B.A. FILM FESTIVAL
Ottava Edizione
Busto Arsizio
20 marzo - 27 marzo 2010

INFORMAZIONI UTILI

Ufficio Stampa: Nazionale - Studio Vezzoli

Alessandra Vezzoli alessandra@studiovezzoli.com

Locale – Emilia Carnaghi, Cristina Moregola Tel. 0331/323104 Fax 0331-328791

ufficiostampa@bafilfestival.it

Comune di Busto Arsizio – Emanuela Bonecchi

Tel. 0331/390266 Fax 0331/390323

ufficiostampa@comune.bustoarsizio.va.it

Informazioni: BAFF: tel. 0331-323104 fax 0331-328791

Corso Europa, 6

Busto Arsizio (VA)

e-mail: info@bafilmfestival.it
sito: www.bafilmfestival.it

Ingresso al pubblico: Mattino: euro 2,50 - proiezioni aperte al pubblico
Sera: euro 5,00

Tessera Amici del BAFF – euro 5,00:

permette di accedere a tutte le proiezioni a euro 2,50

ORGANIZZAZIONE

 

Presidente Gabriele Tosi

 

Direttore artistico Vittorio Giacci

 

Direttore esecutivo Paolo Castelli

 

Direttore organizzativo Marco Crepaldi

 

Coordinamento generale Valeria Brazzelli, Gabriele Tosi, Emilio Bottini, Chiara Rosanna

Coordinamento generale ACT Franco Mariotti

 

Coordinamento artistico e delegazione cinema ACT Francesca Pigianelli con Antonietta Imperatore

 

Curatori Made in Italy Vittorio Giacci, Gabriele Tosi, Paolo Castelli, Daniela Bianchi

Curatori Made in Italy-Scuole Paolo Castelli, Valeria Brazzelli, Daniela Bianchi, Dina Della Bella, Monica Bai, Gabriele Tosi, Celeste Colombo, Chiara Rosanna

 

Curatore Giornate dell’Animazione Niccolò Gallivanoni con Manuela Rosignoli

 

Curatori Video Arte Alessandro Solbiati, Michele Tadini

Concorso di Sceneggiatura Emilia Carnaghi, Gabriele Tosi, Luca Borsa, Francesco Gatti, Chiara Rosanna

Presidente Fondazione cinema e territorio - ICMA Alessandro Munari

 

Direttore ICMA Andrea W. Castellanza

 

Presidente BAFC Emilio Bottini

 

 

 

GIURIA UFFICIALE

 

 

 

Made in Italy – Nuovi scenari del cinema italiano

Carlo Lizzani – presidente, regista

Alessandro D'Alatri – regista, attore e sceneggiatore

Italo Moscati – regista e scrittore, sceneggiatore

Marco Pontecorvo – regista

Isabella Ragonese – attrice

 

 

 

 

Concorso di Sceneggiatura

Carlo Lizzani – presidente di giuria, regista

Luca Borsa – esperto di cinema

Francesco Gatti - esperto di cinema

Emilia Carnaghi – giornalista

Gabriele Tosi – presidente del Festival

 

 

 

FIGLI DI UN PADRE O FIGLI DI NESSUNO ?

 

Possiamo dire che il cinema si è sempre occupato del tema che fa da filo conduttore alla edizione del B.A. Film Festival 2010: "Figli di un padre o figli di nessuno?" ed è un tema che attraversa tutte le società e tutti i paesi.

Fino ad un certo punto i film hanno raccontato storie in un cui la presenza del padre, e, più in generale, della famiglia, era molto evidente. Esse si articolavano non soltanto nella descrizione di eventi in cui fulcro narrativo era un genitore, ma, ben più ampiamente, nello sviluppare soggetti in cui i ruoli fondamentali erano rappresentati da altrettante "figure paterne" che si esercitavano nelle diverse forme del principio di autorità: eroi, condottieri e capi militari, sceriffi, poliziotti, giudici, avvocati, figure di religiosi, ecc. Ognuna di queste riusciva ed esercitare un potere carismatico e di emulazione nei personaggi giovanili, "filiali", dell’opera, e di identificazione nei confronti dello spettatore. I generi cinematografici in cui più si evidenziavano questi ruoli erano il western, il "noir", il cinema epico, biblico e avventuroso, ma anche i melodrammi e le storie d’amore.

