SPIDER MAN - L'UOMO RAGNO a cura di Corrado Pirovine

Regia di Sam Raimi. Con Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Willem Dafoe.


Dopo anni di continui rinvii, modifiche di sceneggiatura, cambi di registi e sostituzioni di attori esce finalmente nelle sale di tutto il mondo battendo ogni record l'ennesima trasposizione cinematografica dei vari pezzi grossi del fumetto mondiale: non siamo al quarto o quinto capitolo di una saga, questa volta si tratta di un debutto, quello di uno dei più amati di tutti. E' ovvio che si tratta del primo episodio di una serie che verrà ma come tutti gli inizi va goduto fino in fondo. 

La storia è nota, Peter (Maguire), studente provetto, viene morso da un ragno mutato geneticamente durante una gita scolastica e acquista poteri straordinari. Dopo i primi momenti di paura ed imbarazzo e soprattutto dopo le scorribande in città di un misterioso personaggio criminale, egli deciderà di mettere al servizio del prossimo le sue capacità impegnandosi a proteggere anche la ragazza che ama segretamente.

Sam Raimi è sicuramente uno dei pochi che sarebbe stato in grado di fare un film del genere; grazie infatti al suo eclettismo, egli mescola abilmente lo spettacolo con i sentimenti e l'azione con lo humor che è poi uno degli aspetti che al regista piace inserire nelle sue opere, basti ricordare lo spumeggiante L'armata delle tenebre. Con un'ottima scelta degli attori da parte delle operazioni di casting il mix è risultato completo ed omogeneo potendo contare sulla qualità (Willem Dafoe è come al solito professionista esemplare, qualsiasi pellicola si trovi a recitare), sulla simpatia (Tobey Maguire forse non sarà molto espressivo ma è perfetto per i panni di Peter Parker) e sulla bellezza (Kirsten Dunst è probabilmente una delle attrici più belle in circolazione oltre ad essere anche tra le più promettenti). Con i virtuosismi di Raimi vanno a braccetto anche le ultime tecniche in fatto di effetti speciali; molto belle le riprese con l'uomo ragno in azione nei suoi voli pindarici in mezzo ai grattacieli anche se una nota stonata in quello che doveva essere il punto di forza del film va sottolineata: troppo spesso infatti, l'abuso di animazione coinvolge personaggi umani rendendoli simili a fantocci di gomma; questo capita anche qui, specie nelle scene in cui Parker per la prima volta salta in abiti civili da un palazzo all'altro. Questo abuso, purtroppo inevitabile per certi script legati al mondo del fantastico e alla fantascienza, rischia di interrompere il contatto tra lo spettatore e lo schermo cinematografico quel tanto che basta a rovinare il feeling instaurato durante la visione; non è comunque il caso di Spider Man, che riacquista con la simpatia i punti persi in determinate scene.

Nonostante non sia un capolavoro di arte cinematografica, Spider Man risulta godibile e rientra in pieno nell'ottica di intrattenimento che il cinema in fondo fondo deve poter garantire al pubblico, anche quello più esigente.