AGENZIA PER IL CINEMA A MILANO
16 luglio - 31 agosto 2007
Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano
CineMI
Lunghi, corti, cortissimi, documentari e animazione

GIOVEDÌ 26 luglio NABAWOOD propone una serata all'insegna dell'animazione in 3D, 2D e Stop Motion: cortometraggi di finzione e brevi documentari realizzati dagli studenti del dipartimento di Media Design della Naba. La selezione è curata da Fabio Carlini e Maresa Lippolis

A ride with Nina di E.Tvedt, 3' 57. Una bicicletta vaga per i luoghi più insoliti di Milano. L'accompagnano le musiche e la voce di Nina Simone.

Cubes di P. Porro e D. Di Cuia, 1'30 Animazione. Tra poesia e fantasia la ricerca della vita.

Song for the man di D. Bedoni, V. Chinaglia, 2'23. Un giovane entra ed esce dai luoghi della metropoli.

Insane di R. Bertelè e S. Duci, 2'23. Percorso attraverso la città con i ritmi e le figure dell'animazione.

Il settimo gingillo di M. Nitti e D. Van Essen, 1'49. Animazione che ironizza su Il settimo sigillo, capolavoro di Bergman.

Poetry in motion di Sinem Vardali, 1'06. Trasfigurazione animata dei sogni di un poeta.

Franz K. di L. Schedato, 1'52. Praga, l'autore de La Metamorfosi alle prese con una vita difficile tra letteratura e lavoro.

Derwish di S. Vardali, 1'36. Animazione sui ritmi della musica e del ballo Dervishi.

Arte sofferta di M. Nitti, 5'. Fiction. Rivisitazione di un momento creativo: Irrispettosa ricostruzione della genesi della famosa Merda d'artista di Piero Manzoni.

La città invisibile di R. Bernasconi, 9'. Fiction. Qualcuno cerca qualcuno. Il cinema sostituisce la vita e inventa un lieto fine.

La città degli incubi di M. Nitti, M. Pochetti, M. Toffanello, D. Van Essen, 4'50. Animazione 2d e video in un percorso circolare metropolitano fra violenza e incubo.

Apartament di L. Hoekstra, F. Frittelli, G. Manzotti, 8'. Solitudini nella grande città. Incontri possibili che non avvengono, sogni tra palazzi di vetro. L'immaginario abita ancora qui?

Assolo di D. Gatti, 28'. Una scommessa, una prova, un rischio. E se per gli altri io fossi invisibile?

Alexander Fuser di S. Harez, 8'. Documentario su un body artist del Sudamerica. Creatività che fa sensazione, ma non c'è dolore. Dicono.

To day di V. Chinaglia. Stop Motion. Un videoclip di ispirazione lynchana fuori dagli schemi.

Rebirth di T. Varbaro, 3'. Liberamente ispirato ai lavori di Dan Flavin, artista della luce

O di A. Parente, 3'10. Animazione esistenziale. L'anima vaga nel mondo alla ricerca di risposte.

Nuovo Avvento di F. Mattia e S. I. Di Michele, 5'. Gli alieni invadono la terra. Animazione fantascientifica e coloratissima.

Il vero amore di Loiseau di M. Caruso e F. Cerretelli, 15'. Un cuoco famosissimo, un amore infranto, un basilico speciale in una fiction girata sul lago di Lugano.

VENERDÌ 27 luglio Protagonista il Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina con sei pellicole tra corti e medio metraggi:

DEWENETI di D. Gaye, Senegal, 15'. Per le strade di Dakar il piccolo Deweneti, allievo della scuola coranica, mendica sorridente. Il bimbo ha capito come far presa sulla gente promettendo a tutti fortuna e successo e cercando d'interpretare i loro bisogni. Quando viene a conoscenza dell'esistenza di Babbo Natale, con una lettera potrà vedere esauditi tutti i desideri...