Qualche titolo: Il cavaliere della valle solitaria (George Stevens), Il padre della sposa (Vincente Minnelli), I 10 Comandamenti (Cecil B. De Mille), Sabrina (Billy Wilder), Colazione da Tiffany (Blake Edwards).

Il cinema moderno ha rovesciato questo schema, mettendo in scena la rivolta verso il padre e la sua autorità prima con film decisamente "antiautoritari" come Padre Padrone (Paolo e Vittorio Taviani), In nome del padre (Marco Bellocchio), Porcile (Pier Paolo Pasolini), I quattrocento colpi (François Truffaut), Germania Anno zero (Roberto Rossellini), Gioventù bruciata (Nicholas Ray).

A questa prima fase, che coincide con il cinema degli anni Sessanta e Settanta, se ne è sostituita in seguito un’altra, soprattutto nel cinema italiano, in cui "antieroi" senza terra, senza padre, senza storia, senza valori, vagano in un universo di disperazione, di degrado etico e morale, di disgregazione sociale e spirituale. Sono figli di nessuno, giovani sradicati, privi d’amore e vinti in partenza, che si perdono, nel migliore dei casi, nella prigione dorata di mode e stereotipi, nel peggiore nella droga o nel terrorismo.

Il cinema italiano di questi ultimi anni ha raccontato questo universo in opere diversamente riuscite, in cui esso viene raccontato ma forse non sufficientemente analizzato, lo si descrive ma non lo si supera in una prospettiva di nuovi valori, di una nuova etica personale e sociale, privata e collettiva.

La caratteristica del nuovo cinema italiano è tutta qui: in questa capacità di articolare una visione senza al contempo prefigurarne un’alternativa.

Consci di ciò, abbiamo cercato di scegliere, in questo contesto, le opere migliori, quelle in cui si ritrovano forza descrittiva ma anche tensione emotiva. I risultati, superiori alle nostre aspettative, sono nei titoli del programma di questa ottava edizione, che costituiscono un’occasione unica di incontro con un cinema altrimenti "invisibile" poichè le strutture distributive del nostro Paese non agevolano certamente questo genere di opere.

 

Vittorio Giacci (Direttore Artistico)

 

Giunto all'ottava edizione, il B.A. Film Festival si è ormai consolidato come manifestazione artistica di rilevanza nazionale.

Il programma del festival, la cui vocazione primaria è la valorizzazione del cinema italiano di qualità, è anche quest’anno ricco di proposte.

Fulcro della manifestazione è il concorso Made in Italy Anteprime la cui giuria è presieduta da Carlo Lizzani ed è riservato a film inediti di giovani registi e pellicole innovative. La bella società di Gian Paolo Cugno, L'uomo fiammifero di Marco Chiarini, L'ultima estate di Eleonora Giorni, Il compleanno di Marco Filiberti e East West East di Gjergj Xhuvani sono alcuni titoli selezionati per questa sezione.

Il concorso Made in Italy Scuole riporta invece all’attenzione degli spettatori (studenti ma non solo) il meglio della produzione italiana più recente.

Rimangono confermati gli spazi per la videoarte, i documentari di Effetto cinema e Avvistamenti, le produzioni legate al territorio. Allo spazio-festival avranno luogo gli incontri tra il pubblico e gli ospiti del festival e le presentazioni di libri sul cinema.

Il B.A. Film Festival quest’anno rende omaggio, attraverso le sue retrospettive, a tre grandi autori del cinema italiano, i registi Paolo e Vittorio Taviani e lo sceneggiatore Luciano Vincenzoni mentre per la sezione dedicata al cinema di animazione ospiterà Signe Baumane creatrice della divertente serie Teat Beat of Sex. Il premio Oscar F. Murray Abraham è uno dei tanti ospiti attesi, insieme a Umberto Eco, Fabrizio Gifuni, Marco Filiberti, Massimo Poggio Thiago Alves, Claudio Simonetti. Isabella Ragonese sarà madrina e giurata Made in Italy – Nuovi scenari del cinema italiano.

 

 

BUSTO ARSIZIO INTERVISTA

Un’interessante novità per il già ricchissimo palinsesto del BAFF 2010: si tratta di "Busto Arsizio intervista", una serie di incontri dedicati all’approfondimento del tema scelto come filo conduttore del festival, "Figli di un (P)adre o figli di nessuno?".

