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ANIME GIAPPlNESI III
RASSEGNA DI CINEMA D’ANIMAZIONE NIPPONICO
III EDIZIONE
23/28 maggio 2006
CINEMA PALESTRINA- CINETECA ITALIANA SPAZIO OBERDAN - ARCOBALENO FILMCENTER - MILANO

La terza edizione di ANIME GIAPPONESI è alle porte e alla roccaforte del Palestrina si sono aggiunte due sale importantissime con cui siamo lieti e onorati di collaborare: lo Spazio Oberdan della Cineteca Italiana, dove presenteremo una selezione delle opere più autoriali e un paio di ritrovamenti sensazionali, e l’Arcobaleno Filmcenter, dove sarà ospitato un sabato "robotico" che culminerà in un’inaspettata anteprima notturna.

MARTEDI' 23
Cinema Palestrina
16.30 ANGEL SANCTUARY - RISERVA DI CACCIA AGLI ANGELI (Tenshi kinryoku, 2001, 90', D, v. it.) di Kiyoko Sayama

18.30 ROCKY JOE - L'ULTIMO ROUND (Ashita no Joe, 1981, 113', D, v. it.) di Osamu Dezaki

20.30 NINJA SCROLL (Jûbei ninpûchô, 1993, 94', D, v. it.) di Yoshiaki Kawajiri

22.30 L'INCANTEVOLE CREAMY: IL RITORNO DI CREAMY (Mahô no tenshi Creamy Mami, 1983, 71', D, v. it.) di Osamu Kobayashi

MERCOLEDI' 24
Cinema Palestrina

14.30 HEIDI TORNA TRA I MONTI (da Arupusu no shôjo Haiji, 1980, 93', 35mm, v.it.) di Isao Takahata
16.30 LOVE HINA Parte I (Rabu Hina, 2000, 5 x 24', D, v.it.) di Yoshiaki Iwasaki
18.30 GOLDRAKE ALL'ATTACCO! (da Yûfô robo Gurendaizâ, 1978, 95', 35mm, v. it.) di Masayuki Akemi, Tomoharu Katsumata
21.15 LE NUOVE AVVENTURE DI CAPITAN HARLOCK (da Uchû kaizoku Captain Harlock, 1979, 100', 35mm, v. it.) di Rintaro
22.45 KENSHIN - CAPITOLO DEL TEMPO (Rurôni Kenshin: Seisô hen, 2001, 83', D, v.o. sott. francesi) di Kazuhiro Furuhashi
Cineteca Italiana Spazio Oberdan
17.00 SERIAL EXPERIMENTS: LAIN - Capitoli 1/2/3 (id., 1999, 3 x 24', D, v.o. sott. it.) di Ryutaro Nakamura
19.00 ARION (id., 1982, 125', D, v.it.) di Yoshikazu Yasuhiko, Mamoru Hamatsu
21.30 TOKYO GODFATHERS (id., 2002, 92', 35mm, v. it.) di Satoshi Kon

GIOVEDI' 25
Cinema Palestrina
14.30 MEGAZONE 23 (id., 1983, 81', D, v. it.) di Noboru Ishiguro
16.30 LOVE HINA Parte II (Rabu Hina, 2000, 5 x 24', D, v. it.) di Yoshiaki Iwasaki
18.30 GOLDRAKE L'INVINCIBILE (da Yûfô robo Gurendaizâ, 1979, 94', 35mm, v. it.) di Masayuki Akemi, Tomoharu Katsumata
20.45 TOKYO GODFATHERS (id., 2002, 95', 35mm, v. it.) di Satoshi Kon
22.30 INUYASHA - L'ISOLA DEL FUOCO SCARLATTO (Inuyasha - Guren no houraijima, 2004, 84', D, v. it.) di Toshiya Shinohara
Cineteca Italiana Spazio Oberdan
17.00 SERIAL EXPERIMENTS: LAIN Capitoli 4/5/6 (id., 1999, 3 x 24', D, v.o. sott. it.) di Ryutaro Nakamura
19.00 SENZA FAMIGLIA (Chibikko Remi to meiken Capi, 1969, 81', 35mm, v. it.) di Yugo Serikawa

VENERDI' 26
Cinema Palestrina
14.30 MEGAZONE 23 II (Megazone 23 2: Himitsu Kudasai, 1986, 82', D, v. it.) di Ichiro Itano
16.30 CANDY CANDY (da Candy Candy, 1979, 105', 35mm, v. it.) di Hiroshi Shidara
18.30 GHOST IN THE SHELL (Kôkaku kidôtai, 1995, 82', D, v. it.) di Mamoru Oshii
21.15 GOLDRAKE, ADDIO! (da Yûfô robo Gurendaizâ, 1980, 95', 35mm, v. it.) di Masayuki Akemi, Tomoharu Katsumata
23.00 RANMA 1/2 - LE SETTE DIVINITA' DELLA FORTUNA (Ranma 1/2: Chûgoku Nekonron daikessen! Okite yaburi no gekitô hen, 1991, 74', D, v. it.) di Shuji Iuchi
Cineteca Italiana Spazio Oberdan
17.00 SERIAL EXPERIMENTS LAIN Capitoli 7/8/9 (id., 1999, 3x25', D, v.o. sott. it.) di Ryutaro Nakamura
19.00 AKIRA (id., 1988, 124', 35mm, v. it.) di Katsuhiro Otomo
21.30 JIN-ROH - UOMINI E LUPI (Jin-Rô, 1999, 102', D, v.o. sott. it.) di Hiroyuki Okiura

SABATO 27
Cinema Palestrina

11.00 LULU' - UN ANGELO TRA I FIORI (da Hana no ko Lun Lun, 1979, 91', 35mm, v.it.) di Hiroshi Shidara
14.30 KYASHAN - IL MITO (Shinzô ningen Kyashân, 1993, 120', D, v.it.) di Kazuya Fukuda
16.30 CANDY CANDY & TERENCE (da Candy Candy, 1979, 100', 35mm, v.it.) di Hiroshi Shidara
18.30 STEAMBOY (id., 2004, 106', 35mm., v.it.) di Katsuhiro Otomo
20.30 L'INCANTEVOLE CREAMY: IL LUNGO ADDIO (Mahô no tenshi Creamy Mami - Long Goodbye, 1985, 53', D, v.it.)
21.45 NASU (Nasu - Andalusia no natsu, 2004, 47', D, v.o. sott. it.) di Kosaka Kitaro
22.30 ESCAFLOWNE - THE MOVIE (id., 2000, 98', D, v.o. sott. ingl.) di Kazuki Akane, Yoshiyuki Takei
Cineteca Italiana Spazio Oberdan
15.00 SERIAL EXPERIMENTS LAIN Capitoli 10/11/12/13 (id., 1999, 4 x 24', D, v.o. sott. it.) di Ryutaro Nakamura
17.00 INTERSTELLA 5555 (Daft Punk & Leiji Matsumoto's Interstella 5555:, 2002, 68', v.o.) di Leiji Matsumoto, Kazuhisa Takenouchi
21.30 UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE (Hotaru no haka, 1982, 93', D, v.o. sott. it.) di Isao Takahata
Arcobaleno Filmcenter
15.00 JEEG ROBOT D'ACCIAIO CONTRO I MOSTRI DI ROCCIA (da Kotetsu Jeeg, 1979, 77', 35mm, v.it.) di Masayuki Akehi

17.30 LE NUOVE AVVENTURE DI CAPITAN HARLOCK (da Uchû kaizoku Captain Harlock, 1979, 100', 35mm, v. it.)
20.00 GOLDRAKE L'INVINCIBILE (da Yûfô robo Gurendaizâ, 1979, 94', 35mm, v. it.) di Masayuki Akemi, Tomoharu Katsumata
22.30 GOLDRAKE ADDIO (da Yûfô robo Gurendaizâ, 1980, 100', 35mm, v.it.) di Masayuki Akemi, Tomoharu Katsumata
00.45 Anteprima: KYASHAN - LA RINASCITA (Casshern, 2004, 141', 35mm, v.o. sott. it.) di Kazuaki Kiriya