AMAL di A. Benkirane, Marocco/Francia, 17'. Un villaggio del Marocco. Amal e il fratello vanno a scuola. Amal sogna di diventare dottoressa e gioca con uno stetoscopio. Un giorno il padre decide che Amal non tornerà più a scuola. Non le resta che donare al fratellino il suo amatissimo strumento. E la tradizione continua.

COUSINES di L. Salem, Algeria, 31'. Driss vive a Parigi e torna ogni anno ad Algeri in vacanza. Stimato delle cugine che lo sentono più aperto e sensibile ai loro problemi a dispetto della crescente intolleranza integralista. L'assassinio brutale di una ragazzina che non portava il velo turba la comunità e, in famiglia, Driss prende posizione scontrandosi con il cugino Amrane.

LUCKY di A. Luthra, Sudafrica, 15'. Lucky, rimasto orfano, si trasferisce a Durban dallo zio con la speranza di andare a scuola. Ma la realtà è più dura della sua immaginazione e Lucky deve fare subito i conti con l'ostile vita urbana, la paura e la diffidenza della gente. Il primo ostacolo: il razzismo.

UNE PLACE AU SOLEIL di R. Boutounes, Marocco/Francia, 14'. Un uomo di origine marocchina vive in Francia dal 1965. Un vita da immigrato al servizio della nettezza urbana. Oggi è in pensione. Invia in Marocco a una donna anonima il diploma che lei appende alla parete insieme a tutte le altre foto ricevute negli anni. E' forse arrivato il momento di tornare al paese?

BLACK SUSHI di Dean Blumberg, Sudafrica, 22'. La magia dell'arte culinaria giapponese e la precisione dei gesti del maestro cuoco di un sushi bar affascinano un giovane di colore appena uscito di prigione. Ma entrare nel mondo giapponese/sudafricano non è facile, soprattutto se hai la pelle nera. Da lavapiatti a discepolo dello chef, il giovane si conquista poco alla volta la fiducia della clientela più esigente.

SABATO 28 luglio è dedicato alla Civica Scuola di Cinema che presenta animazione a Milano

Occasione per il pubblico di poter vedere i lavori degli studenti del corso di cartoni animati della Civica Scuola di Cinema. I filmati presentati sono stati realizzati sotto la guida di maestri ormai affermati quali Valentini, Perugini, Bertolotti, Maggi e di nuovi docenti coordinati da Guido Orlandi. Materiali realizzati con i sistemi di animazione tradizionale, con sistemi misti (tradizionale e digitale) e con tecniche digitali. I cartoni animati sono preceduti dal videoritratto di Giulio Cingoli, figura storica dell'animazione milanese, precursore e mastro di intere generazioni di cineasti e di animatori che si racconta con generosità, dal suo arrivo a Milano fino alla fondazione della Orti Film, la sua casa di produzione.

GIOVEDI 9 agosto ha come protagonista il Milano Film Festival che propone Cortometraggi: Americhe oggi. Le ultime edizioni della manifestazione hanno presentato e scoperto autori di grande talento che raccontano le due facce dell'America: gli Stati Uniti, percorsi da una vena di inquietudine e destabilizzazione, e l'America del Sud, capace di rifondare una tradizione cinematografica assai variegata e innovativa.

Alguien Debe Morir di C. A. Morelli, 10'. Un forte temporale si riversa sulla città e causa una tragedia. Il destino unisce quattro personaggi. Il dramma è solo all'inizio

Dime Lo Que Sientes di I. Gomez Concheiro, 23'. Città del Messico e le sue storie: Micaela, appena lasciata dal fidanzato, decide di raccogliere le mille storie delle persone che ogni giorno escono dalla metropolitana e le passano accanto. Così conoscerà Julian….

Hobby Metal di M. Contenti, 11'. Uno strano ragazzo con l'hobby di cercare e collezionare ogni cosa che trova con il suo metal detector ha appena scovato un nuovo esemplare per la sua collezione. L'idea visiva portante è filmare tutto dal punto di vista di un osservatore intruso che lo segue quasi in tempo reale.

