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Cassero TTV festival Cineteca del Comune di Bologna

Cinema Lumière - Sala Auguste

Manifattura delle Arti, via Azzo Gardino 65, Bologna

Laboratori di musica e spettacolo- Auditorium

Manifattura delle Arti, via Azzo Gardino 65, Bologna

Il Cassero

ex Salara, via Don Minzoni 18, Bologna

Galleria d’Arte Moderna/Spazio Aperto

Piazza della Costituzione 3, Bologna

TTV FESTIVAL

performing arts on screen

17° EDIZIONE

Bologna 3-14 marzo 2004

Riccione 26-30 maggio 2004

Nuovo scenario per la diciassettesima edizione del ttv festival performing arts on screen, che quest’anno approda per la prima volta nel capoluogo emiliano: dal 3 al 14 marzo Bologna è la prima tappa dell’edizione 2004 del TTV, l’unico festival italiano dedicato a film, video, programmi televisivi ed altri media e formati, riguardanti il complesso delle arti sceniche e visuali: teatro, danza, opera contemporanea.

Sotto le Due Torri il festival presenta la sezione internazionale, per proseguire poi a Riccione (dal 26 al 30 maggio) con la sezione italiana, che contiene le opere finaliste di Concorso italia e expanded theatre, dedicato alle contaminazioni tra il teatro italiano di ricerca, i nuovi media e le arti visive.

il ttv festival, fondato da Franco Quadri nel 1985 e diretto da Fabio Bruschi, si svolge in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna, il Comune di Bologna – Cultura, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna/Spazio Aperto e il Cassero gay lesbian center. Il Festival ha il patrocinio del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna e il contributo del Goethe Institut Mailand, della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e dell’Ambasciata del Canada a Roma. Media partner: Cult Network Italia.

Peculiarità di questa edizione bolognese la videoteca del festival: una parte consistente del grande patrimonio video di TTV, forte di 3500 titoli, si trasferisce per tutta la durata della manifestazione a Bologna, a disposizione del pubblico, come anticipazione di quella che sarà la collaborazione permanente tra TTV Festival e la Cineteca del Comune di Bologna (Videobiblioteca, sala video, via Azzo Gardino, 65).

Quattro le sezioni in programma: Opera Video, videoteatro, videodanza e video arte/Giovani artisti

Opera Video

Un excursus tra opere liriche contemporanee, composte per lo schermo del video, del cinema o della televisione.

Al grande compositore inglese Benjamin Britten è dedicata questa sezione con la conferenza –spettacolo di Luca Scarlini dal titolo Suonare lo sguardo: film e video di Benjamin Britten (Cassero, 3 marzo, ore 18) e a seguire Benjamin Britten- Peter Pears: Folksongs; chiude la serata il documentario di Theresa Griffiths Benjamin Britten:The Hidden Heart sul sodalizio amoroso e artistico tra Britten e il tenore Peter Pears. La sezione, che si inaugura al Cassero, si svolge nei giorni successivi al Cinema Lumière - Sala Auguste e ai Laboratori di musica e spettacolo- Auditorium (via Azzo Gardino, 65).

Giovedì 4 marzo (Cinema Lumière) è ancora dedicato a Britten: il programma della serata prevede infatti il War Requiem musicato da Britten, per la regia di Derek Jarman e l’Amore Vincitore, ritratto-intervista su Jarman di Roberto Nanni, che sarà presente al festival. Il War Requiem, capolavoro britteniano, composto nel 1961 in occasione della ricostruzione della cattedrale di Coventry, distrutta durante la seconda guerra mondiale, viene presentato ad un anno dall’inizio della seconda guerra del Golfo.

Numerose altre opere video, musicate da Britten si possono consultare presso la videoteca del festival: tra queste l’opera per la tv, di intento pacifista, Owen Wingrave, tratta dalla novella omonima di Henry James e commissionata al grande maestro nel ’71 dalla BBC. È possibile visionare anche il rifacimento di Margaret Williams di questa stessa opera, per Channel 4, a distanza di trent’anni dalla prima, nel 2001.