DOMENICA 28
Cinema Palestrina
11.00 IL GATTO CON GLI STIVALI IN GIRO PER IL MONDO (Nagagutsu o haita neko: Hachijû jitsukan sekai isshû, 1976, 70', 35mm, v.it.) di Hiroshi Shidara
14.00 COSMOWARRIOR ZERO - A CACCIA DEL GIOVANE HARLOCK (Harlock o koe! Cosmo Warrior Zero Gaiden, 2002, 59', D, v.it.) di Kazuyoshi Yokota
15.10 NASU – UN’ESTATE IN ANDALUSIA (Nasu - Andalusia no natsu, 2004, 47', D, v.o. sott. it.) di Kosaka Kitaro
16.00 IL FIUTO DI SHERLOCK HOLMES - EP. I (1984, 20', D, v.it.) di Hayao Miyazaki; a seguire, incontro con Marco Pagot
16.45 AREA 88 ATTO I / ATTO II / ATTO III (id., 1985, 3 x 80', D, v. it.) di Hisayuki Toryiumi
20.30 Anteprima: INNOCENCE - GHOST IN THE SHELL 2 (Inosensu: Kôkaku kidôtai, 2004, 100', 35mm, v.o. sott. ingl.) di M. Oshii

22.30 PERFECT BLUE (id., 1997, 82', D, v.o. sott. it.) di Satoshi Kon
Cineteca Italiana Spazio Oberdan
15.00 009 JOE TEMPESTA (009 Saibogu, 1969, 85', 35mm, v.it.) di Yugo Serikawa
17.00 QUEEN MILLENNIA - LA REGINA DEI 1000 ANNI (Sen-nen joô, 1982, 121', D, v.o. sott. it.) di Masayuki Akehi

PREZZI

CINEMA PALESTRINA

Prenotazioni Tel. 02.67.02.700

TESSERA ASSOCIATIVA € 15, INGRESSO LIBERO A TUTTE LE PROIEZIONI A ESAURIMENTO POSTI

BIGLIETTI SINGOLI (SOLO PER FILM PRESENTATI IN PELLICOLA): € 5,00

CINETECA ITALIANA SPAZIO OBERDAN

BIGLIETTI SINGOLI: € 5,00 - SENZA OBBLIGO DI TESSERA DELLA CINETECA

(Per la serie SERIAL EXPERIMENTS LAIN, ingresso libero con tessera della Cineteca)

ARCOBALENO FILMCENTER

BIGLIETTI SINGOLI: € 5,00

(Anteprima KYASHAN – LA RINASCITA Posto Unico € 7,00)

ANIME GIAPPONESI III – I FILM / SINOSSI e INFORMAZIONI

AKIRA (id., 1988, 124', 35mm, v. it.) di Katsuhiro Otomo

In una Tokyo postatomica, il motociclista Tetsuo viene sottoposto a esperimenti che lo rendono un pericoloso mutante. Da un fluviale e intricatissimo manga, il kolossal apocalittico, ipercinetico e visionario che ha rivelato al mondo Katsuhiro Otomo, creatore di Steamboy, autore di evidente matrice kubrickiana (2001, Arancia meccanica) e dal taglio crudo di netta derivazione cyberpunk: un talento che sopperisce a un affastellamento narrativo (riconosciuto anche dallo stesso autore) con la forza di una visionarietà smisurata.

ANGEL SANCTUARY - RISERVA DI CACCIA AGLI ANGELI (Tenshi kinryoku, 2001, 90', D, v. it.) di Kiyoko Sayama

Setsuna Mudo è un adolescente giapponese follemente innamorato di sua sorella, Sara. Due demoni, Cry ed Arakune, gli rivelano di essere la reincarnazione di un angelo chiamato Alexiel. Setsuna non crede alle parole dei due, ma si vede costretto ad accettare la verità nel momento in cui Rosiel, fratello gemello di Alexiel, tenta con ogni mezzo di risvegliare in lui la coscienza della sua vita passata. Ma Setsuna decide di fuggire, portandosi dietro la sorella a cui frattanto ha esternato i propri sentimenti, scoprendo di essere ricambiato. L'intenzione di Setsuna di cominciare una nuova vita è però osteggiata da Rosiel, che non ha affatto intenzione di rinunciare ai suoi propositi. E nel frattempo, in Paradiso, Dio è morto ed una guerra alla sua successione è pronta a scatenarsi... Consigliato a un pubblico maturo.


AREA 88 ATTO I / ATTO II / ATTO III (id., 1985, 3 x 80', D, v. it.) di Hisayuki Toryiumi
Ci sono guerre dimenticate, che i media non seguono e la gente ignora. Ma anche queste guerre hanno fame di vite umane e sete di sangue. Per questo nasce la Legione Straniera di Aslan: per attirare piloti disposti a combattere come mercenari in terra straniera. E' li che continuano e finiscono le storie di molti uomini che non hanno più nulla da perdere. Ma Shin Kazama ha tutto dalla vita: in Giappone lo aspettano una carriera prestigiosa, una bella ragazza che lo ama e una vita felice. Perchè allora è qui, nell'Area 88 il cui solo nome è maledetto, in una guerra dimenticata, in una terra dmenticata, e molto, molto lontano dal paradiso? Atto I - Il Cieli del tradimento Atto II - La richiesta dei Lupi Atto III - Il miraggio ardente: una trilogia mozzafiato, per appassionati del volo.

ARION (id., 1982, 125', D, v.it.) di Yoshikazu Yasuhiko, Mamoru Hamatsu

Dal creatore del celeberrimo Gundam, una spiazzante rivisitazione della mitologia greca: dove gli dei combattono per la supremazia sul mondo degli uomini e Arion, figlio di Prometeo, e' un bambino/titano che crescendo si ritroverà suo malgrado prima protagonista e poi guida, impegnato a combattere gli dei fomentatori di guerre inutili. Come un kolossal peplum spruzzato di fantasy e al servizio di una metafora sul diritto degli uomini a liberarsi del fardello dei miti e controllare da sé il proprio destino: con straordinarie sequenze d'azione e una memorabile colonna sonora di Joe Hisaishi, compositore principe per Miyazaki e Takeshi Kitano.


CANDY CANDY (da Candy Candy, 1979, 105', 35mm, v. it.) di Hiroshi Shidara

CANDY CANDY & TERENCE (da Candy Candy, 1979, 100', 35mm, v.it.) di Hiroshi Shidara

La storia narra le vicende dell’orfanella Candy Candy, allevata dapprima in un piccolo orfanotrofio di due suore volenterose e poi chiamata come sorta di dama di compagnia dalla famiglia Legan, infine adottata dalla grande casata degli Andrews. Potrà così permettersi di andare a studiare in un rinomato college per poi dedicarsi al suo grande amore, quello di curare il prossimo come infermiera. A condire questa crescita ci saranno ovviamente gli adolescenziali amori, dapprima Anthony e poi il tenebroso Terence, e le splendide amicizie di Annie, Patty, Archie e Stear. Nonostante la sua condizione di orfana e soprattutto nonostante le numerose avversità che incontrerà sempre durante l'intero corso della sua vita (separazioni difficili ma obbligate, soprusi da combattere e lutti dolorosi) la nostra eroina saprà sempre osteggiare i vari pericoli e farsi forza per andare avanti. Due lungometraggi di montaggio prodotti in Italia che riassumono come meglio non si potrebbe la lunga e amatissima saga di Candy Candy. E occhio al finale di "Candy Candy & Terence"! C’è un’inquadratura mai vista in TV che provoca reazioni "scomposte" del pubblico adorante!