Un tema senza dubbio impegnativo, che non fa riferimento solo alla paternità in senso stretto: la ‘P’ maiuscola e tra parentesi allude evidentemente alla possibilità di una paternità in qualche modo non solo terrena (è il tema del senso religioso).

Molte delle pellicole in concorso e non toccano questo argomento in modo vario e sotto angolazioni differenti, ma a parlare di "paternità" non saranno solo i film. Un contributo importante all’approfondimento di questo tema verrà dato da alcuni ospiti della manifestazione: ad intervistarli saranno Gigi Farioli e Claudio Fantinati.

Abituati in genere a rispondere alle domande e non a porle, il sindaco e l’assessore all’Educazione e Cultura saranno i protagonisti di questa particolare sezione del festival che rappresenta una continuazione del percorso di ascolto e comunicazione avviato un paio d’anni fa dall’Amministrazione comunale con le interviste del piano strategico di area vasta.

Allora le interviste erano state utilizzate come strumento di ascolto e di analisi dei desiderata dei cittadini, in quest’occasione sono i massimi rappresentanti dell’Amministrazione a comunicare un tema attraverso le interviste a personaggi di cinema e di cultura.

Un’occasione per chi vorrà partecipare al festival di misurarsi con grandi domande, riscoprendo il cinema non come banale divertimento ma anche come occasione di riflessione sui grandi temi della vita. Da sottolineare che le interviste non finiranno al termine del BAFF: il fil rouge non sarà tagliato ma continuerà a dipanarsi per legare a sé altri eventi e manifestazioni che verranno organizzati nel corso dell’anno.

GIORNATE DEL CINEMA DI ANIMAZIONE

SIGNE BAUMANE

e l'animazione indipendente americana

Il cinema di animazione, presente ormai da qualche edizione nel palinsesto del B.A. Film Festival, propone quest'anno il lato "indipendente" dei cartoons, lontanissimo sia dalla poesia delle produzioni disneyane che dalle meraviglie tecnologiche firmate Pixar.

Artista simbolo di questo filone è Signe Baumane - una delle personalità più celebrate dell'animazione internazionale - nata in Lettonia ma residente a New York, quando non gira il mondo per realizzare installazioni o per partecipare a festival e rassegne.

Cresciuta artisticamente con il modello dei grandi illustratori dell'Europa dell'est, nei suoi lavori Signe Baumane riesce a coniugare perfettamente il suo backgroud culturale fatto di favole surreali e immaginifiche, con la capacità di comunicare in maniera diretta appresa negli Stati Uniti.

La sua filmografia essenziale comprende Love Story (1998), Five Fucking Fables (2002), Woman (2002), Dentist (2005), Veterinarian (2007) e il recente Birth (2009). Il suo lavoro più noto è la serie Teat Beat of Sex (2005), coproduzione Usa/Italia presentata all'ultimo festival di Venezia: quindici fulminanti e ironici cortometraggi sull'amore e sul sesso, narrati da un punto di vista esclusivamente femminile.

F. MURRAY ABRAHAM

La giornata di apertura dell’ottava edizione del Baff si arricchisce di presenze illustri e internazionali.

Certa la partecipazione nel primo week-end della kermesse cinematografica di F. Murray Abraham, vincitore di un Golden Globe e del premio Oscar come Miglior Attore Protagonista per l’interpretazione del personaggio di Antonio Salieri nel film di Milos Forman Amadeus.

Ugualmente indimenticabile nella parte dell’inquisitore Bernardo Gui nel film, tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, Il nome della rosa di Jean Jacques Annaud.

Abituale frequentatore di palcoscenici teatrali, Murray Abraham è noto al grande pubblico per questi straordinari ruoli, ma nella sua carriera ha incontrato grandi registi e interpretato film di genere diverso. Dopo brevi apparizioni in Serpico di Sidney Lumet, ne I ragazzi irresistibili di Herbert Ross, e in Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula, eccolo in Scarface di Brian De Palma (che lo richiamerà per Il falò delle vanità), e ne La dea dell'amore di Woody Allen. "Lanciato" nello spazio da Guillermo del Toro (Mimic), Abraham torna alla fantascienza con Star Trek – L'insurrezione di Jonathan Frakes e successivamente è scelto da Gus Van Sant per Scoprendo Forrester.

