Ferreri, I love you

Nel 1997 più precisamente il 9 maggio 1997 a Parigi moriva uno dei registi più geniali, trasgressivi ed ironici che il cinema abbia mai espresso: Marco Ferreri, milanese (era nato in città il 1° maggio 1928, e mai data fu più simbolica per un anarchico come lui) che nonostante un eterno peregrinare in varie parti del mondo non aveva mai perso il suo inconfondibile accento meneghino.

Ci pare ancor prima che giusto, assolutamente doveroso che la sua città, per prima, gli dedichi un piccolo omaggio, sincero e vero però, non imbalsamato, lui non l’avrebbe tollerato anzi avrebbe risposto con una delle sue battutacce da raggelare…

Sono solo alcuni titoli, non importa il numero e più d’altro valgono le parole che non un critico ma un suo amico ha voluto dedicargli per presentare questo omaggio:

La grandezza di un regista si può anche misurare dal vuoto che ha lasciato, dal rimpianto per un tipo di cinema che pochi (o nessuno) sembrano capaci di continuare. E a dieci anni dalla morte il vuoto e il rimpianto lasciati da Ferreri sono sempre più grandi e incolmabili.

Aveva un pessimo carattere, rispondeva alle interviste con mezze frasi che assomigliavano spesso a grugniti, era il primo a ributtarti addosso con sarcasmo le frasi fatte o le domande retoriche o inutili, ma quando si metteva dietro la macchina da presa si trasformava: i suoi film sono autentici capolavori di linearità e chiarezza, senza sbavature, tesi e carichi come un arco sotto tensione, pronti a scoccare la loro freccia dritta sull’obiettivo. Il rapporto tra uomo e donna, l’ipocrisia e l’inganno di certi "contratti" mascherati da sentimenti (il matrimonio, la famiglia, maternità e paternità), le pulsioni di vita e di morte che nell’uomo si intrecciano in maniera inestricabile, il sogno di un’impossibile libertà, il mito della virilità, del possesso, il mistero della religione… Dietro ad ognuno di questi temi c’è un film di Ferreri, c’è la sua lettura acida e disarmante, capace di fare a pezzi le ipocrisie in nome di una verità che non si fermava davanti a niente. C’è il volto più autentico di un attore famoso che lui ha costretto a recitare senza maschera. Perché si potrebbe misurare la grandezza del regista milanese solo da come ha saputo togliere a Tognazzi e Mastroianni, a Depardieu e Piccoli, a Noiret e Benigni tutte le loro difese, tutti i loro tic e trucchi da attore per costringerli a essere solo quello che lui voleva: un’idea, un simbolo, un grido che dallo schermo chiamava direttamente in causa lo spettatore. Portabandiera di un cinema che punta dritto all’intelligenza.

Paolo Mereghetti

La rassegna Ferreri, I love you, organizzata con l’Ufficio Cinema del Comune di Milano, si svolgerà al cinema Gnomo da martedì 13 a domenica 18 marzo e prevede i seguenti titoli:

Martedì 13 marzo ore 20.30

Il critico Paolo Mereghetti introduce la rassegna, a seguire:

La donna scimmia (Italia/Francia 1963, b/n 92’) di Marco Ferreri, cosceneggiatore Rafael Azcona, con Annie Girardot, Ugo Tognazzi, Achille Majeroni, Filippo Pompa Marcello, Elvira Paoloni

Antonio, che vive di espedienti tra una fiera e l’altra, scopre in un convento una donna pelosa. Strappatala alla rapace carità delle suore con l’impegno a sposarla, ne fa un fenomeno da baraccone. Quando morirà per un parto che tutti avevano sconsigliato, ma da cui il marito sperava di ottenere un figlio scimmia, Antonio non esiterà ad esibire i corpi imbalsamati nel suo baraccone.

Mercoledì 14 marzo ore 18.00

Ciao maschio (Italia/Francia 1978, col, 113’) di Marco Ferreri cosceneggiatori Gérard Brach e Rafael Azcona, con Gérard Depardieu, James Coco, Marcello Mastroianni, Gail Lawrence, Géraldine Fitzgerald, Stefania Casini, Francesca De Sapio, Mimsy Farmer

Gérard mentre rifiuta la paternità impostagli da Angelica, la sua compagna, adotta una scimmia trovata sulla spiaggia. Un giorno la scimmia viene uccisa e divorata dai topi. Sconvolto, Gérard provoca involontariamente un incendio nel museo dove lavora e muore lasciando sole Angelica e la figlia che ha messo al mondo.