COSMOWARRIOR ZERO - A CACCIA DEL GIOVANE HARLOCK (Harlock o koe! Cosmo Warrior Zero Gaiden, 2002, 59', D, v.it.) di Kazuyoshi Yokota

In un periodo temporale indefinito, il capitano Zero è stato catturato dalla banda di pirati guidata dal barbuto e spietato Hunter, che intende impossessarsi della sua nave, la Karyu, per sconfiggere Harlock e riscuoterne la taglia. Emeraldas libera Zero e lo porta da Harlock, che vive nascosto sul buffo pianeta Fungotanda mentre Tochiro è partito con il Death Shadow. Harlock non accetta che Zero metta impunemente piede nel suo nascondiglio, e lo sfida a duello.


ESCAFLOWNE - THE MOVIE (id., 2000, 98', D, v.o. sott. ingl.) di Kazuki Akane, Yoshiyuki Takei

Nel mondo di Gaea, il leader del clan del Dragone Bianco, Van, ha riconquistato l'Escaflowne, mitica armatura da combattimento, dalle mani dei suoi nemici. Intanto, sulla Terra, la liceale depressa Hitomi dichiara alla sua migliore amica di voler morire. Ma prima di architettare un modo per porre fine ai suoi giorni, una strana visione la catapulta nel mondo di Gaea facendola letteralmente cadere tra le braccia di Van. Hitomi viene riconosciuta come la "Tsubasa no Kami" ("Dea delle Ali"), per cui Van ha giurato di combattere. Hitomi verrà così coinvolta nella battaglia contro Folken, che a sua volta la vuole catturare ed in seguito utilizzare l'Escaflowne per far suo il mondo di Gaea. Escaflowne – The Movie si distacca sensibilmente dalla serie televisiva: ma non è un male. Animazione superba, spettacolarità garantita. In anteprima per "Anime Giapponesi III".

IL FIUTO DI SHERLOCK HOLMES - EP. I (1984, 20', D, v.it.) di Hayao Miyazaki

Questa serie televisiva, uno dei rari casi di collaborazione tra animatori giapponesi e occidentali su un piano di parità, è tratta dai romanzi di Sir Arthur Conan Doyle e realizzata dallo Studio Pagot per la RAI TV in collaborazione con la Tokyo Movie Shinsha. Il fiuto di Sherlock Holmes comincia a essere prodotto nell’aprile del 1981, sotto la supervisione di Hayao Miyazaki, famoso regista d’animazione giapponese, allora fresco del successo di Conan il ragazzo del futuro, che cura anche la regia dei primi sei episodi. La produzione però viene cancellata perché gli eredi di Arthur Conan Doyle non permettono l’uso del nome di Holmes, dopo che soltanto quattro episodi sono stati completamente realizzati e due soltanto parzialmente. Si ricomincia a parlare della serie soltanto nel marzo del 1984 quando contemporaneamente al primo lungometraggio dello studio Ghibli di Miyazaki, Nausica nella valle del vento, furono realizzati gli episodi Lo smeraldo blu e Il tesoro sommerso. Questo fatto riporta in auge il progetto dello Sherlock Holmes animato e ai sei episodi diretti da Miyazaki se ne aggiungono altri venti diretti da Kyosuke Mikuriya. Quanto alla trama, è arcinota: il brillante investigatore Sherlock Holmes in compagnia del fido aiutante e cronista Dr. Watson combatte il male, risolve casi impossibili e affronta il temibilissimo Dr. Moriarty genio del male dotato di una brillante intelligenza volta al servizio del male e del tornaconto personale. I personaggi sono quelli classici presenti nei racconti e nei romanzi di Doyle (Sherlock Holmes, il suo inseparabile amico dr Watson, la sua nemesi il prof. Moriarty…), ma hanno tutti una peculiarità; sono animali. Sherlock Holmes, per esempio, é una volpe. Gli storyboards e i personaggi sono realizzati in Italia dallo Studio Pagot, mentre tra gli autori giapponesi che hanno lavorato alla coproduzione, il più famoso è senza dubbio Hayao Miyazaki. I ventisei episodi di cui si compone la serie, sono stati trasmessi giornalmente su RAI UNO a partire dal ventisei novembre 1984, in contemporanea con il Giappone. Il fiuto di Sherlock Holmes, che ha avuto un discreto successo nel paese del sol levante, è passato quasi inosservato in Italia nonostante sceneggiature e animazioni di buona qualità e storie avvincenti e piene d’azione. Anche se solo sei episodi sono stati realizzati da Miyazaki, ci sono nell’intera serie molte caratteristiche che si ritrovano anche nelle opere successive del famoso regista giapponese come inseguimenti automobilistici, mirabolanti scene di volo, donne determinate e soggetti negativi che si redimono. Da segnalare poi il doppiaggio italiano: Elio Pandolfi dà la voce a Sherlock Holmes e Riccardo Garrone invece doppia Watson.

IL GATTO CON GLI STIVALI IN GIRO PER IL MONDO (Nagagutsu o haita neko: Hachijû jitsukan sekai isshû, 1976, 70', 35mm, v.it.) di Hiroshi Shidara

Terza avventura del personaggio-simbolo della Toei Animation: pazza rivisitazione del romanzo di Verne "Il giro del mondo in 80 giorni". Ritmo serrato, animazione fluidissima. Il gatto Pero si trova questa volta a combattere col ricco Lord Porcon e il suo braccio destro.

GHOST IN THE SHELL (Kôkaku kidôtai, 1995, 82', D, v. it.) di Mamoru Oshii

"Ghost in the Shell" è la versione anime per la regia di Mamoru Oshii dell'omonimo manga realizzato da Masamune Shirow. In un futuro non molto lontano, il mondo è dominato dalla tecnologia cibernetica. La vasta rete che collega tutto il mondo rappresenta da una parte il territorio vergine da esplorare da parte dei nuovi pionieri e dall'altra il terreno di coltura di una nuova generazione di criminali. Gli uomini sono diventati un misto di macchina e di essere umano. In questo mondo ciò che differenzia l'uomo dalla macchina è ciò che viene definito ghost (spirito), l'essenza principale dell'animo umano che riempie con lo spirito vitale lo shell (guscio). La differenza di per sé è già abbastanza labile e il problema aumenta enormemente allorché una IA riesce a creare un proprio spirito, colmando le distanze che la separano dall'uomo. Il personaggio principale è una donna, Motoko Kusanagi, agente speciale della Sezione 9 che è una unità anti terrorismo cibernetico dipendente direttamente dal governo. Il Maggiore Motoko Kusanagi che, come tutti, presenta forti innesti meccanici nel suo corpo, sta attraversando un periodo di crisi di identità in quanto si sta chiedendo quanto di umano e quanto di macchina ci sia in lei. I suoi dubbi e i suoi dilemmi trovano un punto di focalizzazione allorché la sezione si imbatte in una coscienza cibernetica auto generatasi all'interno delle IA della rete a seguito di un programma virus del governo americano.