L’attore si aggiunge all’elenco dei premi Oscar e degli ospiti internazionali intervenuti al BAFF nelle passate edizioni: Michelangelo Antonioni, Francis Ford Coppola, Vittorio Storaro, Faye Dunaway, Carlo Rambaldi, Peter Fonda, Osvaldo Desideri, Ursula Andress e molti altri.

UMBERTO ECO E ISTITUTO ANTONIONI: LETTERATURA, LINGUAGGI, CINEMA

Ospite quest’anno dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni nell’ambito del BA Film Festival sarà Umberto Eco. Il grande scrittore e saggista incontrerà gli studenti domenica 21 in una lectio magistralis.

Eco sarà poi protagonista con la direttrice di A Maria Latella di un faccia a faccia prima della proiezione del film Il Nome della Rosa domenica 21 marzo al Teatro Sociale di Busto Arsizio alle ore 20:45.

In questa edizione della manifestazione ICMA curerà integralmente la sezione Avvistamenti, dedicata alle produzioni cinematografiche legate al territorio. Per tre pomeriggi allo Spazio Festival sarà data visibilità a eventi e opere che nascono da creatività scolastiche, da slanci organizzativi, da esigenze di raccontare e sollecitare il territorio alla cultura dell’immagine nella sua accezione più positiva. Una serata evento di incontro incornicerà le opere più meritevoli con ospiti, proiezioni, presentazioni per "avvistare" il meglio del BAFF e del cinema italiano di domani. Le giornate di avvistamento saranno introdotte dal direttore dell’ICMA e regista Andrea W. Castellanza.

BAFF TV

Ogni giorno on line sul sito del BA Film Festival www.baff.it, sul sito www.istitutoantonioni.it e www.bustoarsizio.org/webtv sarà aperta una finestra informativa che in tempo reale mostrerà immagini, informazioni, eventi e personaggi del BAFF 2010. Una striscia quotidiana "BAFF NEWS" aggiornerà sui contenuti del Festival giorno per giorno con anticipazioni e programmi della giornata successiva.

