Festival di Cannes 2011
64a edizione 11-22 maggio

Il Festival de Cannes, la Cinéfondation e il Marché du Film fanno parte dell'Association Française du Festival International du Film. Al Festival ci lavora tutto l'anno una trentina di persone fino ad arrivare a circa 850 a ridosso dell'evento, e circa 300 per il Marché du Film. Gilles Jacob (presidente di Cannes dal 2001) ha scelto Melanie Laurent come madrina e maestra di cerimonia del prossimo Festival di Cannes. Questa cerimonia d'apertura sarà proiettata anche nelle sale francesi che ne faranno richiesta. La prossima edizione del Festival di Cannes si aprirà con Midnight in Paris di Woody Allen, probabilmente fuori concorso. Questa commedia romantica è interpretata da Owen Wilson, Rachel McAdams, Carla Bruni-Sarkozy (sarà proprio lei la stella che aprirà la prossima edizione), Gad Elmaleh, Marion Cotillard e Léa Seydoux e secondo Thierry Frémaux, delegato generale del Festival di Cannes, il film è una meravigliosa dichiarazione d'amore a Parigi. E' un'opera in cui Woody Allen approfondisce le questioni poste nei suoi ultimi film: il nostro rapporto con la storia, l'arte, il piacere e la vita. In questo suo 41mo lungometraggio, Allen dà prova ancora una volta della sua grande ispirazione".

 

 

 

L'attore, regista e produttore Robert De Niro sarà presidente della Giuria, dichiarando: "Il Festival di Cannes è una rara opportunità per me in quanto è uno dei più antichi e uno dei migliori al mondo." Ottima scelta: essendo il co-fondatore del Tribeca Film Festival, ha sicuramente un polso maggiore per le responsabilità nella selezione dei film da premiare. E poi è stato presidente di Giuria negli anni ottanta due volte, e quindi ha esperienza nel campo. Inoltre sarà presente quando Bernardo Bertolucci riceverà la sera dell'11 maggio durante la cerimonia d'apertura la Palma d'oro alla carriera (che da quest'anno diventerà una tradizione per registi che non hanno mai ricevuto una Palma d'Oro), con De Niro che fu uno dei protagonisti di Novecento. Fin qui le notizie certe, per il resto si possono fare solo congetture fino al 14 aprile, quando a Parigi verrà annunciata la lista ufficiale dei film selezionati (il 18 sera la Settimana della Critica annuncerà online la sua selezione e il 19 sarà la volta della Quinzaine des réalisateurs).

Il concorso ufficiale, il fuori concorso, Un certain regard, Semaine de la critique

Questa edizione si prospetta torrenziale e fragorosa. Tra i titoli che più probabilmente dovrebbero trovarsi a Cannes, nelle varie sezioni, sul fronte europeo si può ipotizzare La Piel Que Habito dello spagnolo Pedro Almodovar con Antonio Banderas e Marisa Paredes, Le Havre del finlandese Aki Kaurismaki, Paradise dell'austriaco Ulrich Seidl, Melancholia del danese Lars von Trier con Kirsten Dunst e Charlotte Gainsbourg su due sorelle che si confrontano alla fine del mondo, Le gamin au vélo / The Kid With a Bike dei belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne con Cecile De France e Shame del britannico Steve McQueen. Dal resto del pianeta terra potrebbero arrivare Once Upon a Time in Anatolia del turco Nuri Bilge Ceylan, A Dangerous Method del canadese David Cronenberg, con Viggo Mortensen nelle vesti di Sigmund Freud e Michael Fassbender in quelle di Carl Jung, Restless di Gus van Sant con la giovane Mia Wasikowska malata terminale, Killer Joe di William Friedkin, Elena del russo Andrey Zvyagintsev e Faust del suo conterraneo Alexandr Sokourov, I Wish del giapponese Hirokazu Kore-eda, On The Road del brasiliano Walter Salles che adatta il romanzo epocale di Jack Kerouac con Garrett Hedlund e Kristen Stewart, Twixt Now and Sunrise di Francis Ford Coppola, Love and Bruises di Lou Ye, Life Without Principle di Johnnie To e anche il lungamente atteso e che è slittato da un festival all'altro The Tree of Life di Terence Malick, una saga familiare con Brad Pitt e Sean Penn e che ormai gode dello status di film completato, e per giunta programmato per la distribuzione italiana e statunitense già dal 27 maggio. Tra i film che potrebbero essere approntati all'ultimo minuto ci sono The Grandmasters di Wong Kar-wai sul maestro cinese di arti marziali Ip Man e Wuthering Heights dell'inglese Andrea Arnold dal classico di Emily Brontë.

Tra gli italiani This Must Be The Place del partenopeo Paolo Sorrentino, con Sean Penn, e Habemus Papam di Nanni Moretti sulle incertezze e sui dubbi di un Papa fresco di elezione. Forse uno dei due, entrambi molto amati in Francia, potrebbe essere inserito nel concorso per la Palma d'Oro.