ore 20.00

Oggi, domani, dopodomani L’uomo dei 5 palloni (Italia/Francia 1965, b/n e col, 97’)

con Marcello Mastroianni, Catherine Spaak, Ugo Tognazzi

Un industriale si fa ossessionare dalla voglia di sapere sino a che punto si possono gonfiare i palloncini senza farli esplodere.

ore 22.30

La casa del sorriso (Italia 1991, col, 95’) di Marco Ferreri con Ingrid Thulin, Dado Ruspoli, Enzo Cannavale, Francesca Antonelli, Maria Mercader, Nuccia e Nunzia Fumo, Lucia Vasini, Elizabeth Kazà

Il nascere e l’esplodere di una coinvolgente passione d’amore tra due ospiti in una casa di riposo, tutt’altro che anziani nei sensi. I perbenisti protestano e per punizione rubano a lei la dentiera. La sostituirà con una protesi da vampiro. Film coraggioso che affronta il sesso della terza età.

Giovedì 15 marzo ore 18.00

Il seme dell’uomo (Italia 1969, col, 113’) di Marco Ferreri con Marco Margine, Anne Wiazemsky, Annie Girardot, Rada Rassimov, Adriano Aprà, Luciano Odorisio

Sopravvissuti a una misteriosa epidemia, Cino e Dora si rifugiano su una spiaggia, dove collezionano reperti della civiltà distrutta: elettrodomestici, Pepsi Cola giganti, forme di parmigiano. Ma se lui vorrebbe continuare la specie, lei non ci pensa neanche.

ore 20.00

Controsesso –Il professore (Italia 1964, b/n, 112’) di Marco Ferreri con Ugo Tognazzi

Un professore feticista e morboso, per non essere disturbato dalle uscite durante le lezioni fa installare nell’armadio dell’aula un gabinetto e si delizia ai rumori che le allieve fanno usandolo.

ore 22.30

I love you (Francia /Italia 1986, col, 96’) di Marco Ferreri cosceneggiatori Enrico Oldoini e Didier Kaminka con Christopher Lambert, Eddie Mitchell, Flora Barillaro, Agnès Soral, Anémone

Michel è giovane e bello e non ne può più delle donne che se lo contendono e pretendono che le ami. Niente di meglio allora che innamorarsi di un piccolo portachiavi che al suo fischio risponde "I love you". I guai cominciano quando scopre che fa così con tutti.

Venerdì 15 marzo ore 15.00

Una storia moderna: l’ape regina (Italia 1963, b/n, 90’) di Marco Ferreri cosceneggiatore Rafael Azcona con Ugo Tognazzi, Marina Vlady, Riccardo Fellini, Walter Giller, Achille Majeroni

Alfonso, impiegato quarantenne, si sposa con Regina, una ragazza seria e discreta, ma non sospetta che dopo le nozze questa si trasformerà in una mantide che lo consumerà, giorno dopo giorno, sino alla nascita di un figlio.

ore 18.00

Oggi, domani, dopodomani – L’uomo dei 5 palloni (Italia/Francia 1965, b/n e col, 97’) di Marco Ferreri con Marcello Mastrianni, Catherine Spaak, Ugo Tognazzi

Un industriale si fa ossessionare dalla voglia di sapere sino a che punto si possono gonfiare i palloncini senza farli esplodere.

ore 20.00

La grande abbuffata (Francia/Italia 1973, col, 123’) di Marco Ferreri con Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Philippe Noiret, Anuréa Ferréol, Solange Blondeau, Florence Giorgetti

In una villa fuori Parigi, quattro amici – un pilota, il proprietario di un ristorante, un giudice e un regista televisivo – decidono di suicidarsi in un’orgia di cibo e sesso. Li seppellirà una maestra coinvolta casualmente nella vicenda.

ore 22.30

Chiedo asilo (Italia/Francia 1979, col, 109’) di Marco Ferreri cosceneggiatore Gérard Brach con Roberto Benigni, Dominique Laffin, Francesca De Sapio, Carlo Monni, Luca Levi, Girolamo Marzano, Franco Travisi

Maestro in una scuola materna, Roberto conosce il modo di farsi piccolo tra i piccoli e nonostante qualche prevedibile lamentela, riesce benissimo nel suo mestiere, tanto che si porterà alcuni bambini anche in vacanza in Sardegna, aspettando che la sua compagna metta al mondo un figlio.