VIDEOARTE: OPPOSTE VISIONI E DISCREPANZE SIMILARI

Per il 2010, nel campo della videoarte ci si è proposti di realizzare per la prima volta una sorta di monografia culturale e geografica, gettando uno sguardo sulla giovane produzione tedesca. Subito è apparsa la possibilità di offrire agli spettatori del Festival due concezioni opposte dell'immagine, quelle di Daniel Kotter, che lavora assieme al musicista Hannes Seidl (lavoreranno insieme ad un opera per la Biennale Musica di Venezia per il festival 2010), e Ludger Brümmer (compositore e attualmente direttore di ZKM - Institute for Music and Acoustics at the Centre for Arts and Media, Karlsruhe). Daniel Kotter rappresenta quello che in fondo ci aspettiamo dal mondo tedesco, un atteggiamento lucido, formale e strutturalista. Nel più recente lavoro, Anschlussfilm l'aspetto concettuale prevale, totalmente. Il lavoro è stato prodotto durante il laboratorio "The electric body" tenutosi lo scorso anno durante la Biennale Musica di Venezia e gli attori sono compositori, musicisti, danzatori, registi e performer. Cinque piccole storie vengono raccontate, filmate con altrettante "tecniche fondamentali" della cinematografia. Ogni storia è stata girata più volte, con piccole variazioni. A mano a mano l'audio e il video delle diverse versioni cominciano a mescolarsi e la memoria deve compiere parecchie evoluzioni per ricollegare tutti gli elementi tra loro; elementi che, otre a tutto, cominciano a sfasarsi in un fuori sincrono crescente. Un monumento alla struttura, implacabile; un gioco sulla percezione e sulla memoria visiva e uditiva e sulle sinestesie che si danno come causa dell’applicazione di una serie di regole. Piccolo capolavoro è, a nostro avviso, Film für übers Sofa: la videocamera ruota lentamente, indifferente e implacabile, dentro un'impersonale quanto essenziale stanza d'appartamento; il campanello di casa suona, entra una persona, compie banali gesti in parte fuori dall'inquadratura della camera rotante, ed esce, sennonché l'immagine in delay del suo ingresso appare in uno dei molteplici schermi appesi alle pareti (televisori piatti? Occhi del mondo moderno?), senza contare che le immagini "dal vivo" erano state già riflesse dagli specchi anch'essi situati nel locale (un altro tipo di occhio?). L'ingresso e l'uscita di una seconda persona, e poi ancora della prima, e così via, moltiplicano a vista d'occhio immagini e suoni delle presenze, vere, riflesse e virtualmente ritardate che siano, generando una polifonia escheriana sottilmente ironica e di grande interesse. Ad un estremo opposto si situano i due video di Brümmer, simili tra loro anche nel titolo, "Shine" e "Speed". In entrambi, un flusso sonoro del tutto elettronico, incessante, spettacolare e in continua trasformazione secondo una modalità che sta tra il minimalismo e la tecnica dei frattali, segue le modificazioni di immagini fantasiose, astratte, interamente frutto del computer, barocche e colorate quanto quelle di Kotter erano fredde e geometriche, atte a stupire anche i nostri occhi ormai assuefatti ai miracoli dell'informatica visiva, anche per la splendida idea di sovrapporre all'astrazione profili di corpi umani reali appena riconoscibili, per la velocità delle loro comparse e per il grado di trasformazione grafica che hanno subito. L'elemento formale che rende particolarmente interessante il flusso di suono e immagine é strutturalmente connesso al loro comune principio generativo. La maggior parte dei materiali sono stati generati attraverso la sintesi per modelli fisici: una modellizzazione informatica dei principi fisici che controllano il movimento di un "corpo", sia esso sonoro o grafico. Quello che vediamo "è", in effetti, quello che sentiamo, e viceversa. La monoliticità della proposta tedesca è rotta dalla presenza di un giovane videoartista italiano, proposto dal Festival stesso, Umberto Corni. Di lui abbiamo scelto un lavoro dal titolo improbabile quanto "Discrepanze similari", eppur significativo: in un bianco e nero a grana grossa e ruvida, oggetti tra di loro del tutto estranei, il torso nudo d'un uomo, gli elementi costruttivi di una parete vista in prospettiva, i binari in rapido scorrimento ripresi da un treno in corsa, gli alberi spogli di un bosco che passano lentamente davanti agli occhi di un lento viandante, vengono accostati con l'atteggiamento di chi vuole mostrare l'assomiglianza del loro essere "sempre diversi e sempre uguali", malgrado si tratti di volta in volta di oggetti inanimati o viventi.

Michele Tadini e Alessandro Solbiati

CONCORSO DI SCENEGGIATURA

"La sceneggiatura è una struttura che vuole essere un'altra struttura, una forma che si muove verso un'altra forma". (Pier Paolo Pasolini)

"Credo che ormai si contino gli esempi, dai registi dilettanti fino a Bunuel, che dimostrano come, se hai una buona sceneggiatura, anche se giri male, puoi ancora tirarne fuori un film che funziona. Ma se la sceneggiatura non vale, puoi farti strabuzzare gli occhi quando giri, ma quasi sempre, in qualunque modo si cerchi di rianimarla, non funziona". (Woody Allen)

Forte della convinzione che il merito della riuscita di un film non vada attribuito esclusivamente a regista e attori, ma equamente diviso tra i molti professionisti – direttore della fotografia, scenografo, montatore, solo per citarne alcuni - che hanno apportato il loro contributo alla pellicola, il B. A. Film Festival ha ritenuto doveroso puntare i riflettori sulla scrittura per il grande schermo, istituendo un Concorso di Sceneggiatura.

Presente fin dalla prima edizione del festival, il Concorso di Sceneggiatura - il cui obiettivo è quello di scoprire nuove storie e di mettere in contatto autori di talento con il mondo produttivo – è riservato a sceneggiature inedite cioè non realizzate, anche se già presentate ad altri concorsi cinematografici. I soggetti potranno essere originali oppure ispirati a un'altra opera.

Come nelle precedenti edizioni il presidente della giuria è il regista Carlo Lizzani.

I FILM SELEZIONATI

Concorso Made in Italy Anteprime

IL COMPLEANNO

di Marco Filiberti (Italia, 2009)

con Massimo Poggio, Maria De Medeiros, Alessandro Gassman, Michela Cescon, Christo Jivkov, Piera Degli Esposti

Un gruppo di amici affitta una magnifica casa sulla spiaggia per passare insieme l'estate. L'arrivo improvviso di David scatena una tensione crescente che sembra travolgere tutti. La vacanza segnerà indelebilmente il destino dei personaggi e svelerà il senso delle loro esistenze.