Breve Historia De Como Se Conocieron Y Enamoraron Un Hombre Y Una Mujer di C. A. Morelli, 12'. Due protagonisti le cui storie si sviluppano in parallelo fino all'incontro finale, con qualche sorpresa. amore e musica.

Prueba De Cámara di M. Langsam, 3'. Durante una prova di video-registrazione avviene un incidente e il regista decide di filmare la scena. La telecamera però non scopre solo immagini, ma una conclusione. Quattro differenti inquadrature creano un misto di documentazione e voyeurismo.

El Gran Salto di B. Lemaitre, 12'. Nel giorno in cui due adolescenti decidono di avere la loro prima esperienza sessuale, un evento inaspettato finirà per disorientarli…

The Support Group di D. Milder, J. Viener, J. Weinstein, 11'. Un uomo alla ricerca di un gruppo di sostegno finisce per caso in una terapia di gruppo di tutt'altro genere.

Revolutions Per Minute di A. Roper, 3'. Uno stereo pieno di petardi è programmato per esplodere all'inizio dell'inno nazionale degli Stati Uniti.

Sobre La Tierra di M. F. Alvarez, 8'. Due bambini con due borse si incontrano e quelle che prima erano due borse ora sono una borsa sola. Si scatena una lite infinita; una donna anziana li incontra e fa da giudice. Quando si scopre che la borsa non contiene quello che entrambi i bambini sostenevano, inizia un'altra lite. Nessuno dei due vuole più tenere ciò che non gli appartiene.

Pornographic Apathetic di T. Arthur Cottam, 6'. Due ragazze, due ragazzi: sesso come non lo avete mai visto. Uno sguardo satirico sulla desensibilizzazione del sesso attraverso la pornografia. Dal creatore di Beer Goggles.

VENERDÌ 10 agosto la Cineteca Italiana presenta Ratataplan di Maurizio Nichetti, Italia 1979, 95'

Primo lungometraggio di Maurizio Nichetti fu realizzato con solo 100 milioni di lire, il film è un omaggio spassionato al cinema muto. Ratataplan incassò oltre 6 miliardi lanciando il giovane comico come regista capace di giocare in maniera colta con il cinema. Nichetti è qui affiancato da Angela Finocchiaro e da Edy Angelillo.

 

Ratataplan

 

SABATO 11 agosto Filmmaker presenta due mediometraggi di grande denuncia sociale.

Lotta Sporca di M. Carraro, E. e P. Poce, 30'. Quattro operai arroccati sulla Terrazza Michelangelo della Stazione Centrale di Milano: tre giorni e tre notti a combattere con lo sciopero della fame, le vernici spray e gli striscioni. Sotto, tra i binari, la rabbia dei lavoratori di una ditta di pulizie appaltatrice di Trenitalia. Erano gli ultimi giorni d'aprile del 2002, quando Milano, capitale del lavoro ("che non c'è" denunciava uno di quegli striscioni...), riscopriva la forza dello sciopero quando a causarlo è la sopravvivenza e la disperazione. La telecamera di Marco Carraro e Emiliano Poce segue la disillusione e la confusione di una classe operaia arrabbiata e impaurita, mentre le foto di Paolo Poce (sui titoli di testa e di coda) ricordano a tv e giornali che, anche da noi, il "proletariato" esiste ancora. Lotta sporca si ferma sui volti e alle emozioni di un popolo disorientato, scegliendo di lasciare fuori campo quelle istituzioni che non licenziano, ma "tagliano, correggono, razionalizzano" e quel sindacalismo istituzionalizzato che mistifica e dà qualche pacca sulle spalle.

Fasinpat di Daniele Incalcaterra, 64'. Nella provincia di Neuquèn, nella Patagonia Argentina, una fabbrica di ceramiche, la Zanon, arricchitasi durante gli anni della dittatura e del governo Menem, minaccia di licenziare la metà dei suoi operai per evitare il fallimento dovuto alla crisi imperante. Alla fine del 2001 gli operai occuparono la fabbrica. Da allora la Zanon sta producendo guidata dai suoi operai. Utilizzando solo il 15% della sua capacità produttiva questi hanno saputo creare nuovi posti di lavoro per i disoccupati garantendosi un salario di 800 pesos. La situazione non piace al potere politico che sta cercando di eliminare questo tipo di esperienze. In Argentina ci sono circa 100 fabbriche che stanno seguendo l'esempio di lotta degli operai della Zanon.