 

Sabato 17 marzo ore 16.00

Controsesso –Il professore (Italia 1964, b/n, 112’) di Marco Ferreri con Ugo Tognazzi

Un professore feticista e morboso, per non essere disturbato dalle uscite durante le lezioni fa installare nell’armadio dell’aula un gabinetto e si delizia ai rumori che le allieve fanno usandolo.

ore 18.30

Ferreri, I love you (Italia, 2000, col 55’) di Fiorella Infascelli, con Adriano Aprà, Roberto Benigni, Piera Degli Espositi, Iaia Forte, Annie Girardot, Michel Piccoli

Un documentario-omaggio, un ritratto dedicato a Marco Ferreri che unisce a materiale di repertorio, interviste realizzate ai suoi più stretti collaboratori e ad attori che hanno lavorato con lui.

 

ore 20.00

Ciao maschio (Italia/Francia 1978, col, 113’) di Marco Ferreri cosceneggiatori Gérard Brach e Rafael Azcona, con Gérard Depardieu, James Coco, Marcello Mastroianni, Gail Lawrence, Géraldine Fitzgerald, Stefania Casini, Francesca De Sapio, Mimsy Farmer

Gérard mentre rifiuta la paternità impostagli da Angelica, la sua compagna, adotta una scimmia trovata sulla spiaggia. Un giorno la scimmia viene uccisa e divorata dai topi. Sconvolto, Gérard provoca involontariamente un incendio nel museo dove lavora e muore lasciando sole Angelica e la figlia che ha messo al mondo.

ore 22.30

Una storia moderna: l’ape regina (Italia 1963, b/n, 90’) di Marco Ferreri cosceneggiatore Rafael Azcona con Ugo Tognazzi, Marina Vlady, Riccardo Fellini, Walter Giller, Achille Majeroni

Alfonso, impiegato quarantenne, si sposa con Regina, una ragazza seria e discreta, ma non sospetta che dopo le nozze questa si trasformerà in una mantide che lo consumerà, giorno dopo giorno, sino alla nascita di un figlio.

Domenica 18 marzo ore 16.00

La donna scimmia (Italia/Francia 1963, b/n 92’) di Marco Ferreri, cosceneggiatore Rafael Azcona, con Annie Girardot, Ugo Tognazzi, Achille Majeroni, Filippo Pompa Marcello, Elvira Paoloni

Antonio, che vive di espedienti tra una fiera e l’altra, scopre in un convento una donna pelosa. Strappatala alla rapace carità delle suore con l’impegno a sposarla, ne fa un fenomeno da baraccone. Quando morirà per un parto che tutti avevano sconsigliato, ma da cui il marito sperava di ottenere un figlio scimmia, Antonio non esiterà ad esibire i corpi imbalsamati nel suo baraccone.

ore 18.30

Ferreri, I love you (Italia, 2000, col 55’) di Fiorella Infascelli, con Adriano Aprà, Roberto Benigni, Piera Degli Espositi, Iaia Forte, Annie Girardot, Michel Piccoli

Un documentario-omaggio, un ritratto dedicato a Marco Ferreri che unisce a materiale di repertorio, interviste realizzate ai suoi più stretti collaboratori e ad attori che hanno lavorato con lui.

ore 20.00

La grande abbuffata (Francia/Italia 1973, col, 123’) di Marco Ferreri con Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Philippe Noiret, Anuréa Ferréol, Solange Blondeau, Florence Giorgetti

In una villa fuori Parigi, quattro amici – un pilota, il proprietario di un ristorante, un giudice e un regista televisivo – decidono di suicidarsi in un’orgia di cibo e sesso. Li seppellirà una maestra coinvolta casualmente nella vicenda.

ore 22.30

Il seme dell’uomo (Italia 1969, col, 113’) di Marco Ferreri con Marco Margine, Anne Wiazemsky, Annie Girardot, Rada Rassimov, Adriano Aprà, Luciano Odorisio

Sopravvissuti a una misteriosa epidemia, Cino e Dora si rifugiano su una spiaggia, dove collezionano reperti della civiltà distrutta: elettrodomestici, Pepsi Cola giganti, forme di parmigiano. Ma se lui vorrebbe continuare la specie, lei non ci pensa neanche.

Cinema Gnomo
Via Lanzone, 30/A (Vicolo Sant’Agostino) 20123 Milano – Tel. 02. 804125
Ingresso valido per tutte le proiezioni della giornata € 4,10 – ridotto € 2,60
Tessera annuale obbligatoria € 2,60

Ufficio Cinema: Tel. 02 88462452–51–60 fax 02 88462315

Ufficio Stampa: STUDIO VEZZOLI S.r.l. Tel. 02/6552781 info@studiovezzoli.com

 

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