L’ULTIMA ESTATE

di Eleonora Giorgi (Italia, 2008)

con Francesca Terrazza, Gabriele Penteriani, Michela Carpente, Roberto Farnesi, Daniela Poggi

Nel corso del maldestro tentativo di scasso di un Bancomat, compiuto da tre delinquenti improvvisati, passa casualmente una Gazzella dei Carabinieri, che si mette all’inseguimento dei tre. La situazione degenera in sparatoria, il tenente colonnello a bordo dell’auto muore. L’ufficiale ucciso è il padre di Ilaria, chi l’ha ucciso è uno dei tre componenti della banda ed è il padre di Paolo.

ALMA

di Massimo Volponi (Italia, 2009)

con Luigi Moretti, Luca Levi, Andrea Bruschi, Marco Gambino, Lucia Mascino, Asia D'Arcangelo

Alma, una nave rimorchiatore partita dalla Croazia, attracca al porto di Ancona per un'avaria: i motori sono fusi, sostituirli costa troppo, il business va male e l'equipaggio non percepisce stipendio da sei mesi. Il Greco, comandante e proprietario della nave, non ha alcuna intenzione di svendere la sua nave…

LA FISICA DELL’ACQUA

di Felice Farina (Italia, 2009)

con Claudio Amendola, Paola Cortellesi, Stefano Dionisi, Lorenzo Valvassori, Lorenzo Ravanello

Alessandro, ha perso suo padre quando era molto piccolo, vive con la madre Giulia. E’ un mattino luminoso, i rumori di un’auto lo svegliano, ma c’è qualcosa che non va: sua madre parte assieme a suo zio Claudio e subito si lancia all’inseguimento terrorizzato, urlando a perdifiato. L’auto ha un terribile scontro frontale…

LA PIVELLINA

di Tizza Covi, Rainer Frimmel (Italia/Austria, 2009)

con Patrizia Gerardi, Walter Saabel, Tairo Caroli, Asia Crippa

Abbandonata in un parco, la bambina di due anni Asia è trovata da Patti, una donna circense che vive con il marito in una roulotte alla periferia di Roma. Con l'aiuto di Tairo, un ragazzino che vive con la nonna in un container adiacente, Patti comincia la ricerca della madre della bambina e dà alla piccola una nuova casa a tempo indeterminato.

LA STRANIERA

di Marco Turco (Italia/Francia, 2009)

con Kaltoum Boufangacha, Ahmed Hafiene, Sonia Bergamasco, Claudio Gioè, Beauty Obasuvi

Torino, Porta Palazzo. Naghib, architetto arabo di quarant’anni sta cercando Amina, una ragazza marocchina. In quel momento, nella periferia della città, Amina, giovane prostituta, viene arrestata. I due si erano incontrati per caso, una sera d’inverno. Due stranieri soli. Così era nata la loro breve ma intensa storia d’amore.

 

 

EAST WEST EAST

di Gjergj Xhuvani (Albania/Italia, 2009)

con Ndricim Xhepa, Helidon Fino, Gentian Hazizi, Fation Pustina, Ervin Bejleri, Valina Moccoli

Tirana 1990. Un ex campione di ciclismo albanese è incaricato dal governo di allenare 5 atleti che rappresentino l’Albania in una gara di ciclismo in Francia. Il viaggio all’Ovest rappresenta un fatto eccezionale e i ciclisti si predispongono con grande trepidazione a goderne il privilegio. Tuttavia, a Trieste vengono raggiunti dalla notizia che in Albania il regime è caduto e il paese è in rivolta. Soli e sfiduciati, decidono di affrontare in bicicletta il difficile ritorno a casa.

ARIA

di Valerio D’Annunzio (Italia, 2007)

con Roberto Herlitzka, Galatea Ranzi, Agnese Nano, Olivia Magnani, Pierpaolo Lovino,

Francesco Martino, Fabrizio Raggi 

Musiche: Giovanni Allevi

Giovanni, un uomo nato nel corpo sbagliato. Il film è la storia di un uomo, delle convenzioni e del bisogno di equilibrio, che lo porteranno a scegliere la strada della "normalità" e, infine, della forza della consapevolezza che lo condurrà a rischiare di perdere tutto pur di seguire ciò che la sua vera natura gli impone di non fuggire, non più.