Straordinari registi sperimentali sono gli autori rispettivamente di Sonata for Viola, ritratto del compositore russo Dimitri Shostakovic, realizzato dal regista di culto Alexander Sokurov e In Absentia, un paesaggio del dolore, dall’ultima serie di Sound on Film, regia dei Brothers Quay su musiche originali di Karlheinz Stockhausen.

Nei giorni successivi al centro della programmazione, presentate dal critico musicale Giordano Montecchi, opere per la tv di più recente produzione, tra queste Trouble in Tahiti (2002) di Leonard Bernstein, deliziosa operina anticipatrice di temi alla "Far from Heaven", per la regia di Tom Cairns. A seguire Hello Dolly, Goodbye Mummy, ispirata alla truculenta fiaba russa BabaYaga, lavoro a quattro mani della compositrice inglese Judith Weir e della regista Margaret Williams. Dalla serie Sound on Film, originale format televisivo della BBC, imperniato sulla collaborazione tra compositori e registi, il bellissimo ed elegiaco Blight, ode alla scomparsa di un quartiere londinese cancellato dalla costruzione di una nuova autostrada. Toothpaste è invece una divertente micro-opera in 5 minuti, diretta dal brillante regista canadese Larry Weinstein: storia di un matrimonio a pezzi, per colpa di un tubetto di dentifricio mal chiuso.

Alla presenza del regista Carlo Ippolito, il Festival propone Un’altra città, cortometraggio sulla colonna sonora composta nel 1929 da Arnold Schönberg per un film mai fatto; il corto Chop, Chop, Chopin, è invece un cartone polacco con musiche di Chopin, rivisitate dal trio jazz di Michal Urbaniak.

In anteprima per l’Italia il Festival presenta il cartone animato d’autore The Cunning Little Vixen, realizzato per la BBC dal geniale regista Geoff Dunbar, su musiche di Leos Janacek.

Videoteatro

Grandi nomi e prestigiose anteprime nella sezione Videoteatro (Cinema Lumière- Sala Auguste e Laboratori di musica e spettacolo- Auditorium, 8-13 marzo).

Il festival dedica un omaggio a Jon Fosse, il maggiore scrittore norvegese contemporaneo e drammaturgo di successo europeo; Luca Scarlini presenta alcuni suoi lavori, tra cui Naustet, Husa I Ein By e Traum In Herbst.

In collaborazione con Theaterkanal, canale satellitare tematico, dedicato alle arti sceniche, della seconda rete pubblica tedesca ZDF, TTV presenta una selezione delle migliori produzioni di videoteatro, con una particolare attenzione all’ultima generazione di registi teatrali.

Tra i film proiettati, Emilia Galotti, di G.E. Lessing, regia teatrale di Michael Thalheimer, regia televisiva di Hannes Rossacher, produzione del Deutsches Theater di Berlino; la regia si concentra sulla lotta disperata contro il tempo e le emozioni evocate da questa battaglia inutile. L’introduzione è affidata a Gerardo Guccini, critico e docente del DMS di Bologna.

E ancora Nora di Henrik Ibsen, regia teatrale di Thomas Ostermeier, regia televisiva di Hannes Rossacher, produzione della Schaubuhne di Berlino; il video è presentato dal critico teatrale Massimo Marino.

Disponibili nella VideoTeca del Festival, Traum In Herbst di Jon Fosse, regia teatrale di Luk Perceval, regia televisiva di Theo Roos; Leonce e Lena di Büchner, regia di Robert Wilson, musiche di Herbert Grönemeyer. Saranno presenti Bettina Petry, responsabile della programmazione di ZDF Theaterkanal e il giovane regista Michael Thalheimer, la cui versione di Emilia Galotti ha ottenuto a Berlino uno straordinario successo.

Di Ariane Mnouchkine, famosa regista francese del Thèatre du Soleil, già nota in Italia per 1789 e per Molière, il TTV presenta Tambours sur la digue, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, di grandissimo impatto visivo, ispirato al genere giapponese del bunraku.

Non poteva mancare uno sguardo oltremanica; nel 2002 la BBC ha lanciato il nuovo canale satellitare BBC4, interamente dedicato alle arti e all’aggiornamento culturale, con un ampio spazio alle arti sceniche.

