Argentina: Los suicidas,, di Juan Villegas; Garúa, di Gustavo Corrado; La suerte está echada, di Sebastián Borenztein. Bolivia: Corazón de Jesús, di Marco Loayza. Brasile: Cafundó, di Paulo Betti e Clovis Bueno; O vestido, di Paulo Thiago. Cile: B-Happy, di Gonzalo Justiniano; En la cama, di Matías Bize. Cuba: Perfecto amor equivocado, di Gerardo Chijona. Colombia: Sumas y restas, di Víctor Gaviria. Costa Rica: Marasmo, di Mauricio Mendiola. Ecuador: Crónicas, di Sebastián Cordero. Messico: El mago, di Jaime Aparicio. Uruguay: Alma mater, di José Pedro Charlo; Venezuela: Habana, Avana, di Alberto Arvelo.

Dall’anno scorso il Festival ha indetto questa sezione il cui scopo è di ricuperare i vincoli culturali storici esistenti tra l’America Latina e l’Italia, proponendo un Omaggio ad un cineasta latinoamericano di origine italiana. In questa edizione l’Omaggio sarà dedicato a Juan Bautista Stagnaro, di cui proporremo: Debajo del mundo; El camino del sur; Casas de fuego; La furia; El amateur; Un día en el paraíso; e Séptimo Arcángel.

Questo Premio, pensato per onorare i valori della cultura, dell’arte, della politica, vuole mettere in risalto la sensibilità degli artisti con la condizione umana, sociale esistente in America Latina, il loro impegno attraverso le loro opere nel riscattare la memoria e la storia dei popoli latinoamericani. Quest’anno il Festival conferisce il Premio a Silvio Tendler, regista brasiliano che attraverso il cinema ha raccontato il Brasile degli ultimi quarant’anni. Tra le opere presentate, possiamo citare: Glauber, O Filme, Labirinto do Brasil ; JK, O Menino que Sonhou um País ; Marighella, Retrato Falado do Guerrilheiro ; Josué de Castro, Cidadão do Mundo; Os Anos JK, uma trajetória Política; Jango; Castro Alves, Retrato Falado do Poeta; Oswaldo Cruz, o médico do Brasil; Milton Santos, Por uma Outra Globalização; Chega de saudade; Memória e História em Utopia e Barbarie.

Le nuove tecnologie obbligano il Festival a prestar un’attenzione speciale a questo formato cinematografico, sempre più diffuso e che spesso a causa dei bassi costi di produzione ha una scarsa visibilità, rendendo difficile poter reperirlo, visionarlo e selezionarlo.

Nel continuare a proporre parte della ricca storia del cinema latinoamericano, in questa XX edizione del Festival proponiamo la personale di uno dei più prestigiosi cineasti del Messico: Felipe Cazals. Tra le sue opere proporremo: Los que viven donde el viento sorla suave; Canoa; El Apando; Las Pochianchis; El año de la peste; Los motivos de la luz; Las inocentes; Kino e Su Alteza Serenísima.

Inoltre, sezioni su: Letteratura, musica e cinema in America Latina, documentari, cortometraggi, filmati delle ONG; cinema d’animazione, nuove tecnologie, info e tante, tante immagini.

19.00: Rodrigo Diaz, direttore del Festival, presenta la rassegna e tiene una conferenza sul cinema latino americano contemporaneo.

17.00: RETROSPETTIVA DI J. B. STAGNARO. El Camino del Sur

17.00: 1888. El Extraordinario Viaje de la Santa Isabel, di ALFREDO ANZOLA Venezuela (2005)

17.00: RETROSPETTIVA DI J. B. STAGNARO. El Amateur (1998/1999)

17.00: RETROSPETTIVA DI J. B. STAGNARO. Un Dia En El Paraiso

19.00: PERSONALE DI SILVIO TENDLER. Marighella, Retrato Falado de un Guerrilheiro (2003)

21.00: Habana, Havana, di ALBERTO ARVELO. Venezuela (2004)

Dopo il successo ottenuto a Trieste, dal 22 al 30 ottobre con la XX edizione, il Festival del Cinema Latino Americano, arriva anche a Milano per il consueto appuntamento al Cinema Gnomo, dal 9 al 13 novembre.

Scorrendo i titoli presenti nei maggiori festival internazionali ma soprattutto spulciando i film proposti dai nostri distributori, da un po' di tempo si nota una maggior attenzione verso il cinema latino americano e sono più d'uno quelli che si difendono bene anche con gli incassi. Questo non vuol dire che in latinoamerica si facciano film più belli, più esportabili, più globali…forse i diritti costano meno che per altre nazioni oppure si realizzano più coproduzioni o qualche produttore/distributore come la SURF, ha particolare amore verso quei paesi, la lingua, la storia, gli autori…

Noi del Festival non scopriamo certo ora questa vivacità del cinema targato sud america, lo proponiamo a 20 anni e quest'anno a Milano, in collaborazione con il Comune, e a Roma, con la Cineteca Nazionale, proponiamo un percorso molto interessante capace di spaziare in molti generi; un'operazione voluta per sottolineare le diversità, la creatività, le singolari condizioni che vanno sotto il comune denominatore di cinema latino americano del quale offriamo il meglio..

Commedie, film in costume, noir, storie da serial, film/documentari musicali e quel tocco di diverso, forse anche strano ed esotico capace di farci apprezzare anche quello che non ci appartiene per intero, ma pur sempre un sogno chiamato cinema!

Mercoledì 9 novembre alle ore 20.30 sarà il Direttore del Festival, Rodrigo Diaz, a illustrare l'intera rassegna, a motivare le scelte e a tracciare una sorta di bilancio consuntivo e di previsione sulla cinematografia di un intero continente.

a seguire

22.00: CACHIMBA di Silvio Caiozzi, Cile, 127' -2004

Sabato 12 Novembre

16.00/20.00: miglior film TATUADO, di Eduardo Raspo, Argentina, '82 - 2005