L’UOMO FIAMMIFERO

di Marco Chiarini (Italia, 2009)

con Marco Leoni, Greta Castagna, Davide Curioso, Tania Innamorati, Francesco Pannofino

Simone, un bambino di dieci anni, è costretto a starsene un’intera estate in casa, sotto l’occhio un po’ feroce del padre. Fuori, il dolce vento dell’avventura; dentro, la noia più tetra. Finchè dalla città arriva in paese Lorenza. Per Simone diventa una questione di vita o di morte evadere da casa e scappare con Lorenza nel suo regno fantastico. Lì i due andranno alla ricerca del re di quel serraglio incantato: l’Uomo Fiammifero.

LA BELLA SOCIETA’

di Gian Paolo Cugno (Italia, 2009)

con Enrico Lo Verso, Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova, David Coco, Giancarlo Giannini, Anna Safroncik, Antonella Lualdi, Franco Interlenghi

La bella gente racconta di una società di fine Novecento che tutti speravano e si sforzavano di far diventare bella, ma che si rivelerà un’occasione mancata, poiché tutto precipiterà nella lotta di classe, negli scontri di piazza, negli scioperi, nel terrorismo politico delle brigate rosse e dove la musica rock, la musica dance, i cantautori italiani e l’amore, sono l’unica speranza per in giovani.

 

 

FUORI CONCORSO

LA COSA GIUSTA

di Marco Campogiani Italia/Francia, 2009

con Paolo Briguglia, Ennio Fantastichini, Ahmed Hafiene, Camilla Filippi, Anis Garbi

Eugenio Fusco e Duccio Monti sono due poliziotti diversissimi, per carattere, metodi, linguaggio, storie personali. Estranei. Incompatibili. Eugenio è giovane, preparato, curioso, idealista e con delle ambizioni personali. Duccio è invece un uomo pratico, d’esperienza, che il tempo e il mestiere hanno reso realista e forse cinico. I due si conoscono e subito si detestano…

Concorso Made in Italy Scuole

 

LA GRANDE GUERRA

di Mario Monicelli

con Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Silvana Mangano, Folco Lulli, Bernard, Romolo Valli, Vittorio Sanipoli, Ferruccio Amendola.

Il romano Oreste Jacovacci e il milanese Giovanni Busacca si incontrano durante la chiamata alle armi della prima guerra mondiale. Seppure di carattere completamente diverso sono uniti dalla mancanza di qualsiasi ideale e dalla volontà di evitare ogni pericolo e uscire indenni dalla guerra.

Attraversate numerose peripezie durante l'addestramento, i combattimenti e i rari momenti di congedo, vengono comandati come staffette portaordini, essendo considerati poco efficienti per affrontare rischi maggiori. Dopo aver svolto la loro missione, un repentino capovolgimento della linea di fuoco li trasporta in territorio nemico dove vengono catturati dagli austriaci. Sorpresi ad indossare cappotti dell'esercito asburgico, trovati in una baracca, vengono accusati di spionaggio e minacciati di fucilazione. Sopraffatti dalla paura ammettono di essere in possesso di informazioni cruciali per l'esito dello scontro, e pur di salvarsi decidono di passarle al nemico. L'arroganza dell'ufficiale austriaco ed una battuta di disprezzo verso gli italiani ridà forza alla loro dignità portandoli a mantenere il segreto fino all'esecuzione capitale.

L’UOMO CHE VERRÀ

di Giorgio Diritti

con Maya Sansa, Alba Rohrwacher, Eleonora Mazzoni, Claudio Casadio, Greta Zuccheri

Inverno, 1943. Martina ha 8 anni, vive alle pendici di Monte Sole ed è l'unica figlia di una famiglia di contadini che, come tante, fatica a sopravvivere. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare. Nel dicembre la mamma rimane nuovamente incinta. I mesi passano, il bambino cresce nella pancia della madre e Martina vive nell'attesa del bimbo che nascerà mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il piccolo viene finalmente alla luce. Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto.