In esclusiva per l’Italia, TTV presenta la programmazione di BBC4, dedicata al grande drammaturgo inglese Harold Pinter, nella veste di attore in Sketches, One for the road (dalla serie Pinter at the BBC) e nell’inquietante Catastrophe (dalla serie Beckett on film) con Sir John Gielgud.

Il Festival presenta, inoltre, un double Bill con il primo play del drammaturgo inglese, The Room e la sua pièce più recente, Celebration scritta in occasione del suo settantesimo compleanno, nella produzione dell’Almeida Theatre di Londra. Da Palcoscenico di Rai Due, l’inedito Cenere alle ceneri, di cui il drammaturgo ha diretto la versione italiana (firmando sia la regia teatrale che quella televisiva), con la formidabile coppia di attori formata da Adriana Asti e Jerzy Stuhr.

Altre videoopere di e con Pinter saranno disponibili presso la videoteca del festival.

videodanza

Innovative serie di videodanza, prodotte dalle più importanti reti televisive internazionali, tra cui arte, channel 4, bbc, nps sono al centro della sezione videodanza (Laboratori di musica e spettacolo- Auditorium, Cinema Lumière, Galleria d’Arte Moderna /Spazio Aperto - 8-14 marzo).

Si comincia con l’esperienza britannica: il primo video è Body of Water, nuovo formato di "Dance for the Camera", la fortunata serie televisiva ideata dalla BBC e dall’Arts Council of England, basata sulla collaborazione fra coreografi e registi.

A seguire 4Dance, corti prodotti da Channel 4 e realizzati in collaborazione con artisti e festival non inglesi, tra cui per l’Italia il TTV e Anna de Manincor, presente al festival.

Moving North è una serie di dieci corti di danza, influenzati dalla no dance, coprodotti dal Nordic Centre for the Performing Arts di Copenaghen con le televisioni di Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda e Finlandia. Sarà presente Magne Antonsen, ideatore e curatore del progetto.

A rappresentare il Canada, una selezione di brillanti, spesso umoristici corti di danza prodotti da Bravo! FACT Foundation to Assist Canadian Talent, fondazione canadese che sostiene artisti indipendenti.

Sarà presente Judy Gladstone, direttore esecutivo di Bravo!FACT.

Il festival propone, inoltre, tre pluripremiati mediometraggi di videodanza, realizzati dal canale televisivo satellitare ARTE France: dalla serie "Danse Danse Danse": Black Spring di Heddy Maalem, Chrysalis di Wayne Macgregor, sperimentale coreografo inglese pioniere delle nuove tecnologie, oltre al recentissimo Uzes Quintet, diretto dalla regista Catherine Maximoff che sarà presente al festival, insieme al produttore della serie, Patrice Nezan.

Particolarmente interessante il recentissimo Dominique Mercy dances Pina Bausch di Règis Obadia, con estratti dalle più importanti coreografie di Pina Bausch. Il film, che ha come protagonista il primo ballerino e principale collaboratore della Bausch, evidenzia il rapporto umano e artistico, tra maestra e allievo.

La relazione tra le coreografie di Anne Teresa de Keersmaeker, in occasione dei vent’anni della compagnia Rosas e le musiche di Thierry De Mey è al centro di Dance Notes, film belga del 2003.

Largo spazio è dato anche ai film di danza: tra questi In the mirror of Maya Deren, con la regia di Martina Kudlacek, bellissimo documentario con materiali inediti sulla cineasta sperimentale americana Maya Deren, che ha inventato il film di danza; Hit and Run, film, di teatrodanza irlandese dall’intrigante atmosfera dark, diretto da John Comiskey, presente al festival; Beau Travail, sognante e visionario poema dai toni cupi di Claire Denis e per finire Dracula, pagine dal diario di una vergine del regista di culto canadese Guy Maddin, vincitore dell’ultimo Dance Screen, che in questo lavoro fa rivivere il linguaggio filmico del cinema muto in salsa camp.

