Il Comune di Milano Assessorato alla Cultura promuove la rassegna:

Nipponica
Forme del cinema giapponese contemporaneo

Cinema Gnomo

13-18 ottobre 2009

Com’è il cinema giapponese contemporaneo? Indipendenti e autori affermati che riflettono sull’eredità di Ozu e Kurosawa, autori di genere e di anime. Tanti universi paralleli e di cui lo spettatore italiano spesso conosce solo gli epigoni. Parliamo di horror, per esempio. Ring ha avuto successo anche da noi, almeno attraverso i remake e le imitazioni americane; ma i film che hanno inventato un nuovo linguaggio della suspense, vent’anni fa, sono stati tenuti nascosti. Il cinema giapponese fa ancora paura, almeno ai distributori, che a torto lo considerano "difficile". Attraverso giornate a tema vogliamo dimostrare che c’è ancora tanto da scoprire, o rivalutare. Proponendo l’ultimo e incompreso Kitano; accostando chi riflette su Ozu - come Hirokazu Kore-eda - a chi gioca sui generi "bassi" - come Takashi Miike; o chi piega gli anime a riflessioni estreme sul cinema (non solo orientale) - come Satoshi Kon - a chi se ne serve per scopi "politici" e scomodi - come Fumihiko Sori. Con qualche sorpresa d’annata, e senza dimenticare la necessità primaria del pubblico: quella di uscire da una sala di proiezione soddisfatto di ciò che gli è stato proposto.

A cura di: Alberto Pezzotta e Filippo Mozzarella per Biemmebi

 

Programma:

13 martedì

Takashi Miike: Oriente Estremo

ore 18:00 e 21.30

Rainy Dog (Gokudo Kuroshakai – Rainy Dog, 1997, 97’) di Takashi Miike. Con Sho Aikawa, Tomorowo Taguchi. (v.o. sott. it.)

A Taipei, un killer giapponese in esilio trova il figlio mai conosciuto: e la sua vita cambia per sempre. In un mondo spietato, i bambini sono testimoni e depositari della violenza degli adulti. Uno dei titoli su cui si è costruita la fama internazionale del regista.

[Per gentile concessione Dynit.]

ore 20:00

Big Bang Love, Juvenile A (46 oku nen no koi – Big Bang Love, Juvenile A, 2005, 85’) di Takashi Miike. Con Ryuhei Matsuda, Masanobu Ando. (v.o. sott. it.)

Un dramma giallo ambientato in un carcere. Una storia d’amore gay. Un’opera sperimentale, tra Querelle di Fassbinder, Dogville di Lars von Trier e il cinema di Derek Jarman. Tra I tanti film su commissione girati negli ultimi anni, Miike ha saputo sorprendere ancora una volta.

[Per gentile concessione Dolmen Home Video e Mikado Film.]

 

14 mercoledì

Kiyoshi Kurosawa: Dall’horror all’esistenzialismo

ore 18:00

Pulse (Kairo, 2001, 118’) di Kiyoshi Kurosawa. con Haruhiko Kato, Kumiko Aso. (v.o. sott. it.)

Inizia come un classico film di spettri, e termina con un’apocalisse sui generis, dove il mondo si spopola, risucchiato in un aldilà da fantasmi che patisocno l’eterna solitudine della morte. Fa paura, ma non è un horror, e non c’è una goccia di sangue.

[Per gentile concessione Mediafilm]

ore 20:00

Cure (Kyua, 1997, 111’) di Kiyoshi Kurosawa. Con Koji Yashuko, Masato Hashiwara.(v.o. sott it.)

Un detective indaga su una serie di casi apparentemente irrelati. Quanti sono i colpevoli? E chi è il responsabile? Il thriller sul contagio del male che ha inventato un nuovo modo di costruire la suspense e di fare paura: silenzi, spazi vuoti, eventi imprevedibili. Il nuovo horror giapponese, da Ring in giù, viene da qui, ma non ha raggiunto pari maestria.

La proiezione sarà preceduta da un’introduzione a cura di Emanuele Sacchi ("Rumore").

ore 22:00

License To Live (Ningen gokaku, 1998, 109’) di Kiyoshi Kurosawa. Con Hidetoshi Nishijima, Shun Sugata. (v.o. sott. it.)

Come ha mostrato il recente Tokyo Sonata, Kurosawa non è autore solo di horror, ma ha una vena umanitaria ed esistenzialista. In questo melodramma un giovane di 24 anni esce dal coma. Si trova da solo, abbandonato dalla famiglia, e piano piano reimpara a vivere. Un grande mélo senza fronzoli.