GOLDRAKE ALL'ATTACCO! (da Yûfô robo Gurendaizâ, 1978, 95', 35mm, v. it.) di Masayuki Akemi, Tomoharu Katsumata

A bordo del suo disco volante, il giovane Alcor (Koji Kabuto) si dirige verso il centro spaziale del Dott. Procton (Umon) e si imbatte in un UFO. Nelle vicinanze del centro c'è una fattoria in stile "Western", dove lavora Actarus (Daisuke Umon - Duke Fleed), figlio del Dott. Procton. Il proprietario della fattoria è il buffo Rigel, appassionato di dischi volanti. Egli vive insieme alla figlia Venusia ed al piccolo Mizar. Alcor vi si ferma. Tutti sembrano interessati al suo strano mezzo volante. L'unico che rimane in disparte è proprio Actarus, il quale si comporta in modo molto strano.... Intanto, le truppe di Vega comandate da Hydargos, attaccano la Terra, nel tentativo di scoprire dove si nasconde il principe Duke Fleed. Egli era scappato 2 anni prima dal pianeta Fleed durante l'invasione da parte delle truppe di Vega. Queste ultime sono qui per Goldrake, il disco/robot del principe, il quale possiede un'enorme potere combattivo. Alcor, a bordo del suo disco, cerca di combattere gli invasori ma viene abbattuto con facilità. Actarus decide allora di interveniere in suo soccorso: raggiunge il centro ricerche e prende Goldrake, nascosto al suo interno. Le truppe di Vega vengono neutralizzate ed Alcor viene tratto in salvo. Ormai il ragazzo ha scoperto il segreto di Actarus, ma quest'ultimo non vuole che l'amico combatta al suo fianco. In seguito però, Goldrake si troverà in grave pericolo e solo l'aiuto del terrestre potrà salvarlo. I due diventano grandi amici e decidono di combattere fianco a fianco contro l'invasore. Primo capitolo della trilogia montata in italia che condensava per il grande schermo l’intera serie di "Atlas Ufo Robot – Goldrake" di Go Nagai, la testa di ponte" dell’invasione di cartoni animati giapponesi in Italia alla fine degli anni ’70.

GOLDRAKE L'INVINCIBILE (da Yûfô robo Gurendaizâ, 1979, 94', 35mm, v. it.) di Masayuki Akemi, Tomoharu Katsumata

Actarus resta sulla terra a combattere i veghiani che la attaccano. Secondo film della trilogia di montaggio realizzata in Italia tra il 1978 e l’80: in questo segmento compaiono i nuovi accessori di Goldrake, elementi evolutivi del personaggio che preparano allo straordinario finale della saga.

GOLDRAKE, ADDIO! (da Yûfô robo Gurendaizâ, 1980, 95', 35mm, v. it.) di Masayuki Akemi, Tomoharu Katsumata

La furia dell’imperatore Vega si scatena, e l’attacco finale per conquistare la Terra si avvicina. Actarus dovrà così combattere con il vecchio amico Markus, sovrano di una stella alleata del pianeta Fleed, che sottoposto ad un lavaggio del cervello non riconosce l’amico di sempre. Colpi di scena e un’escalation di emozioni inarrestabile per il gran finale della saga creata da Go Nagai. Il film di montaggio realizzato in Italia nel 1980 contiene più di VENTI MINUTI COMPLETAMENTE INEDITI (parte della puntata n° 71, mai trasmessa dalla TV italiana).

HEIDI TORNA TRA I MONTI (da Arupusu no shôjo Haiji, 1980, 93', 35mm, v.it.) di Isao Takahata

Heidi a Francoforte, nella ospitale casa del signor Seseman, pur riconoscente per l'educazione cittadina ricevuta e sempre amicissima della paralizzata Clara, sente nostalgia dei suoi monti. Per conseguenza, il padre dell'amichetta la rispedisce nel villaggio natio ove viene accompagnata dal fido domestico Sebastiano. Salutata la nonna, ripreso contatto con il nonno e con Peter, Heidi sente la mancanza di Clara. Il signor Seseman, ottenuto il parere favorevole del medico di fiducia, decide di mandare la figlioletta ammalata a passare l'estate presso Heidi. Questa, felicissima, con il saggio nonno prepara per Clara un alloggio confortevole non nella baita, bensì in una vecchia casa posseduta dal nonno nel villaggio. L'arrivo di Clara ha il suo lato negativo nella presenza dell'arcigna governante e nelle reazioni di gelosia di Peter che non può più contare sulla assidua compagnia della cuginetta Heidi. Ma il saggio nonno domina la situazione e consiglia degli esercizi ginnici che, insieme alla salutare aria di montagna, riportano Clara all'uso degli arti. Quando Seseman raggiunge le Alpi per visitare la figlia ha la gradita sorpresa di vederla camminare. Clara tornerà a Francoforte per l'anno scolastico e con l'amichetta sogna l'estate futura. Capitolo finale della trilogia di montaggio per il grande schermo che ha condensato l’intera serie del popolarissimo anime di Isao Takahata.

L'INCANTEVOLE CREAMY: IL RITORNO DI CREAMY (Mahô no tenshi Creamy Mami, 1983, 71', D, v. it.) di Osamu Kobayashi

Sembra che la carriera musicale di Creamy Mami sia finita per sempre. E invece no! Perché qualcuno sta preparando un concerto come non se ne sono mai visti, per celebrare l’anniversario del debutto della cantante. Ma chi ha messo in giro la voce che Creamy sia tornata?

L'INCANTEVOLE CREAMY: IL LUNGO ADDIO (Mahô no tenshi Creamy Mami - Long Goodbye, 1985, 53', D, v.it.)

La storia ruota tutta intorno ad un fenomeno piuttosto bizzarro: all'improvviso Yu si ritrasforma in Creamy, ma senza l'ausilio della bacchetta né della formula magica... e senza neppure desiderarlo! In pratica si ritrova Creamy di giorno e Yu di notte. In questa situazione le è praticamente impossibile fare a meno di imbattersi in Jingle Pentagramma che, ovviamente al colmo della felicità per il suo imprevedibile ritorno, la convince (leggi: costringe) ad interpretare un ruolo nel nuovo film di Duenote... con grande felicità di quest'ultima! Il film in questione, sceneggiato da Kidokoro appositamente per Duenote, narra della storia di due mondi, quello degli umani e quello dei robot, condannati a scontrarsi tra loro e a disintegrarsi nello spazio. Per salvarne almeno uno dei due, la misteriosa forza che governa l'universo (Dio?) decide di indire un singolare duello: una coppia di ragazze umane contro una coppia di robot (dalle sembianze femminili) si sfideranno all'ultimo sangue per la salvezza del proprio pianeta.

INNOCENCE - GHOST IN THE SHELL 2 (Inosensu: Kôkaku kidôtai, 2004, 100', 35mm, v.o. sott. ingl.) di Mamoru Oshii

Ancora diretto da Mamoru Oshii, regista del primo film ispirato alla saga fumettistica giapponese creata da Masamune Shirow, Ghost in the Shell 2: Innocence è un lungometraggio animato di nuova generazione di grande qualità. Nel mondo cyberpunk di Shirow le differenze tra gli esseri umani e le macchine sono quasi scomparse. Gli umani hanno dimenticato le loro origini e convivono con i cyborg e con i robot. Batou è un cyborg detective della sezione 9 della polizia di pubblica sicurezza, le cui uniche tracce d'umanità risiedono nel cervello e nel ricordo di una donna chiamata Mayor. Motoko è un'ex cyborg poliziotta dalla super forza, capace di diventare invisibile, e di entrare nella rete telematica mondiale così come in Johnny Mnemonic o Matrix. In un mondo dove la rete informatica la fa da padrone, pericolosi criminali informatici fanno breccia nei sistemi di sicurezza dando vita a nuove forme di terrorismo. I programmatori sono diventati delle preziose risorse per le grandi potenze politiche ed economiche, ed il confine tra reale ed irreale è sempre più sottile. All'inizio del lungometraggio Batou, insieme al partner Togusa sono impegnati in un caso di strani omicidi. I killer sono delle marionette robot che dopo l'omicidio si suicidano esplodendo. Consultato il Coroner Haraway, le indagini si focalizzano sulla ditta Locus Solus. L'azienda ha immesso sul mercato nero robot dalle sembianze femminili, capaci di soddisfare i desideri sessuali degli acquirenti. Individuata la sede di produzione in un'imbarcazione che sosta nelle acque internazionali, Batou per le investigazioni deve affrontare un esercito di robot nemici alla difesa della barca. Quando sembra avere la peggio, la componente virtuali della sua ex partner Motoko Kusanagi, si auto installa in una di loro.