Nasce un documentario di immagini di repertorio alternate alla situazione presente. Incalcaterra entra davvero nella storia, si mischia agli operai, segue le loro attività quotidiane. La vicenda è raccontata direttamente dagli stessi protagonisti .

LUNEDÌ 13 agosto la rassegna CINEMI ospita la Civica Scuola di Cinema di Milano che presenta Milano in noir. Il programma della serata prevede la programmazione di pellicole di varia natura.

Milano Settanta di D. Fois, 22' Un omaggio al cinema di genere noir di quel periodo

Fatmir di E. Keta, 18'. Un immigrato albanese integrato a Milano si trova a fare i conti con il suo passato, il suo paese d'origine e con alcuni riti e consuetudini che lo inseguono

Golem Film di V. Pavlovic, 21' Un noir grottesco tratto da un racconto di Andrea Pinketts

Effetto Sclavi di Vicaretti - Pesce, 30' Un videoritratto di Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, in una delle sue rare interviste.
Un'esile incrinatura di T. Tezzon, 28'. Una fiction sulla psicopatia quotidiana. Tratto da un racconto di Giuseppe Genna.

MARTEDÌ 14 agosto la Cineteca Italiana propone: Antologia autori a Milano. Cinque cortometraggi realizzati da grandi registi dedicati alla città milanese.

Stramilano di C. D'Errico, 14'. Ritratto della capitale lombarda allo scoccare degli anni trenta. Girato come ideale cronaca di un'intensa giornata milanese, il film non trascura nula: la nebbia sui navigli, i tram, l'industria della moda.

Gente dei navigli di G. Guerrasio, 10'.

Barboni di D. Risi, 10'. Primo lavoro del celebre regista, indaga due problemi fondamentali, la disoccupazione e la difficoltà di ricostruire Milano al termine della Seconda Guerra Mondiale.

La metropolitana milanese di L. Turolla, 10'.

Milano vive di C. Prezioso, 58'. Realizzato nel 1954 dal regista Mario Dilani su incarico dell'Amministrazione del sindaco Virgilio Ferrari, Milano vive è il primo filmato promozionale di un Ente pubblico in Italia. Attraverso splendidi fotogrammi in bianco e nero ci offre uno spaccato della Milano di quegli anni.

GIOVEDÌ 16 agosto la Cineteca Italiana propone una serata interamente dedicata a Silvio Soldini.

D'estate, 15'. In estate Chiara, giovane impiegata milanese, trascorre parte del suo tempo libero leggendo romanzi a un anziano. Finché la ragazza si rende conto di misteriose coincidenze tra i fatti di queste letture e il mondo reale. D'estate fa parte del progetto Miracoli, approdato anche in alcune sale cinematografiche, in cui tre registi italiani (Rosa, Soldini e Martone) trattano tre storie in forma di cortometraggio sul tema dei miracoli

 

D'estate

 

Rom Tour, 84'. Alla periferia di Firenze, gruppi di zingari vivono ai limiti della società. Lo scrittore A. Tabucchi fa da guida e commentatore all'inchiesta dove, oltre agli stessi Rom, intervengono amministratori, sacerdoti, insegnanti. Partendo dai mesi di lavorazione per Brucio nel vento Soldini ripercorre le tappe che hanno scandito i suoi film e la vita di coloro che ne hanno preso parte.

VENERDÌ 17 agosto la Civica Scuola di Cinema di Milano presenta: Milano in musica. I filmati presentati sono i ritratti di tre musicisti e uno sulla storia di un locale milanese storico: il Capolinea.