15 giovedì

Anime: Satoshi Kon, l’Occidente ripensato

ore 18:00 e 20:00

Perfect Blue (id., 1998, 81’) di Satoshi Kon. (v. it.)

[Per gentile concessione YamatoVideo]

La proiezione delle ore 18.00 sarà preceduta da una presentazione a cura di Andrea Fontana (SegnoCinema).

ore 21:30

Millennium Actress (Sennen Joyu – Millennium Actress, 2001, 87’) di Satoshi Kon. (v. it.)

Satoshi Kon è il regista di anime giapponesi più permeato dalla cultura occidentale. Recuperiamo Millennium Actress, il suo omaggio sia al Kubrick di 2001 sia a Viale del Tramonto; e la sua straordinaria opera prima Perfect Blue, un occhio a Brian De Palma e uno a Dario Argento: il primo psycho-thriller d’animazione della storia del cinema.

[Per gentile concessione Eagle Pictures]

16 venerdì

Anime: Il futuro è il futuro

ore 15:15

Yamato – L’ultima Battaglia (Uchu senkan Yamato: Kanketsuhen, 1983, 167’)

di Tomoharu Katsumata, Yoshinobu Nishizaki, Takeshi Shirado, Toshio Masuda. (v.o. sott. it.)

Un mito della cultura pop nipponica: la corazzata spaziale Yamato di Leiji Matsumoto, "papà" del celeberrimo Capitan Harlock. Fantascienza esistenzialista, azione, passo da kolossal. Quasi tre ore d’avventura: l’ultima della celebrata serie.

[Per gentile concessione YamatoVideo]

La proiezione sarà preceduta da una presentazione a cura di Andrea Fontana (SegnoCinema) e un’introduzione a Cartoomics 2010 a cura di Robert De Moncuit.

 

Takeshi Kitano. Il dittico della follia (più uno)

ore 18:00

Battle Royale (Batoru rowaiaru, 2000, 114’) di Kinji Fukasaku. Con Tatsuya Fujiwara,,Takeshi Kitano. (v.o. sott. it.)

Per fronteggiare un’economia collassata, il Giappone legalizza un reality show dove liceali vengono sorteggiati e spediti su un’isola a massacrarsi a vicenda. Una satira controversa, violenta e in anticipo sui tempi; in patria, all’epoca, vi furono addirittura interrogazioni parlamentari. Kitano fa il maestro di cerimonie e riflette sul proprio ruolo nell’idustria dello spettacolo, anticipando i temi degli altri due film in programma.

ore 20:00

Takeshis’ di Takeshi Kitano (2003, 109’) Con Beat Takeshi. (v.o. sott. it.)

La trilogia della crisi e della follia del più originale autore giapponese degli ultimi vent’anni. Qui riprende i panni dei suo alter ego comico Beat Takeshi, in un intreccio quasi pirandelliano dove compare un sosia deciso a diventare attore recitando lo yakuza. Cinema nel cinema, puzzle, sberleffi assortiti, di cui sono vittime anche Ozu e Kurosawa.

[Per gentile concessione Dolmen Home Video e Mikado Film]

ore 22:00

Kantoku - Banzai! / Glory To The Filmmaker! (Kantoku – Banzai!, 2007, 104’)

di Takeshi Kitano. Con Beat Takeshi. (v.o. sott. it.)

Continua la trilogia del "suicidio creativo". Kitano dice di non avere più niente da dire, si fa dare dello stupido, a va in giro con un alter ego di cartapesta. Tra autoparodia e autocritica, un fuoco di fila di gag, che ritrova lo spirito demenziale e dissacrante delle sue origini di comico. Seguirà, nel 2008, Achille e la tartaruga.

17 sabato

Anime: il Futuro è il passato

ore 16:00

Un’estate Con Coo (Kappa no ku to natsu yasumi - Summer Days with Coo, 2007, 136’) di Keiichi Hara. (v.o. sott. it.)

Uno spirito d’acqua medievale si risveglia nel presente e viene "adottato" dal piccolo Koichi. Che deciderà di viaggiare con lui alla ricerca di altri suoi simili sopravvissuti. Una fiaba struggente "alla Miyazaki", che offre la possibilità di far conoscere al grande pubblico un tassello dell’infinita mitologia giapponese.

[Per gentile concessione di Panini Video]

L’eredità di Ozu

ore 18:30

H Story (id., 2001, 111’) di Nobuhiro Suwa. Con Béatrice Dalle, Kou Machida. (v.o. sott. it.)