INTERSTELLA 5555 (Daft Punk & Leiji Matsumoto's Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem, 2002,
68', v.o.) di Leiji Matsumoto, Kazuhisa Takenouchi


Un avido discografico rapisce quattro musicisti alieni per trasformarli in popstar terrestri: ma la band fa parte di un più vasto piano di dominio dell'universo. L'animazione di Matsumoto incrocia la musica techno/house dell'album Discovery dei Daft Punk. I dialoghi non servono, ma non si parli di videoclip: è una favola romantica travolgente che si concede tra le righe una riflessione politica sulle strategie illecite del mercato global. Un trionfo alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2003.

INUYASHA - L'ISOLA DEL FUOCO SCARLATTO (Inuyasha - Guren no houraijima, 2004, 84', D, v. it.) di Toshiya Shinohara

Ancora una volta Inuyasha si trova di fronte a una minaccia proveniente dal proprio passato: dalle oscure nebbie marine è appena riemersa l'Isola di Horai, luogo leggendario che si svela alla vista soltanto una volta ogni cinquant'anni, e su cui Inuyasha era stato con l'amata Kikyo, prima di essere da lei sigillato. Qui vivono quattro feroci demoni chiamati Shitoshin, il cui marchio è in grado di legare per sempre all'isola chi lo riceve, impedendogli di abbandonarla. Approfittando della nuova congiunzione fra Horai e il mondo esterno, una tenera bambina mezzodemone riesce a fuggire dall'isola e viene salvata da Inuyasha e i suoi amici. Insieme a Kagome, Miroku, Sango e Shippo, Inuyasha farà dunque ritorno a Horai per liberare i fratelli della piccola, prigionieri degli Shitoshin.

JEEG ROBOT D'ACCIAIO CONTRO I MOSTRI DI ROCCIA (da Kotetsu Jeeg, 1979, 77', 35mm, v.it.) di Masayuki Akehi, Kazuya Miyazaki

Jeeg Robot d'acciaio (Kotetsu Jeeg) nasce nel 1975 dal genio di Go Nagai, autore di altri grandi come Mazinger, Mazinger Z, Devilman, Goldrake: il film, che Anime Giapponesi III propone nella sua versione originale in pellicola 35mm, è un montaggio/compendio di avventure significative: dall’origine dell’eroe alla sconfitta (forse) definitiva della sua nemesi, la regina Himika. Per riascoltare la mitica sigla ("Corri, ragazzo laggiù…") che la leggenda vuole cantata da un giovanissimo Piero Pelù.

JIN-ROH - UOMINI E LUPI (Jin-Rô, 1999, 102', D, v.o. sott. it.) di Hiroyuki Okiura

Dieci anni dopo la fine della II guerra mondiale, un regime totalitario reprime nel sangue le manifestazioni di lavoratori e studenti e mira ad annientare il gruppo d'opposizione denominato "la Setta", che utilizza ragazzine apparentemente inoffensive (denominate "Cappuccetti Rossi") per consegnare armi ai resistenti. Ma "la Setta" è anche minata internamente dalla brigata degli "uomini-lupo" jin-roh. Cosa succederà quando uno di questi, il violento Kazuki Fuse, s'innamorerà del "Cappuccetto" Kei? Scritto da Mamoru Oshii ("Ghost in the Shell"), l'ultimo lungometraggio d'animazione giapponese realizzato interamente con tecniche d'animazione tradizionali è un apologo tragico sulla natura umana e sulla perdita dell'innocenza, ispirato a Philip K. Dick ma anche a Charles Perrault...

KENSHIN SPADACCINO ERRANTE: CAPITOLO DEL TEMPO (Rurôni Kenshin: Seisô hen, 2001, 83', D, v.o. sott. francesi) di Kazuhiro Furuhashi

Battosai Himura era uno spietato assassino che a metà 1800, con la sua abilità di spadaccino, contribuì alla fine dello Shogunato dei Tokugawa (che resisteva da 200 anni) e alla nascita della nuova epoca Meiji.
Dopo l'instaurazione del nuovo governo, Battosai sparisce dalla circolazione per tornare con un nuovo nome: Kenshin. Ora viaggia con una spada invertita (la lama dalla parte opposta) ed il suo scopo è quello di proteggere la gente dalle ingiustizie che incontra. Man mano che la storia andrà avanti Kenshin si troverà coinvolto in combattimenti con samurai che non apprezzano il nuovo stile di vita pacifico (in quel periodo non si può più portare la spada) e in complotti che cercano di restaurare la vecchia società feudale. Il dramma di Kenshin sarà quello di proteggere gli innocenti e rendere innocui i suoi avversari senza causare spargimenti di sangue. Capitolo finale della serie tratta dall’anime di Nobuhiro Watsuki, in anteprima per "Anime Giapponesi III".


KYASHAN - IL MITO (Shinzô ningen Kyashân, 1993, 120', D, v.it.) di Kazuya Fukuda

In un prossimo futuro in cui il pianeta Terra è straziato dall’inquinamento, il geniale dottor Azuma mette a punto una generazione di macchine umanoidi senzienti, progettate per aiutare il genere umano nella ricostruzione. Ma i suoi rivoluzionari androidi si rivelano il peggior incubo dell’umanità: Bricking, il più avanzato di loro, si ribella al suo creatore, e insediatosi nel vecchio castello dove un tempo aveva sede il laboratorio di Azuma, costruisce un intero esercito di robot con i quali conquistare la Terra e porre gli esseri umani in schiavitù. Sarà Tetsuya, il giovane figlio del dottor Azuma, a offrirsi come cavia per un folle esperimento, lasciando che il padre lo trasformi a sua volta in un potentissimo cyborg, Kyashan.

KYASHAN - LA RINASCITA (Casshern, 2004, 141', 35mm, v.o. sott. it.) di Kazuaki Kiriya

Versione live-action del popolare anime, kolossal abbacinante, tra morti che tornano dalll’aldilà in corpi grondanti liquido amniotico da enormi calderoni ribollenti, costretti al ritorno dalla scoperta rivoluzionaria e spaventosa di un malinconico scienziato che crea un esercito di ‘non morti’ per trovare nuovamente l’aldilà sulla terra, dove poter, finalmente, raggiungere la pace. Ma un "aldilà" sulla terra non esiste. E il figlio dello scienziato, un giovane senza esperienza ma onestamente puro, con velleità di guerriero, e una ragazza che lo ama sinceramente di nome Luna, perderanno tutto. Quando il ragazzo muore prematuramente, il padre decide di riportarlo in vita potenziato con un’armatura innestata sul suo corpo, proprio come fece con i suoi esperimenti precedenti. Facendolo diventare un’entità a sé di nome Casshern, né vivo né morto, un ricordo (come una foto monocromatica, come il colore di tutta la pellicola) di quello che era, una figura ultima speranza dell’umanità. In questo film tutti muoiono, pure Casshern, che morto lo era già, nella fervente attesa di un nuovo inizio, necessario e "giusto", dove tutto ricomincerà daccapo, ma appunto, l’importante è vivere quando è ora, esistere.