Milano in jazz di Salvo D'Alia, 25' La storia del mitico Capolinea, per qualche decennio luogo di ritrovo di molti jazzisti, raccontata anche attraverso materiale originale dell'epoca.
Il privilegio di essere Franco (Franco Cerri) di AA.VV., 25'. Viene celebrata la lunga carriera di Franco Cerri con un ritratto che ne mette in risalto l'umanità, la grandezza e la maestria.
Enrico Intra di AA.VV., 25'. E' la vicenda musicale di uno dei capiscuola del piano jazz italiano

Sono il re della cantina (Vinicio Capossela) di AA. VV., 25'. Un' intervista a Vinicio Capossela che racconta di se e della sua musica con l'ironia e l'istrionismo che lo caratterizzano

SABATO 18 agosto il Milano Film Festival presenta Cortometraggi dal mondo: Asia, Oriente e Medio Oriente. L'ultima panoramica sul cinema del mondo è un viaggio attraverso gli occhi di autori provenienti da Ucraina e Russia, Corea, Israele, Libano e Turchia, per restituire il ritratto di un mondo sbilanciato e affacciato su un futuro incerto.

Detail di A. Mograbi, 8'. Palestina, oggi. Un carro armato israeliano affronta una famiglia palestinese che deve attraversare il check point perché la figlia ha bisogno di cure. Il carro armato, una giovane donna insanguinata, un'ambulanza e ancora il carro armato. Tutti dettagli di un quadro ben più ampio.

Machina di F. Kassem, 4'. Un uomo non trova la concentrazione per scrivere la sua sceneggiatura. Inizia a stravolgere la disposizione dei mobili.

Kontrabas di A. Melikian, 22'. Un uomo nato per essere felice e del Contrabbasso che glielo impedì.

Copy di A. Sonmez, 5'. Una fotocopiatrice. Più di 500 fotocopie scansite nel computer fotogramma per fotogramma.

The slippery mountain di G. Myznikova, Sergey Provorov, 6'. Un gruppo di persone imitana un'esecuzione collettiva compiuta da un plotone posto in cima ad una montagna. "Come sosteneva Camus, la lotta per raggiungere la cima è sufficiente a riempire un cuore di speranza".

Yildonumu di U. Aksoy, 11'. Un uomo e una donna si incontrano in un caffè per conoscersi meglio.

Compromise di Y. Syvokin, 5'. Storia di un felice compromesso tra il bianco e il nero.

Monkey love di R. Tan, 8' . Sullo sfondo dei paesaggi invernali di Hokkaido, il viaggio solitario di un giovane vestito da scimmia, alla ricerca di un amore perduto. Meditazione sulla vita e sull'arte, sull'amore e sul desiderio.

Let's fly di A. Melikian, 20'. Una storia romantica tra due giovani creature: una ragazza che sogna di lavorare in un circo e un ragazzo che viene da un altro pianeta.

 

 

LUNEDÌ 20 agosto CINEMi ospita la Cineteca Italiana che presenta:

I forzuti suonati da Umberto Petrin 50'. Un'antologia di sequenze tratte da film muti italiani che illustrano le mirabolanti imprese di eroi come Maciste, Saetta, Ursus, Astrea. Le immagini sono accompagnate dal jazzista Umberto Petrin (pianoforte) e da Nicola Arata (percussioni e tromba). Quello proposto è un percorso finalizzato al divertimento e alla riscoperta di capolavori dimenticati che hanno segnato l'immaginario collettivo. Saranno proposte le migliori interpretazioni di Bruto Castellani, Bartolomeo Pagano e Domenico Gambino (noti come Ursus, Maciste e Saetta) che nel periodo del muto infiammarono con le loro imprese la fantasia di generazioni. Inaugura la galleria Quo vadis? di E. Guazzoni interpretato da Castellani che ritroviamo anche in Toro selvaggio di G. Zaccaria. Bartolomeo Pagano si muove tra le nevi nel Maciste alpino di G. Pastrone e in Il gigante delle Dolomiti di G. Brignone.

