Giunto alla 24ma edizione, il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (FCAAAL) - l’unico festival in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina – si tiene a Milano dal 6 al 12 maggio. L'anteprima italiana di Two Men in Town di Rachid Bouchareb apre la XXIV edizione del Festival, martedì 6 maggio 2014. Opening film di quest’anno, in anteprima italiana, Two Men in Town (La voie de l’ennemi) di Rachid Bouchareb, regista assiduo frequentatore del festival – che ha aperto il Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina a Milano 2009 con London River - qui alla sua seconda prova con il cinema di Hollywood e un cast d’eccezione: Forest Whitaker, Harvey Keitel, Brenda Blethyn. Il film è stato selezionato in concorso alla Berlinale 2014.La serata d’inaugurazione avrà luogo alle 20.30 di martedì 6 maggio all’Auditorium San Fedele. Two Men in Town (La voie de l'ennemi) Francia/Algeria/USA/Belgio, 2013, col., 120’ Regia di Rachid Bouchareb Con Forest Whitaker, Harvey Keitel, Brenda Blethyn. Sinossi: William Garnett è appena uscito di prigione. Grazie alla fede musulmana, la sua condotta in carcere è stata esemplare e, con l’aiuto di un’agente di sorveglianza molto umana, è pronto a cominciare una nuova vita. Siamo in una piccola città del New Mexico, circondata dal deserto, dove muoiono sempre più immigrati messicani vittime delle sete o delle fucilate degli agenti di confine. Qui, il suo passato non è stato dimenticato e ad attenderlo ci sono uno sceriffo alla ricerca di vendetta e un vecchio compagno di malavita. Garnett è così costretto a fare i conti con i demoni del passato. Rachid Bouchareb nasce nel 1953 nei pressi di Parigi. Dal 1977 al 1983 lavora alla Société Française de Production et de Création Audiovisuelles e per la televisione francese come assistente alla regia. E’ autore di numerosi cortometraggi prima di debuttare nel 1985 con il primo lungometraggio Bâton Rouge, premiato al Festival di Amiens. Poussières de vie è candidato all’Oscar nel 1994 come miglior film straniero e Little Senegal è selezionato al Festival di Berlino nel 2001 e vince il Premio al Miglior lungometraggio al Festival del Cinema Africano di Milano. Nel 2006 realizza Indigènes, ancora nominato agli Oscar, e nel 2007 London River, che vale l’Orso d’Argento a Sotigui Kouyaté alla Berlinale. Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina insieme ad altri sei festival milanesi (MIX, Filmmaker , Invideo, Milano Film Festival, Sguardi Altrove, Sport Movies & Tv Festival) fa parte del Milano Film Network (MFN), una rete di festival milanesi che si estende su tutto l’arco dell’anno come un unico grande evento, il "festival lungo un anno". E’ la risposta innovativa di Milano, che sperimenta modalità diverse di presenza sul territorio e di rapporto con il pubblico. Il Milano Film Network è non solo una rete di festival ma un "sistema" in grado di coordinare l’offerta culturale della città di Milano e fungere da motore di sviluppo di sinergie con il territorio. Programma 2014 Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina prevede quindi la proiezione di circa 50 titoli (selezionati tra circa 700 film visionati) suddivisi nelle seguenti sezioni: - Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, accurata selezione delle ultime produzioni di fiction e documentari provenienti da Asia, Africa e America Latina che privilegia le opere di giovani registi. I film sono tutti in prima nazionale. Tra i film più attesi: MATAR A UN HOMBRE di Alejandro Fernandez Almendras, vincitore del World Cinema Grand Jury Prize al Sundance Film Festival. Tra gli eventi della Sezione Flash: Come ormai da alcuni anni il Festival dedica una particolare attenzione ai film che ci raccontano l’attualità delle rivoluzioni nei paesi arabi. Quest’anno l’attenzione è rivolta alla Siria con l’anteprima nazionale del film LADDER TO DAMASCUS di Mohamad Malas, grande maestro del cinema siriano (il suo film The Night del 1992, è stato inserito tra i primi 10 film arabi di tutti i tempi secondo una classifica