frankie, ma mentre il primo, vegetariano, farà di tutto per farlo scappare, il secondo, vorace e feroce, si mette al suo inseguimento con tanto ardore da perdere la vita per una craniata contro un ancora. Oscar viene quindi considerato un eroe nella sua città e denominato Scannasquali mentre allo stesso tempo diventa oggetto della vendetta dello stesso Don Lino.

Questa, in breve, la trama di un cartone animato che è sicuramente da vedere, per diversi motivi.
Per prima cosa la pellicola presenta degli sgargianti colori pastello che sono un piacere per gli occhi: il merito va indubbiamente alla fotografia che tra le altre cose è attenta a velare le immagini rendendole a tutti gli effetti "subacquee".
Seconda cosa, che forse è quella ad avere contrubito a pubblicizzare il film nei vari paesi, è la presenza di personaggi ricavati da attori in carne ed ossa che poi hanno anche prestato la loro voce; Don Lino ad esempio è De Niro in tutto e per tutto, dalle espressioni al neo sullo zigomo! Angie, la pesciolina tutta guance ed occhioni innamorata di Oscar è Renee Zellweger, la sua rivale Lola è Angelina Jolie mentre Sykes, il pesce palla impresario con le sopracciglione è nientemeno che Martin Scorsese: troppo forte quando, soggetto a particolari emozioni, si gonfia e diventa spinoso cambiando la voce che diventa acutissima. I due protagonisti sono però Oscar e Lenny, ripsettivamente Will Smith e Jack Black negli USA. Da notare che le voci della versione italiana a parte Don Lino, Sykes ed Angie che sono interpretati da doppiatori professionisti sono scelte tra personaggi dello spettacolo che se la sono cavata davvero bene: Oscar è doppiato da Tiziano Ferro, Lola da Luisa Corna mentre Lenny da Luca Laurenti.

Gustosissimi sono poi i tanti personaggi secondari come lo strampalato paguro, le imbarazzanti meduse e i gagliardissimi gamberetti ma è anche interessante tentare di carpire le varie citazioni disseminate nella vita acquatica del reef: ad esempio, Coral Cola a parte, durante una scena una pesciolona legge un giornale che pubblicizza un film horror nelle sale; la grafica è quella di The Ring, col cerchio argento su sfondo nero ma il titolo è "The Hook", ovvero "L'Amo". Stupendo. E il bello è che ce ne sono tantissime di queste idee che trasportano la nostra vita reale in quella acquatica, come ancora l'urlo di incitamento per il pesciolino Oscar ("Boumajiè") che era il grido che veniva tributato ad un grande campione della boxe di nome Mohammed Alì...

Insomma, divertente per i più piccoli, particolare per gli adulti, ed addirittura intrigante per gli appassionati di cinema con una cosa in comune per chiunque lo voglia vedere: la bellezza visiva dei colori... non ci sono note negative per questo film che è alla portata di tutti, soprattutto di chi vuole garantirsi un' ora e mezza di assoluta distensione e di assoluto svago.