Completano l'antologia Saetta contro l'orco Marcouf con e di Domenico Gambino e Justitia di Ferdinand Guillaume, interpretato dallo stesso Guillaume/Polidor e da Astrea, robusta rappresentante del "gentil" sesso nell'olimpo dei forzuti.

 

Antologia corti di animazione di G. Manuli, 50'. Classe 1939, Manuli ha cominciato a firmare cartoni animati nel 1960 fondando uno studio con Bruno Bozzetto. Insieme hanno firmato sigle, stacchi, pubblicità e canzoni per bambini. L'inconfondibile matita di Manuli ha segnato l'immaginario di molti giovani spettatori. Indimenticabili le animazioni per la TV, da Portobello a Scacciapensieri. Dal 1977, Manuli, ha cominciato a firmare da solo i propri corti (tra cui Fantabiblical, S.O.S., Incubus e Casting) e nel 1991 ha co-diretto accanto a Maurizio Nichetti Volere volare e ha realizzato il film L'eroe dei due mondi sulla vita e le imprese di Giuseppe Garibaldi. Nel 2002 ha firmato la regia del lungometraggio d'animazione Aida degli alberi adattando al cartone animato il libretto che Ghislanzoni scrisse per l'opera di Giuseppe Verdi.

 

Antologia Manuli

 

VENERDÌ 24 agosto CINEMI ospita il Festival Internazionale di Cinema Gaylesbico e Queer Culture di Milano che presenta Prom Queen di John L'Ecuyer, 92'.

La vera storia di Marc Hall, un giovane studente canadese che nel 2002 scatenò un caso mediatico quando decise di sporgere denuncia contro la sua scuola, la Durham Catholic School. L'accusa era di aver infranto la Carta dei diritti Umani riconosciuti dalla costituzione canadese. La richiesta di Marc era molto semplice: desiderava partecipare al ballo della festa di maturità (prom), facendosi accompagnare dal suo fidanzato. Di fronte al rifiuto della direzione il giovane ragazzo decise di lottare per i suoi diritti. Comincia così la storia di una battaglia giudiziaria contro la discriminazione per questioni di identità sessuale. Raccontato come se fosse una bellissima fiaba, il film ricostruisce uno spaccato sociale sorprendente. Un mondo in cui le persone semplici, dai genitori di Marc, cattolici praticanti, ai suoi compagni di classe, fino ai bigotti vicini di casa, solidarizzano con la sua lotta contro l'ingiustizia condividendo con lui il desiderio di un mondo migliore, in cui le differenze non possono più essere occasione di discriminazione. La corte suprema del Canada darà ragione a Marc.

 

Prom Queen

 

SABATO 25 agosto la serata è dedicata a Filmmaker che propone tre mediometraggi:

L'estate di una fontanella di M. Parenti, 25'. Milano in agosto attraverso la vita che scorre vicino a una fontana pubblica. Il punto di vista del film è la finestra dell'abitazione della regista, il fuoco dell'attenzione è la fontanella, ma lo sguardo si allarga verso le vie, le case, gli spazi lì attorno. Sarà per il caldo dell'estate, sarà che l'acqua è gratis, ma la fontana esercita un fascino sottile e attrae involontariamente chi passa. In un mese in cui la città si svuota e il tempo si allenta, risaltano i gesti delle persone e le abitudini più piccole, complice il silenzio e il suono leggero dello scorrere dell'acqua della fontanella.

Le regole del gioco di F. Gatti, 51'. Braccato dallo sguardo della telecamera Alessio, un giovanissimo scommettitore, ci introduce nel mondo del gioco con la spavalderia del principiante. Frequentando una sala ippica della periferia di Milano, il ragazzo conosce Samuele, vent'anni più di lui e ormai esperto scommettitore. Finiti da anni i tempi della fortuna, a Samuele non resta che insegnare l'arte di "vivere senza lavorare" ad Alessio, che guarda con ritrosia il suo futuro da cuoco. Fra i due si instaura un rapporto che di volta in volta avrà i toni dell'affetto di un padre per il proprio figlio, di un maestro per il proprio discepolo o addirittura della seduzione fino ad affievolirsi lasciando spazio a frasi di circostanza e di disprezzo. I due hanno dato l'uno all'altro ciò che potevano.

