THE
GRUDGE - id. a cura di Corrado Pirovine
Regia di Takashi Shimizu. Con Sarah Micelle Gellar, Bill
Pullman, Jason Behr.
E’ ormai indubbio che il fascino delle pellicole horror giapponesi garantisca
ottimi incassi al botteghino. Spinto dall’astuto Sam Raimi in veste di
produttore se n’è accorto anche il regista Takashi Shimizu il quale ha voluto
rigirare, con attori statunitensi, la sua pellicola più rappresentativa. Nasce
così l’idea di “The Grudge” il cui tema principale poggia sull’ormai
collaudatissima concezione di “casa infestata”.
Siamo a Tokyo, ai giorni nostri. Karen (Sarah Michelle Gellar) è una
studentessa di psichiatria che vive in Giappone con il suo fidanzato; un giorno
infausto, causa la scomparsa di una sua collega, le viene affidata una pratica
che prevede l’assistenza casalinga di un’anziana signora in stato
catatonico. Una volta entrata nella casa Karen scoprirà lentamente di essere
entrata in un incubo che non la lascerà più andare…
Come detto, il tema della casa infestata non è certo un tema nuovo, originale,
però conferma ancora una volta di essere un tema vincente. Il successo di
pubblico di questo nuovo horror infatti, è in linea con i suoi predecessori più
illustri, “The Ring “ e “The Eye”; e proprio visivamente “The Grudge”
somiglia molto ai suddetti film: la regia, sostanzialmente lenta, con lunghi
piani sequenza tali da accrescere la tensione nello spettatore, gioca molto con
il “mostrare e il non mostrare” per fare in modo di non aver mai fino alla
fine idea di cosa stia accadendo. La fotografia ha come colori predominanti il
beige, il grigio acciaio e il nero, colori freddi, coerenti con il contesto
narrato. Molto efficaci gli effetti sonori che aumentano di volume nei momenti
classici del “colpo”, dai misteriosi passi in soffitta alle inquietanti
grida delle oscure presenza della casa.
Il cast è particolare essendo nippoamericano e presenta come protagonisti la
piacente Sarah Michelle Gellar ex Buffy L’Ammazzavampiri e Bill Pullman (“Independence
Day” e “Lost Highways”); accanto a loro un’ottima Grace Zabriskie nei
panni della signora malata e una serie di buoni attori giapponesi (il tenente
Nakagawa, Rio Ishibashi su tutti).
Insomma, un film che raggiunge in pieno il suo scopo che era ovviamente quello
di spaventare ma che per i palati più fini potrà risultare scontato e per di
più con qualche falla e qualche forzatura nella sceneggiatura; per gli
appassionati dello spavento comunque, quelli per “The Grudge” sono soldi ben
spesi.