LA NOTTE DI SAN LORENZO

di Vittorio e Paolo Taviani

con Omero Antonutti, Margarita Lozano, Claudio Bigagli, Miriam Guidelli, Massimo Bonetti

Da un paese della Toscana nell'agosto 1944 un gruppo di uomini, donne e bambini fugge dai tedeschi nel rischioso tentativo di raggiungere la zona già occupata dall'esercito americano. Favola generosa di molte bellezze tra cui le immagini che come le rondini passano in folla, in continua oscillazione tra ricordi personali e memoria collettiva, cronaca e fantasia, epica ed elegia. Premio speciale della giuria a Cannes. Una delle 4 partiture musicali – e la più calda – scritte da Nicola Piovani per i Taviani. Fotografia: Franco Di Giacomo.

 

 

GOOD MORNING AMAN

di Claudio Noce

con Valerio Mastandrea , Anita Caprioli, Said Sabrie, Amin De Plano

Due vite sospese sullo sfondo della capitale. Lo strano rapporto d'amicizia tra Aman, un giovane somalo cresciuto a Roma, carico d'energia, rabbia e dolore, incastrato dentro i propri incubi, e Teddy, un ex pugile di quarant'anni intrappolato nel suo passato da espiare. Due esistenze marginali, due anime insonni, scisse nell'urto tra la durezza della vita e l'influsso di un passato il cui peso è difficile da portare avanti. Il sogno di un'evasione che faccia tabula rasa col passato e rimescoli le proprie carte. Entrambi, pur con esiti opposti, troveranno la forza di rompere la prigione che gli hanno costruito intorno.

BAARÌA

di Giuseppe Tornatore

con Margareth Madè, Francesco Scianna, Raoul Bova, Monica Bellucci, Ángela Molina, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti, Enrico Lo Verso, Nicole Grimaudo, Nino Frassica, , Leo Gullotta, Beppe Fiorello,Vincenzo Salemme, Lina Sastri, Giorgio Faletti, Nino Frassica,

La vita nel comune siciliano di Bagheria a partire dagli anni venti fino agli anni ottanta attraverso gli occhi di tre generazioni della stessa famiglia. Protagonista è Peppino Torrenuova un bambino della Bagheria degli anni trenta. Sin da piccolo costretto a lavorare dapprima come bracciante e successivamente come aiuto di un pastore, dovendo abbandonare la scuola. Al termine della guerra, durante l'incursione in una banca del paese, riesce a rubare una piccola fortuna con la quale acquista dei bovini che risollevano le condizioni economiche della famiglia. Inizia a coltivare idee comuniste e da giovanissimo si iscrive al partito, trasformando ben presto le sue ideologie in un lavoro a tempo pieno. Si innamora della coetanea Mannina, ma i genitori di lei non sono d'accordo alla loro unione perché il benessere economico della famiglia di Peppino è venuto a mancare, pertanto la costringono al fidanzamento ufficiale con un altro ragazzo…

GENERAZIONE 1000 EURO

di Massimo Venier

con Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Paolo Villaggio

Matteo, 30 anni, brillante laureato con la passione per la matematica, lavora nel marketing di un’azienda in fase di "riorganizzazione". Divide la vita e la casa con Francesco, suo migliore amico e un genio della playstation con la passione per il cinema. L’arrivo in ufficio di Angelica, nuovo vice direttore marketing, e quello, in casa, di Beatrice, la nuova coinquilina, daranno vita ad una serie infinita di peripezie.

 

 

I PREMI

 

Made in Italy – Nuovi scenari del cinema italiano

 

 

Miglior film - Premio Città di Busto Arsizio

Migliore opera prima - Premio Luigi Bianchi

Migliore regia - Premio Chimitex

Migliore attrice - Premio Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate

Miglior attore - Premio Città di Gallarate

Miglior attore non protagonista - Premio Trenkwalder

Migliore sceneggiatura - Premio Medio Olona

Miglior montaggio - Premio Castiglioni

Migliore scenografia - Premio La Prealpina

Migliore colonna sonora - Premio Privitera

Migliore produzione - Premio Casbot

Migliore fotografia - Premio Pasqualino De Santis

Premio alla carriera a F. Murray Abraham - Dino Ceccuzzi Platinum

Miglior film scelto dal pubblico - Premio Faciba

Made In Italy - Scuole

Premio Luigi Bianchi in collaborazione con Lions Distretto 108 IB 1 Italy

Miglior attrice emergente - Premio Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni


Miglior attore fiction tv - Premio Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni

 

Concorso di Sceneggiatura

Miglior sceneggiatura – Premio Bandera euro 3.500

Miglior sceneggiatura, opera prima – Premio Faciba

 

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