Bergamo Film Meeting 2012 Al via sabato 10 marzo la 30esima edizione di Bergamo Film Meeting, un'occasione unica per scoprire le nuove tendenze del cinema contemporaneo e ritrovare le pagine più affascinanti della storia del cinema. Un traguardo importante che Bergamo Film Meeting festeggerà offrendo al grande pubblico un calendario ricco di appuntamenti.
IL PROGRAMMA DELL’EDIZIONE 2012 La sezione competitiva del festival è un viaggio alla scoperta di nuovi autori che hanno saputo distinguersi per l’originalità delle proposte linguistiche e narrative con cui affrontano i temi della contemporaneità. I 7 lungometraggi selezionati, inediti in Italia, concorrono al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film della sezione sulla base delle preferenze espresse da tutto il pubblico del festival.
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I lunedì al sole
Nel 2004, De Aranoa fonda la propria casa di produzione, la Reposado, con la quale produce tutti i film successivi. Nel 2005 scrive, dirige e produce Princesas, vincitore di tre premi Goya. Storia di due prostitute, una trentenne spagnola e una clandestina dominicana, il film è accompagnato dalla colonna sonora di Man u Chao, per il quale De Aranoa d irige anche il videoclip del brano Me llaman Calle. Nel 2007, collabora al film collettivo Invisibles, realizzato con Mariano Barroso, Isabel Coixet, Javier Corcuera e Wim Wenders, in occasione del ventennale della sezione spagnola di Medici Senza Frontiere. Il suo ultimo lungometraggio Amador (2011), presentato al festival di Berlino, è un dramma realista e intimo che racconta le molteplici difficoltà di una giovane donna sudamericana immigrata in Spagna. Attualmente, De Aranoa sta girando un film sul tour del cantautore e poeta spagnolo Joaquín Sabina. Bergamo Film Meeting pubblicherà un volume monografico dedicato al regista, con testi originali, interviste, saggi di critica, una ricca galleria di immagini e la filmografia completa.
Per un certo tempo l’Europa è stata identificata geograficamente con i Paesi delle democrazie occidentali. La caduta del Muro di Berlino, nel 1989, l’ingresso di nuovi Paesi nell’Unione Europea, nel 2004, hanno portato a un allargamento accelerato dell’Europa intesa come insieme di stati e di politiche differenti. Ma cosa si intende quando si parla di Europa? Quali sono i suoi confini? Quante e quali idee stanno alla base di un’entità che è sempre stata più grande dei contorni che le sono stati attribuiti? Nelle aree di confine, che vanno dal Mare del Nord al Mediterraneo, dall’Oceano Atlantico al Baltico, i Paesi dell’Europa sono sempre stati lì, ciascuno con la forza della sua storia, delle sue tradizioni, dei suoi commerci e dei suoi intrecci culturali. Il cinema europeo degli ultimi anni è testimone di questa complessa vivacità, legge i ferment i che diseg nano e alimentano una macro-identità che è esplosa con il crollo di tanti muri, l’evoluzione dei fenomeni migratori, lo stravolgimento di antichi equilibri e che oggi, tra entusiasmi e scetticismi, unioni e divisioni, nel bel mezzo di una crisi economica di proporzioni globali, ancora stenta a trovare una propria fisionomia. La rassegna traccerà un percorso di 8 titoli, partendo da due opere particolarmente significative: Die Mitte (Il centro, Germania 2004) di Stanislaw Mucha, divertente viaggio tra i Paesi e i luoghi che ambiscono o pretendono di essere ufficialmente "il centro d’Europa", e Visions of Europe (UE, 2004), opera collettiva di 25 registi europei affermati o emergenti, chiamati a raccontare, con il proprio stile e la propria creatività, l’immagine, le storie, lo spirito dell’Europa.
Negli anni ’70 il movimento femminista si impone con la sua forza di cambiamento nella società, nella politica, nella morale sessuale, nel rapporto con la cultura maschilista dominante. L’onda travolge anche il cinema, non solo quello militante. In particolare, alcuni grandi registi leggono le trasformazioni dei tempi attraverso la trasposizione di opere letterarie nelle quali domina la figura femminile con le sue inquietudini e la sua voglia di libertà e di riscatto. Autori come Truffaut (Les deux anglaises et le Continent / Le due inglesi, Francia 1971), Rohmer (La Marquise d’O... / La Marchesa von…, Francia/Germania 1976), Losey (The Go-Between / Messaggero d’amore, Gran Bretagna 1970), Fassbinder (Fontane Effi Briest / Effi Briest, Germania 1974), Buñuel (Cet obscur objet du désir / Quell’oscuro oggetto del desiderio, Francia/Spagna 1977), Bergman (Viskningar och rop / Sussurri e grida, Svezia 1973), Ferreri (La cagna, Italia/Francia 1972) traducono in immagini opere letterarie che raccontano storie di donne che vivono il disagio dei loro tempi, il peso dei pregiudizi, le difficoltà di vivere i propri sentimenti, ma anche la volontà di combattere una società chiusa e di non rinunciare alla vitalità dei loro desideri. L’OMBRA DEL DUBBIO. L’AMBIGUITÀ COME ESSENZA DEL NOIR
Non possono mancare, nella retrospettiva, alcuni film che hanno fatto la storia del genere noir, a cominciare da Shadow of a Doubt (L’ombra del dubbio, Usa 1943) di Alfred Hitchcock, che dà il titolo alla rassegna, per proseguire con Gaslight (Usa 1940) di Thorold Dickinson, Fallen Angel (Un angelo è caduto, Usa 1945) di Otto Preminger, Mildred Pierce (Il romanzo di Mildred, Usa 1945) di Michael Curtiz e In a Lonely Place (Il diritto di uccidere, Usa 1950) di Nicholas Ray. MIDNIGHT MOVIE: L'OMBRA DEL DOPPIO Per le "incursioni notturne" del festival – Midnight Movie e Fantamaratona – Bergamo Film Meeting propone un viaggio nel mondo perturbante del doppio tra gemelli, cloni e sosia, prendendo spunto dalle parole di Sigmund Freud: Kind Hearts and Coronets - Sangue blu di Robert Hamer (Gran Bretagna 1949, 106’) Versione integrale di uno dei più grandi classici del terrore, tratto da Stephen King, uscito a sua tempo in Europa con una durata di119’, tuttora la sola disponibile sia per le televisioni che per l’home video. Terribilmente indimenticabili le due spettrali gemelline. A Zed & Two Noughts - Lo zoo di Venere di Peter Greenaway (Gran Bretagna/Olanda 1986, 115’) I fratelli siamesi – separati chirurgicamente – Oswald e Oliver Deuce hanno appena perso le rispettive mogli in un bizzarro incidente: un cigno è andato a sbattere contro il parabrezza di un’automobile, coinvolgendo anche una terza donna, Alba. Un film cerebrale e perverso.
SEGRETERIA Bergamo Film Meeting Tel.: 035.363087 e-mail: info@bergamofilmmeeting.it UFFICIO STAMPA NAZIONALE Studio Sottocorno - Lorena Borghi Tel.: 02 20402142 - 02 29419283 e-mail: studio@sottocorno.it |
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