 

Occhi di ragazza di Tonino Curagi e Anna Gorio, 40'.

Il traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale è uno dei mercati più proficui del mondo, dopo quello delle armi e della droga. In Italia, le donne straniere vittime di questo traffico sono circa venticinquemila e ogni notte sono circa centocinquantamila gli uomini che pagano un rapporto sessuale. Occhi di ragazza è un documentario sulla prostituzione di giovani immigrate a Milano. Un viaggio notturno che raccoglie le voci dei clienti e le parole delle giovani prostitute. Una pellicola in cui le parole dell'immaginario sessuale maschile, raccolte da un "microfono aperto" di Radio Popolare, vengono contrapposte al doloroso racconto delle ragazze costrette alla prostituzione.

 

LUNEDÌ 27 agosto Invideo presenta:

La revancha del tango live - Gotan Project di P. Lobjoy, 90'. La calura di un temporale tropicale si alza dalla strada mentre un auto si muove a zig-zag nel traffico cittadino. Una donna solitaria in piedi in un anello di fuoco. Cavalli corrono febbricitanti sulla pista dell'ippodromo. Movimento costante. Niente parole. Niente storia. Solo fluttuante libertà. Quel che importa sono i sentimenti, il sentire e il vedere. Questa sensazione è "La Revancha del Tango Live". Una quantità infinita di fonti diverse combinate con found footage di concerti dal vivo a Londra, video e scatti inusuali di Buenos Aires, scene di film argentini del 1930. Il film, girato nel dicembre 2003 al Forum di Londra durante il tour "La Revancha del Tango", trascina lo spettatore e rende Prisca molto più di una documentarista di concerti. I Gotan Project arrivarono a Parigi quando i musicisti argentini si concentravano nello sviluppo della musica elettronica europea, allo scopo di creare una musica innovativa che desse vita ad un movimento genuino in tutto il mondo, persino in Argentina, la patria del Tango.

MARTEDÌ 28 agosto CINEMI ospita Lab80 che presenta in anteprima:

Figli di Noè di M. Bulaj, 87’. Un viaggio tra villaggi delle montagne più alte dell’Azerbajgian dove vivono tribù antichissime, dove le religioni si parlano e si mischiano. Territori di confine e di passaggio sulle strade della fede. Qui si vive come tremila anni fa. Ogni gesto quotidiano partecipa della vita dell’universo, ha la forza del sacro. Un altro mondo, vicino al cielo e, forse, agli dei. Le immagini lasciano filtrare anche il senso del mistero, una spiritualità diffusa che impregna persone e cose. Quelli di Monica Bulaj non sono semplici reportage; sono percorsi di avvicinamento, di immedesimazione, di condivisione di luoghi, tempi, odori, sapori, sguardi. Le fotografie sono visioni su mondi lontani ma che si aprono all’attenzione dello spettatore, accendendo sentimenti ed emozioni. Il viaggio di Monika diviene il viaggio di chi guarda e il visibile acquista forza e capacità di suggestione. E poi c’è la luce: quella che entra nelle stanze e addolcisce le ombre e i contorni, come in un quadro di Vermeer, quella che si stende sopra le nebbie, quella che porta lontano lo sguardo, quella che disegna sui volti l’interiorità, quella che scandisce i tempi dell’attesa e del ricordo.

"Un alveare di cristallo, verticale, solitario, isolato dal mondo. Un monolito che solo un esile diaframma collega al resto del Caucaso. Il cielo ne disegna il profilo a gradoni, punteggiato di comignoli fumanti. Il sipario di nubi ne svela ogni tanto un lembo, si squarcia sulla città di pietra e argilla incastonata nella montagna, sui favi delle finestre dove si riflette l'ultima luce del giorno e il contorno delicato di Qizilkaya, la grande montagna più vicina.