LOVE HINA (Rabu Hina, 2000, 10 x 24', D, v.it.) di Yoshiaki Iwasaki

Un ragazzo di 19 anni, Keitaro, tenta in ogni modo di superare i test d'ingresso per entrare all'Università di Tokyo causa una promessa fatta da bambino a una sua amica di giochi che purtroppo non ricorda più. La promessa era di entrare insieme all'università ed essere felici per sempre insieme. Non ricordando più chi fosse l'amica e deciso a studiare per entrare all'università accetta di lavorare come custode nella pensione Hinata, un dormitorio femminile,governato da sua nonna. Dopo diverso tempo riesce a farsi accettare dalle inquiline, anche se alcune continuano a tenerlo d'occhio avendo paura che sia in realtà un pervertito e trattandolo sempre in modo violento arrivando più di una volta ad attaccarlo fisicamente in situazioni imbarazzanti. L'unica però che lo interessa veramente è Naru, la quale a sua volta dopo del tempo inizia a pensare a lui. Purtroppo la loro relazione è fortemente tormentata e solo alla fine i due avranno modo di confessare il proprio amore. Love Hina è una commedia romantica che vede un ragazzo particolarmente sfortunato ma con una grande forza di volontà che si trova a contatto con un alto numero di ragazze (di bellezza sopra la media) con cui farà amicizia. Una grossa differenza con altri anime e manga di questo genere è che all'inizio Keitaro, il protagonista, è particolarmente odiato dalle ragazze. Tanto che viene spesso picchiato e apostrofato come pervertito. La serie è composta da 25 episodi della durata di circa 20 minuti l'uno: "Anime Giapponesi III" la condensa in dieci segmenti, presentati in un doppio programma pomeridiano.

LULU' - UN ANGELO TRA I FIORI (da Hana no ko Lun Lun, 1979, 91', 35mm, v.it.) di Hiroshi Shidara

Lulù, figlia di uno spirito e di un mortale, è ardentemente desiderata dal re del pianeta dei fiori, e deve portargli il fiore dei sette colori: solo così potrà sposare il principe ereditario e diventare regina. L'aiuteranno due spiriti celesti trasformati in cane e gatto parlanti, e vari personaggi, fino a che, dopo tante peripezie, sarà incoronata regina.


MEGAZONE 23 (id., 1983, 81', D, v. it.) di Noboru Ishiguro

MEGAZONE 23 II (Megazone 23 2: Himitsu Kudasai, 1986, 82', D, v. it.) di Ichiro Itano

Un motociclista scopre tramite un amico un nuovo tipo di arma militare, che e' anche un terminale per comunicare con un megacomputer di non ben precisata origine. L’arma e' un garland (ovvero una moto che si trasforma in robot), e quando l’amico viene ucciso il protagonista indaga su una idol virtuale che ha grande presa sulla popolazione… Fluviale e appassionante progetto che paga un tributo sostanziale alla serie "Macross".

MELANZANA – UN’ESTATE IN ANDALUSIA (Nasu - Andalusia no natsu, 2004, 47', D, v.o. sott. it.) di Kosaka Kitaro

Un gioiello dalla qualità visiva strepitosa, con un’ambientazione ed un soggetto del tutto originali per la produzione giapponese, che vanta nello staff i migliori animatori dello Studio Ghibli. Melanzana: Un’estate in Andalusia (Nasu: Andalusia no natsu) è infatti ambientato in un paesino dell’assolata Spagna dove si svolge una delle più importanti gare ciclistiche, e narra con maestria la storia di un giovane ciclista, una deliziosa vicenda di riscatto e nostalgia. Dall’acclamato studio d’animazione MadHouse, responsabile di capolavori come Steamboy e Tokyo Godfathers, un film pieno di umorismo e atmosfera, in cui l’adrenalina della corsa contrasta con i ritmi placidi della vita di paese, e si disperde tra tradizioni locali, feste popolari e banchetti, in un intrecciarsi continuo di volti e luoghi indimenticabili e senza tempo… Sullo sfondo, aleggia la malinconia del tempo che passa e delle occasioni perdute per sempre… un piccolo capolavoro. In anteprima assoluta per "Anime Giapponesi III".

NINJA SCROLL (Jûbei ninpûchô, 1993, 94', D, v. it.) di Yoshiaki Kawajiri

Un carico d’oro maledetto, una notte di tradimenti, un complotto per rovesciare i Tokugawa. Una misteriosa epidemia che stermina gli abitanti del villaggio di Shimoda. Un gruppo di valorosi ninja massacrati da un gigantesco uomo di pietra. E poi uno strano trio che indaga sulla vicenda, anche se per ragioni diverse: Kagero, una fiera ku-no-ichi di Koga decisa a vendicare i suoi compagni; Kibagami Jubee uno shinobi errante dal passato tormentato; il vecchio Dakuan, un agente segreto del governo, astuto e senza scrupoli. E infine ci sono gli Otto Demoni di Kimon, otto ninja padroni di tecniche micidiali e capitanati da Genma, un incubo immortale proveniente dal passato di Jubee. Una ferita che ora è tempo di richiudere.

LE NUOVE AVVENTURE DI CAPITAN HARLOCK (da Uchû kaizoku Captain Harlock, 1979, 100', 35mm, v. it.) di Rintaro

Anno 2976 l'umanità vive tranquilla e in pace. Ma i terrestri, serviti in tutto dalle macchine, vivono in uno stato di totale indolenza, e solo pochi spiriti liberi cercano di combattere quest'incosciente e generalizzata apatia: sono Capitan Harlock, pirata dello spazio, e l'equipaggio della sua nave spaziale, l'Arcadia, dotata di cannoni laser e di un rostro a prua in grado di squarciare le navi nemiche. Il Ministro Kirita, potente comandante militare terrestre, dà loro la caccia. Ma non è l'unico nemico per il nostro eroe: Harlock si accorge che le mazoniane, un popolo di esseri vegetali comandato dalla Regina Raflesia, si appresta a invadere la Terra indifesa. Anche dopo averle sconfitte, si sente rifiutato dal ministro Kirita, il quale teme che la ventata di libertà che Harlock porta con sè possa contaminare il suo popolo. Harlock, amareggiato, ritorna da solo sull'Arcadia a solcare la solitudine dello spazio, lasciando al suo equipaggio il compito di creare un mondo migliore. Lungometraggio di montaggio realizzato in Italia che accorpa diversi episodi della storica serie di Leiji Matsumoto.


PERFECT BLUE (id., 1997, 82', D, v.o. sott. it.) di Satoshi Kon

La cantante pop Mima decide di abbandonare la musica per diventare attrice: ma dopo averla vista posare nuda per un magazine, un suo fan impazzisce. E cominciano a piovere cadaveri. Il primo (e finora unico) psycho-thriller a cartoni animati della storia del cinema. Dal romanzo di Yoshikazu Takeuchi, un anime che sonda i temi del doppio e dello starsystem, con evidenti rimandi al cinema di Brian De Palma. Esordio di Kon (di cui la rassegna presenta anche il recentissimo Tokyo Godfathers): Katsuhiro Otomo (Akira) supervisiona.

QUEEN MILLENNIA – LA REGINA DEI 1000 ANNI (Sen-nen joô, 1982, 121', D, V.o. sott. it.) di Masayuki Akehi

Anno 1999. Un gigantesco pianeta errante si sta dirigendo verso la Terra e potrebbe causare la catastrofica fine del genere umano. Ma l'evento apocalittico è legato all'antica leggenda secondo cui un'entità governatrice dell'umanità deve cedere ad ogni cambio di millennio il posto a un suo successore. Dal genio di Leiji Matsumoto ("Capitan Harlock"), una fiaba fantascientifica che contamina alto e basso, lontani echi di Solaris e cinema di genere, space-opera, fragilità esistenziale e romanticismo struggente.