 

 

Molto probabili anche Il primo uomo / Le premier homme di Gianni Amelio nel suo primo film in lingua francese, tratto dall'omonimo romanzo di Albert Camus e interpretato da Maya Sansa, Denis Podalydès e da Jacques Gamblin nel ruolo della figura di spicco Jacques Cormery, un quarantenne che negli anni '50 fa ritorno in Algeria, dov'è nato e cresciuto. Poi Emanuele Crialese con Terraferma, storia di immigrazione su un'isola siciliana abitata da pescatori, toccata appena dal turismo e travolta dal sopraggiungere di clandestini, con Donatella Finocchiaro e Beppe Fiorello. Infine Anche io ero comunista di Mimmo Calopresti, più probabile in una sezione parallela visto che si tratta della ricostruzione della storia del Partito Comunista Italiano in forma di documentario.

Il gruppo francese potrebbe essere costituito da L'empire di Bruno Dumont, Un été brûlant / That Summer di Philippe Garrel, la commedia musicale Les Biens-Aimés / The Beloved di Christophe Honoré, Les hommes libres di Ismaël Ferrouki, L'exercice de l'etat di Pierre Schoeller, Poulet aux prunes / Chicken With Plums di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi, Un Amour de jeunesse / Goodbye First Love di Mia Hansen Love, La nuit des enfants rois / The Prodigies di Antoine Charreyron, film d'animazione con un movimento da urlo, e Le chat du rabbin di Joann Sfar, film d'animazione dai caratteri più tradizionali.

Quinzaine des réalisateurs

Il regista iraniano Jafar Panahi riceverà la Carrozza d'oro attribuita dalla Società dei Registi di Film (SRF) durante la serata d'apertura della 43ma edizione della Quinzaine des réalisateurs. La Società sostiene Jafar Panahi e tutto il popolo iraniano nella loro lotta per la democrazia e in una nota ha ammonito che "per aver denunciato nei suoi film le ineguaglianze e l'assenza di libertà nella società iraniana, apertamente critico nei riguardi del regime, Jafar Panahi è stato condannato nel dicembre 2010 a sei anni di prigione nel suo Paese. Condanna cui si aggiunge il divieto di realizzare film e di scrivere sceneggiature." Inoltre il delegato generale della Quinzaine des réalisateurs Frédéric Boyer ha dato per sicura la partecipazione di Corpo celeste di Alice Rohrwacher, sorella dell'attrice Alba, ed è ambientato in una Reggio Calabria nell'incertezza tra consumismo e residui antichi.

Eventi

Fin dagli inizi, il Festival di Cannes ha accolto film provenienti da tutto il mondo e ora ha attivato sul sito web una dimensione internazionale di accessibilità nelle otto lingue più parlate, francese, inglese, russo, cinese, giapponese, arabo, spagnolo e portoghese. Ci sarà una breve storia illustrata del cinema, un giro del mondo con estratti di film, foto, manifesti, testimonianze e materiale d'archivio, che inizia con la Corea, Brasile, Italia e Russia (e due nuove storie quindicinali) attraverso specialisti come Paulo Paranagua, Lorenzo Codelli e Joël Chapron, o registi come Lee Chang-dong e Carlos Diegues.

Il regista Michel Gondry è a capo della giuria del cortometraggio che assegnerà la Palma d'Oro per il miglior cortometraggio durante la cerimonia di chiusura e della Cinéfondation (tre premi a disposizione). Sei registi europei saranno presenti alla settima edizione dell'Atelier de la Cinéfondation, dove vengono offerte opportunità nel settore del networking per registi e produttori e che ha selezionato 15 progetti di lungometraggi provenienti da altrettanti paesi per avvicinarsi a finanziamenti internazionali e affrettare il processo di produzione. Tra di loro Full Contact dell'olandese David Verbeek, in un mondo dove le persone hanno perso contatto diretto con la realtà e vivono soltanto attraverso gli schermi, i media e Internet. C'è il debutto dell'ungherese Bálint Kenyeres con Hier e dell'italiano Fabio Mollo con Il sud è niente. Questo film segna anche il ritorno al Festival di Cannes del TorinoFilmLab, che partecipa anche con altri due progetti, Wolf del rumeno Bogdan Mustata, progetto già premiato da Eurimages e sviluppato nel corso di due anni all'interno del TorinoFilmLab (prima in Script&Pitch nel 2009 e, dopo aver vinto un Development Award, in Framework nel 2010) e Mr. Kaplan dell'uruguayano Alvaro Brechner, sviluppato durante TFL Script&Pitch 2010. E ancora Augustine della francese Alice Winocour, storia nel 1885 di un medico che studia l'isteria e una giovane cameriera internata a Parigi, El mudo dei peruviani Daniel e Diego Vega, Now is the Future of the Past del cinese Huang Weikai, Luton del greco Michalis Konstantatos, La delgada línea amarilla del messicano Celso García, Khibula del georgiano George Ovashvili, Kings del turco Deniz Ergüven, Escafandra dell'argentino Pablo Reyero, The Train Station dell'iraqeno Mohamed Al-Daradji e infine Of Our Economical Situation dell'israeliano Elad Keidan.

Link: www.cinefondation.com

Mercato

L'European Film Market di Berlino ha segnato un buon andamento degli affari, con un numero crescente di esercenti. Questo segno di ripresa economica con una maggiore disponibilità dei buyer ad acquistare, dopo l'edizione del 2009 caratterizzata dall'inizio della crisi economica e quella del 2010 in lenta risalita, dovrebbe segnare una nota di ottimismo anche per il Marché di Cannes.

Maurizio Ferrari

Link: www.festival-cannes.org

 

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