Khinalug è così. Ogni volta, in quegli spazi immensi, si mostra in modo diverso, come se fosse sempre un altro luogo, un’altra storia". Monica Bulaj

MERCOLEDÌ 29 agosto Sguardi Altrove presenta una selezione dalle ultime edizioni:

Siciliana di F. Chailly, 4’. Letizia Battaglia celebre fotografa di mafia ha portato a Milano la sua sicilianità verace confrontandola in ogni momento con la realtà del capoluogo milanese. Alla XIII edizione del Festival, oltre ai famosissimi scatti del suo repertorio ha presentato le ultime sue opere fotografiche, centrate sul corpo della donna. Ma anche nel dibattito al Teatro Strehler con registe, attrici e artiste internazionali, la sua testimonianza ha dato il segno della sua corporea presenza.

In attesa di T. Cantarella, 4’ E’ il primo tassello video del progetto ‘In_Tempo’, una performance in quattro momenti di teatro danza (In_Attesa – inverno; In_Fiore – primavera; In_Vita – estate; In Riparo – autunno), in cui linguaggi differenti (video, danza, musica, fotografia) si incontrano per mettere in scena l’essenza delle stagioni naturali, simboliche rappresentazioni del divenire delle stagioni della vita. I quattro video, realizzati in ambienti naturali diversi, sintetizzano i ricordi, le emozioni e il vissuto della coreografa e danzatrice Sisina Augusta.

La via delle bombe di R. Ferrari, 6’. Questo contributo è parte di un più ampio progetto di documentazione volto a indagare gli effetti della guerra su luoghi e popolazioni civili a distanza nel tempo. Chang, laotiano quarantenne, ci mostra il doppio ruolo che rivestono in Laos gli ordigni inesplosi: minaccia costante ma anche risorsa per le potenzialità insite nel riciclaggio.

Mi su romanes di T. Cantarella, Paolo Poce, 15’. Un serrato montaggio di immagini fotografiche e musiche per raccontare la vita delle comunità Rom di Milano.

Il mondo addosso di C. Quatriglio, 90’. Sono migliaia i ragazzi che lasciano il loro paese d’origine in cerca di una vita migliore. Alcuni vengono spinti dalle famiglie con il mandato di guadagnare e inviare i soldi a casa, altri si mettono in viaggio dopo aver perso tutto a causa della guerra. Il film racconta la storia di quattro ragazzi afgani approdati a Roma e del loro lungo viaggio dal buio dell’invisibilità fino al riconoscimento dei loro diritti, tra le maglie della burocrazia e dei centri di accoglienza per minorenni.

GIOVEDÌ 30 agosto la Cineteca Italiana presenta Il Fanfani rapito di Dario Fo, 91’. In un contesto di scontro tra borghesia e proletariato, si situa questa opera di Dario Fo che immagina un Fanfani alle prese con i suoi possibili rapitori.

VENERDÌ 31 agosto

Due gli eventi caratterizzano quest’ultima serata:

Alle 21.30 verrà proiettato il film-diario della genesi della ormai famosa Orchestra di piazza Vittorio, band nata da un'iniziativa di Mario Tronco, tastierista degli Avion Travel, e Agostino Ferrente, documentarista che, nel quartiere più multietnico di Roma, l’ Esquilino, dove convivono non meno di sessanta etnie diverse, hanno riunito un gruppo di musicisti di strada (e non) provenienti da tutte le parti il mondo.

Si prosegue fino a mezzanotte con la musica del dj Paine.

 

L'Orchestra di Piazza Vittorio

 

Info:
COMUNE DI MILANO
www.comune.milano.it/giovani
AGENZIA PER IL CINEMA A MILANO
e-mail: agenziacinemi@hotmail.it
Ufficio stampa:
AIGOR - Regina Tronconi e Cristina Mezzadri
Tel. 02.83241199; e-mail: aigor.snc@fastwebnet.it
Alessandra Vezzoli
Tel. 02.20403232; e-mail: alessandra@studiovezzoli.com

 

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