del quotidiano britannico The Guardian). Il regista è stato arrestato i primi di marzo dall’intelligence siriana mentre stava per attraversare il confine con il Libano, da dove sarebbe dovuto partire per l’Europa e presentare il suo film. Girato clandestinamente in uno spazio chiuso, una corte/cinema il film mette in scena la rappresentazione simbolica, stilizzata, della paura e dello sgomento per ciò che sta succedendo nel paese. Un film sulla guerra in Siria, senza mai vederla. Solo il suono, reale, riporta costantemente il rombo degli elicotteri e degli aerei. La principale sezione fuori concorso di questa 24° edizione sarà la seconda edizione di FILMS THAT FEED (FTF). In collaborazione con l’evento Arte da Mangiare (8 -11 maggio 2014), il Festival presenterà alcuni film della sezione Films that Feed alla Società Umanitaria, nella sala Facchinetti e ospiterà a sua volta una installazione artistica della affermata manifestazione di cultura e gusto Viene riproposta per il quarto anno consecutivo la sezione tematica "E tutti ridono… le più divertenti commedie da Africa, Asia e America Latina" selezionate con la collaborazione di Gino e Michele di Zelig. Tra i titoli in anteprima italiana: il film EKSTRA di Jeffrey Jeturian, irresistibile commedia agro-dolce, one-day-in-the-life di una comparsa sul set di una soap opera filippina. Il Festival partecipa per il quinto anno consecutivo alla campagna lanciata da laFeltrinelli (casa editrice e libreria) Il Razzismo è una brutta storia con una selezione di film sulle tematihe del razzismo e dell’integrazione. Questa collaborazione tra FCAAAL e laFeltrinelli ha dato vita al Premio "Il Razzismo è una brutta storia", che sarà consegnato al miglior film della sezione. Punto di incontro per gli ospiti e il pubblico è il FESTIVAL CENTER che ospita mostre, iniziative, occasioni di intrattenimento e di relax ispirati alle culture di Africa, Asia e America Latina. Uno Spazio Bar, gestito dall’Associazione Sunugal, sarà allestito presso la sala degli incontri. Tutte le attività del Festival Center per il pubblico saranno gratuite. Il Festival Center ospiterà quest’anno la Mostra fotografica "ONE DAY AFRICA. Una giornata nella vita del continente vero", realizzata dalla rivista "Africa", in collaborazione con il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. Lo Spazio Scuola del Festival concorre a promuovere e integrare percorsi didattici sui temi del dialogo interculturale, dei diritti, della pace e della cittadinanza mondiale attraverso proiezioni di film riservate a docenti e studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado; la costituzione di una Giuria studenti per l’assegnazione di un premio al miglior cortometraggio e la costituzione di una Giuria docenti per l’assegnazione di un altro premio ai cortometraggi. In collaborazione con il Milano Film Network il Festival organizza quest’anno il Workshop "Dalla psicologia al documentario di creazione". Una masterclass con Zeina Daccache . Zeina Daccache, regista e documentarista libanese, presenta al Festival in concorso il suo ultimo documentario Scheherazade Diary. Zeina nasce come psicologa, e in particolare come drama-therapist e in seguito si dedica alla regia. Il workshop da lei condotto ha lo scopo di illustrare il suo cinema e la sua metodologia di documentarista: il suo lavoro si svolge sempre all’interno di un gruppo di persone emarginate e spesso recluse (prigionieri, malati psichiatrici) e si avvale di nozioni di psicologia, strumenti di recitazione e di regia documentaria per ottenere un effetto terapeutico, un forte impatto sociale e un prodotto finale audiovisivo sociale e artistico. Rassegne "Dopofestival" Luoghi e date della manifestazione Tutti i film sono sottotitolati in italiano. Per i film in concorso è prevista la presenza del regista. Per informazioni: Link Segreteria Tel. +39.02.6696258; E-mail: festival@coeweb.org Ufficio Stampa: Studio Sottocorno Lorena Borghi email: studio@sottocorno.it; lorenaborghi@gmail.com |
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