RANMA 1/2 - LE SETTE DIVINITA' DELLA FORTUNA (Ranma 1/2: Chûgoku Nekonron daikessen! Okite yaburi no gekitô hen, 1991, 74', D, v. it.) di Shuji Iuchi

Alcune sorgenti maledette sono in grado di trasformare le persone: questa leggendaria e comicissima serie, di cui presentiamo l’ottimo lungometraggio, si basa sulle disavventure amorose di una ragazza che s’infatua del giovane Ranma Saotome, che al contatto con l’acqua fredda si trasforma in femmina e torna normale immergendosi in acqua calda! Un vero classico di Rumiko Takahashi serializzato in una serie di 161 episodi e di cui presentiamo il primo lungometraggio realizzato appositamente per le sale. Ranma, Akane ed i loro amici sono tutti radunati in casa Tendo quando una giovane ragazza cinese di nome Litchi, appena giunta in città assieme al suo elefante (!), si presenta ai nostri eroi accusando Happosai di averla privata della sua giovinezza! Litchi porta con se un misterioso "Rotolo della Fortuna" ricevuto proprio dallo strambo vecchietto, il quale racconta di averlo rubato alla banda delle "Sette Divinità" durante la sua giovinezza in Cina ed averlo poi affidato ad una innocente bambina per impedire che il prezioso manoscritto, contenente la "tecnica definitiva" con cui dominare il mondo, cadesse nelle mani sbagliate.

ROCKY JOE - L'ULTIMO ROUND (Ashita no Joe, 1981, 113', D, v. it.) di Osamu Dezaki

Joe Yabuki, cresciuto nell'orfanotrofio di Ashita, è diventato pugile prima per caso e convenienza, poi per destino. Nella sua ultima sfida, al culmine di una carriera difficile ma gloriosa, affrontare la realtà significa accettare la sconfitta o scegliere di combattere fino alla fine. Struggente lungometraggio che chiude una serie cult dell’animazione giapponese.


SENZA FAMIGLIA (Chibikko Remi to meiken Capi, 1969, 81', 35mm, v. it.) di Yugo Serikawa
Il trovatello Remigio, allevato dalla povera Barberine, viene venduto dal patrigno al vecchio attore girovago Vitali e, accompagnato dal fido cane Capi, si adatta alla vita errabonda nella speranza di ritrovare la sua vera madre. Dieci anni prima della celebre serie "Remi", che pure adattava il medesimo romanzone di Hector Malot, la splendida trasposizione in Cinemascope ad opera di Serikawa: una pellicola ritrovata, assente dalle sale italiane da 35 anni.

SERIAL EXPERIMENTS: LAIN - Capitoli 1/13 (id., 1999, 13 x 24', D, v.o. sott. it.) di Ryutaro Nakamura

Lain Iwakura vive una vita di adolescente, invisibile agli occhi dei suoi genitori, ricordata dall' "aldilà" da una sua amica che dopo essersi suicidata le manda un inquietante messaggio sul telefonino, Lain entra gradualmente nel mondo del "Wired", della rete internet, senza accorgersene, i confini tra mondo reale e mondo della rete (quando vi sono) si fanno sempre più labili, e la ragazzina crescerà intuendo cosa si può intendere per ESISTENZA e PERCEZIONE. Serial Experiments Lain nasce nel 1998 come videogioco a multilivelli, poi, Yasukui Ueda, decise di produrre una serie, ne affidò la sceneggiatura a Chiaki J. Konaka e la regia a Nakamura Ryutaro, mentre il suggestivo character design venne affidato a Yoshitoshi Abe: ne venne fuori un esperimento seriale di tredici episodi mai tentato prima con quei parametri, che per sua stessa natura non poteva che "funzionare", trovare la sua intima, ineffabile, sfaccettata essenza nella serializzazione, nel "ripetersi", nel trovare un concetto di "rito" atto a ricreare una moltitudine di visioni intime e soggettive (e quindi ricreabili virtualmente all'infinito) .

STEAMBOY (id., 2004, 106', 35mm., v.it.) di Katsuhiro Otomo

Ray Steam è l'ultimo erede di una famiglia di scienziati che si sono da sempre dedicati anima e corpo allo studio del vapore come forza motrice. Il padre, Eddie, ed il nonno, Lloyd, si sono trasferiti in America, presso la fondazione Ohara, per continuare i loro studi. Un giorno viene recapitato a Ray un pacchetto contenente una sfera misteriosa e per lui sarà l'inizio di una catena di guai. La sfera in realtà è un congegno in grado di produrre energia pressoché infinita. Il nonno di Ray vorrebbe che fosse consegnata al Dr. Stephenson (peraltro figura storica realmente vissuta), perché fosse patrimonio di tutta l'umanità, mentre Eddie la vorrebbe usare solo per la fondazione Ohara in occasione dell'Expo' Universale di Londra.
Ray si troverà a dover scegliere, peraltro senza neanche conoscere tutti i retroscena, tra il nonno ed il padre nella zona grigia tra bianco e nero.

TOKYO GODFATHERS (id., 2002, 92', 35mm, v. it.) di Satoshi Kon

La notte di Natale, tre homeless (l’alcolizzato Gin, il transessuale Hana e la giovane Miyuki, fuggita da casa) trovano una neonata nella spazzatura e vorrebbero tenerla con sé. Ma poi decidono di ricercarne i genitori. Da Satoshi Kon, il più "occidentale" fra gli autori di anime (il suo primo film Perfect Blue citava Hitchcock, Argento e De Palma; il secondo, Millennium Actress, addirittura Viale del tramonto), una riflessione falsamente ottimista che mobilita Capra e il John Ford di In nome di Dio per dire di un mondo in pezzi, con la menzogna come unico collante, dove gli happy ending esistono solo al cinema. Presentato al Noir in Festival 2004.

UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE (Hotaru no haka, 1982, 93', D, v.o. sott. it.) di Isao Takahata

Durante la II guerra mondiale, il quattordicenne Seita e la sua sorellina di quattro anni Setsuko (orfani di madre e con papà disperso) scappano di casa per rintanarsi in un rifugio abbandonato e sopravvivono grazie ai pochi risparmi della previdente mamma. Ma Seita vedrà ben presto morire Setsuko, e seguirà presto le sue orme. Narrati dallo spettro del ragazzo, i fatti diventano metafora e accusa all'insensatezza bellica che contempla fra le sue opzioni il sacrificio dei bambini, ma anche una disperata e struggente ricerca di felicità e speranza nei contesti più estremi. Prodotto dallo Studio Ghibli di Hayao Miyazaki.

009 JOE TEMPESTA (Saibogu 009, 1966, 70') di Yugo Serikawa

Un geniale scienziato ha trasformato nove comuni individui in superuomini volanti, invisibili, anfibi e coriacei. Ma quando il capo di una superpotenza vuole usarli per dominare il mondo, i cyborg si ribellano. Alla loro guida c'è Joe Tempesta, detto 009. Il capostipite di molta animazione fantascientifica made in Japan, dalla grafica semplicissima epperò ancor oggi affascinante. Distribuito fugacemente nelle sale nel 1972 e oggi ritrovato.

Ci è voluto più di un anno per mettere insieme questa edizione, già attesissima, in cui finalmente si concretizzano molti dei propositi con cui abbiamo iniziato questa avventura con la collaborazione dei nostri partner consolidati Yamato Video, Dynamic, Shin Vision, Mondo Home Entertainment, La Borsa del Fumetto, a cui si sono aggiunti quest’anno Timecode, Panini e Password.

Il fenomeno anime (ma non solo: tutta la cultura giapponese, dalla musica elettronica al cinema live-action, dai manga all’arte moderna, al design) è un "momento" della cultura contemporanea, non solo giovanile, su cui riflettere. E l’obiettivo di ANIME GIAPPONESI è ancora quello di non fermarsi all’animazione, ma di partire dal più diffuso medium nipponico nel nostro paese per una esplorazione a 360° dei restanti. È presto per dire come, ma nel 2007 questa idea si concretizzerà: con i nostri partner, compatti, numerosi ed entusiasti, con cui condividiamo questo progetto ambizioso che sveleremo a tempo debito; con il pubblico, ricettivo e presente, colto e composto, che ha affollato le nostre prime due rassegne e i loro spin-off, tutti eventi nati praticamente per gioco e rivelatisi poi un affare "terribilmente" serio e faticoso…

Ancora una volta, la lineup della rassegna è stata infatti compilata con sforzi (anche economici) sisifei, soprattutto per ciò che attiene alla ricerca del materiale vintage in 35mm, e ha tenuto debitamente conto delle richieste che ci sono state fatte dal pubblico, tra i macrogeneri del cinema d’animazione giapponese (SHONEN e SHOJO, cioé rispettivamente opere pensate per un pubblico adolescenziale maschile o femminile), le saghe robotiche più amate, i lungometraggi più specificamente incasellabili in una prospettiva cinefila e autoriale (che, non a caso, sono ospitati e presentati dalla Cineteca).