Un remake impossibile. Il regista di M/Other riunisce una troupe nella sua città natale, Hiroshima, per girare una nuova versione aggiornata di Hiroshima mon amour di Alain Resnais, e ricreare le emozioni del film originario. Una riflessione sulle differenze radicali tra il "fare cinema" del Sol Levante e quello europeo, a cominciare dal rapporto con gli attori. Eccezionale performance della diva controversa Béatrice Dalle.

La proiezione sarà preceduta da una conversazione su Yasujiro Ozu con Roberto Nepoti (Repubblica).

ore 20:30

Still Walking (Aruitemo aruitemo, 2008, 114’) di Hirokazu Kore-eda. Con Hiroshi Abe, Yui Natsukawa. (v.o. sott. it.)

Se Ozu fosse vivo, farebbe film così. Un fratello e una sorella vanno a trovare i genitori che abitano in campagna. Nell’arco di 24 ore emergono i dolori, le frustrazioni, ma anche tutto cià per cui vale la pena di vivere. Emozioni trattenute e alla fine travolgenti, moltissimi premi in Asia e nei festival.

ore 22:30

Tony Takitani (id., 2004, 75’) di Jun Ichikawa. Con Issei Ogata, Rie Miyazawa. (v.o. sott. it.)

Un disegnatore solitario trova l’amore, e poi lo perde. Un esercizio di stile essenziale, girato in modo originalissimo, e anche una riflessione sul consumismo. Ha rivelato ovunque (ma ancora non da noi) un regista che aveva alle spalle un’opera considerevole. Dallo straziante racconto di Haruki Murakami, con musiche di Ryuichi Sakamoto.

Anime: Il futuro non esiste

ore 23.45

Vexille (Bekushiru: 2077 Nihon Sakoku, 2007, 108’) di Fumihiko Sori (v.o. sott. it.)

Il Giappone del futuro minaccia il mondo con la sua massiccia produzione di cloni. Tutto è perduto? Uno dei rari casi in cui il Sol Levante non è visto come "vittima" degli Usa, ma come minaccia. Un anime digitale di altissima efficacia grafica che nasconde un film politico forse ambiguo. Presentato a Locarno 2008.

[Per gentile concessione Eagle Pictures]

18 domenica

Anime: Il futuro non è ancora presente

ore 15:15

Mind Game (id., 2004, 103’) di Masaaki Yuasa (v.o. sott. it.)

Nishi è un giovane perdente ancora innamorato di una vecchia fiamma. Irraccontabile e caratterizzato dalla commistione di mille diversi stili, il lungometraggio di punta dello Studio 4°C. Sperimentale, visionario, folle, divertente, onirico. Takeshi Kitano + 2001 di Kubrick + Robinson Crusoe + Alice nel paese delle meraviglie. E si potrebbe continuare all’infinito. Capolavoro.

Wakamatsu: Il grande sogno della peggio gioventù

ore 17:00

United Red Army (Jitsuroku rengo sekigun: Asama sanso e no michi, 2007, 190’)

di Koji Wakamatsu con Maki Sakai, Akie Namiki. (v.o. sott. inglese)

Autore di 100 film, negli anni 60 e 70 Wakamatsu fu il re del low budget e del cinema erotico-politico, a metà strada tra Godard e il soft-core. Oggi torna su quell’epoca, parlando di un movimento che conobbe da vicino: quello terroristico dell’"Armata Rossa" nipponica. Parte come un documentario, diventa una fiction che ricostruisce in modo spietato e trascinante un’utopia negativa. La durata non deve spaventare: è stato salutato ovunque come un capolavoro.

NIPPONICA: Finale

Anime: Anteprima

ore 20.30

Lupin III: Walther P.38 (Rupan Sansei: Walther P38, 1997, 95’) di Hiroyuki Yano (v.o. sott. it.)

L’antieroe più amato degli anime giapponesi, dai manga di Monkey Punch: ladro, playboy, discendente di Arsenio Lupin. L’ispettore Zenigata, suo acerrimo rivale, viene colpito al cuore da un proiettile e solo Lupin può avere la Walther P38 che ha sparato. Ma il suo senso dell’onore lo porterà a smascherare i veri responsabili del tentato omicidio dell’eterno e indiospensabile rivale. A un mese dalla sua nuova pubblicazione integrale in dvd, l’anteprima del nono film speciale dedicato a Lupin III.

[Evento realizzato con la collaborazione di Dolmen Home Video e Yamato Video]

 

Info: Ufficio Cinema: tel 02.88462452-69
c.uffcinema@comune.milano.itwww.comune.milano.it
Cinema Gnomo: Via Lanzone, 30/A 20123 Milano – Tel. 02. 804125

Ingresso valido per tutte le proiezioni della giornata € 4,10 – ridotto € 2,60

Tessera associativa obbligatoria € 2,60

 

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