Ci saranno quindi i "robottoni" come GOLDRAKE, MAZINGA e JEEG, ma anche classici del buonumore come Ranma, le avventure di Inuyasha, l’esistenzialismo matsumotiano di Harlock e compagnia, il romanticismo senza fine di Candy Candy. E c’è il nostro beniamino Satoshi Kon (il suo PERFECT BLUE, anche stavolta ultimo titolo in programmazione, è ormai la "chiusura" ufficiale delle nostre rassegne…) che ha dato il nome a MIMA, il marchio con cui d’ora in poi presenteremo al pubblico ogni nostra iniziativa.

Non tutti i film saranno stavolta proiettati in edizione italiana…molti saranno presentati in 35 mm, tutti gli altri in videoproiezione digitale ad alta definizione. Il programma definitivo verrà comunicato alla stampa quattordici giorni prima dell’inizio della manifestazione.

Possiamo già dirvi, però, che saranno SEI giorni fittissimi (uno più dell’anno scorso) con più di 50 proiezioni complessive, e molte sorprese: sul fronte del materiale vintage in pellicola 35mm sono ormai certe le presenze in cartellone di Akira di Katsuhiro Otomo (presente anche con Steamboy), dell’intera trilogia dedicata al mitico Atlas Ufo Robot Goldrake (Goldrake all’attacco; Goldrake l’invincibile; Goldrake Addio! –quest’ultimo film comprende più di 20 minuti dell’unica puntata della serie INEDITA IN ITALIA), dell’unico lungometraggio dedicato a Capitan Harlock di Leiji Matsumoto, del ritorno di Jeeg Robot d’Acciaio, di Heidi, del dittico Candy Candy / Candy Candy & Terence che ha spopolato lo scorso 8 marzo all’Europlex Bicocca. Ma anche del ritorno, dopo 35 anni di assenza dagli schermi, dell’edizione italiana dell’originale Senza Famiglia (1969) di Yugo Serikawa, ovvero il primo lungometraggio animato a soggetto ispirato a Hector Malot (in CinemaScope, Eastmancolor), dieci anni precedente al film di montaggio realizzato in Italia nel 1980 che assemblava il serial televisivo Remi di Osamu Dezaki. E del lungometraggio dedicato a 009 Joe Tempesta, ovvero Cyborg 009, sempre di Serikawa, del patchwork psichedelico di Mazinga contro Goldrake, dei classici per i più piccoli Lulù un angelo tra i fiori e Il Gatto con gli Stivali in giro per il mondo. Sempre in pellicola 35mm recupereremo la meteora Tokyo Godfathers, che pochissimi hanno avuto la fortuna di vedere in sala, e con la collaborazione di Timecode e Arcobaleno Filmcenter presenteremo in anteprima assoluta sabato 27 alle 00.45 KYASHAN – IL MITO (Casshern) di Kazuaki Kiriya, ovvero l’attesa versione live-action dello storico personaggio creato da Dai Sato, Shotaro Suga e Tatsuo Yoshida (preceduto, nel pomeriggio, da un ripasso "propedeutico" dell’omonimo lungometraggio animato, al Palestrina…).

Moltissime le novità in videoproiezione digitale: da Angel Sanctuary all’ Incantevole Creamy (presente con il suo primo lungometraggio e il suo sequel, in anteprima assoluta per concessione di Yamato Video), Ninja Scroll – The Movie, il richiestissimo Rocky Joe – Capitolo Finale, il Capitan Harlock giovanile di Cosmowarrior, l’esilarante Ranma 1/2 – Le sette divinità della fortuna. Come già avvenuto in passato con Excel Saga, Aika, Ken il Guerriero e Video Girl Ai , anche questa edizione vede la presentazione di ben TRE serie a episodi: LOVE HINA, per concessione della Mondo Home Entertainment, di cui presenteremo una selezione di DODICI puntate divise in due "sessioni" di visione; ma anche i tre OAV che compongono la spettacolare saga (quasi quattro ore) di AREA 88; e la magnifica SERIAL EXPERIMENTS LAIN, per concessione di Dynamic, i cui tredici segmenti saranno programmati INTEGRALMENTE allo Spazio Oberdan.

E quest’anno, anche una pioggia di anteprime: da Shin Vision, il lungometraggio dedicato all’epilogo delle avventure di Kenshin – Samurai Vagabondo (in v.o. sottotitolata), Escaflowne – The Movie (v.o. sott. ingl.) e NASU, uno splendido mediometraggio di produzione Madhouse realizzato da un assistente di Miyazaki in pieno "stile Ghibli"; da Yamato, oltre al secondo film di Creamy, i due OAV iniziali di MEGAZONE 23 diretti da Ichirou Tano; da Dynamic, il nuovissimo lungometraggio dedicato a INUYASHA: L’ISOLA DEL FUOCO SCARLATTO. Ma l’elenco non è ancora concluso…

Una menzione a parte merita l’incursione allo Spazio Oberdan con la collaborazione della Cineteca: è senz’altro una dimostrazione d’interesse per il nostro lavoro e la nostra proposta che c’inorgoglisce non poco. E a dimostrazione di una piena ufficialità autoriale della parte più "adulta" dell’animazione giapponese, abbiamo convogliato in questa sede nove opere di eccezionale rilevanza: il celeberrimo Akira di Katsuhiro Otomo; il durissimo Jin-Roh - Uomini e Lupi di Hiroyuki Okiura; Una tomba per le lucciole di Isao Takahata prodotto da Hayao Miyazaki; il ritrovato Senza famiglia di Yugo Serikawa; Queen Millennia - La regina dei 1000 anni di Masayuki Akehi da Leiji Matsumoto; Interstella 5555 di Leiji Matsumoto, Kazuhisa Takenouchi con le musiche dei Daft Punk; Tokyo Godfathers di Satoshi Kon; Arion di Yoshikazu Yasuhiko, tra gli ultimi kolossal in animazione tradizionale dal creatore del celeberrimo Gundam con memorabile colonna sonora di Joe Hisaishi, compositore principe per Miyazaki e Takeshi Kitano;

009 Joe Tempesta di Yugo Serikawa, un capostipite ritrovato di molta animazione SF nipponica.

Ma le sorprese non sono finite: domenica 28 presenteremo il primo episodio della serie Sherlock Holmes, jointventure realizzata in Italia fra Hayao Miyazaki e lo studio Pagot (e chissà che Marco "Porco Rosso" Pagot in persona non venga a trovarci in sala…); e al momento in cui scriviamo siamo ancora in trattative per presentare il dittico di Mamoru Oshii che comprende il cult GHOST IN THE SHELL e il suo sequel INNOCENCE: quest’ultimo dovrebbe arrivarci in pellicola 35mm, nell’edizione originale giapponese sottotitolata in inglese circolata al Festival di Cannes dell’anno scorso…

E ancora…

Anime Giapponesi III avrà un’appendice, anzi due: a metà giugno, torneremo infatti all’Europlex Bicocca con una selezione di lungometraggi. E ai primi di luglio, con la nostra collaborazione, la Cineteca organizzerà allo spazio Oberdan una retrospettiva sul maestro Hayao Miyazaki. Una retrospettiva completa. A buon intenditor…

A presto!

Andrea Nobile
Saverio Lombardo
Filippo Mazzarella

 

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