All’interno della sezione videodanza Cult Network, canale satellitare tematico interamente dedicato al Cinema, alla Cultura e alla Comunicazione, propone Performing Cult: (4 e 5 marzo Manifattura delle Arti, Auditorium) il regista Alberto D’Onofrio presenta la serie TV Performer: dieci documentari prodotti da Cult Network, per un viaggio in esclusiva nell’universo dei più importanti performers italiani e stranieri. In proiezione al festival i primi due episodi.

Il corpo del reato, selezione di artisti diversi, nei quali il corpo nudo nella sua essenzialità diventa il centro di un percorso visivo tra danza e teatro. Particolare è la ricerca sui corpi e sulla loro modalità espressiva del coreografo Michele Di Stefano, (presente al Festival) della compagnia "MK". Il film presenta, inoltre, il lavoro sull’immobilità assoluta dello svizzero Yan Marrusich e il provocatorio gruppo romano Santa Sangre.

Il secondo episodio, Oltre la danza, presenta alcuni dei gruppi più innovativi di teatro-danza come WEE di Francesco Scavetta; l’evento fiorentino "Fabbrica Europa" con artisti provenienti da Egitto, Finlandia, Cuba, Sud Africa e i giovani coreografi emergenti come il cubano Guillermo Horta e il rumeno Cosmin Manolescu.

Inoltre, ispirata al tema della grande mostra Il nudo nell’arte (in corso alla GAM di Bologna fino a maggio), una selezione di videodanza italiana e internazionale dal titolo Belly Dance: videodanza/corpi/nudo, a cura di Viola Valentina (Viola Carando + Valentina Pellitteri) con la collaborazione di Anna de Manincor: un programma che passa progressivamente dalla fisicità alla rarefazione, dove il corpo dei danzatori progressivamente si smaterializza (Galleria d’Arte Moderna di Bologna/Spazio Aperto - 8-14 marzo).

VIDEOARTE/Giovani artisti

Fin dalle prime edizioni il TTV ha presentato video, installazioni e mixed media al confine tra arti visuali e modalità performative. Riallacciandosi a questa tradizione, la diciassettesima edizione del Festival presenta due diversi modelli di promozione dei giovani artisti: Bologna con il Festival Iceberg e Colonia con la Media Art Academy/Kunsthochschule für Medien (KHM) e la Fondazione SK (Manifattura delle Arti, 12 e 13 marzo).

La videoarte italiana è rappresentata da due rassegne: Icebreakers, a cura del critico d’arte Marco Altavilla e realizzata in collaborazione con l’Ufficio Spettacolo e Giovani Artisti del Comune di Bologna – Cultura. Icebreakers segue l’iter di alcuni artisti, che si sono distinti nelle scorse edizioni di Iceberg, festival dedicato all’officina creativa bolognese, mettendo in evidenza i personali percorsi di ricerca.

Espressione, invece, della creatività in tutto il territorio nazionale è Oltre lo schermo: dall’immagine all’immaginario, rassegna video di artisti italiani, a cura ancora di Marco Altavilla, che ha pensato questo spazio come luogo di visione, in cui ritrovare quanti adottano il video come estensione verso una realtà complessa.

A testimonianza dell’esperienza tedesca vengono presentati, in collaborazione con l’Accademia di Arti dei Media - KHM e la Fondazione SK - Stiftung Kultur di Colonia, alcuni tra i più significativi videoartisti presenti oggi in Germania.

Ospiti del Festival Vera Firmbach della Fondazione SK - Stiftung Kultur, che presenta una rassegna, da lei curata, con i video finalisti e vincitori del concorso internazionale German Video Dance Production Award e alcuni corti della rassegna di film di danza Dance Stories;

Andreas Altenhoff, rappresentante dell’Accademia KHM che presenta video da lui selezionati, provenienti dal festival Altitude (2003), organizzato dall’Accademia e tre corti prodotti dalla KHM;

Anja Struck, videoartista che ha ottenuto di recente significativi riconoscimenti, tra cui il premio ‘Spiridon-Neven-Dumont’ come migliore artista della KHM, che propone le sue opere video e quelle di altri giovani artisti.

CultNetworkItalia – il canale culturale della TV satellitare

Cult Network è il canale tematico satellitare interamente dedicato al Cinema, alla Cultura e alla Comunicazione, visibile nel bouquet digitale PrimoSKY-canale 142. Da oltre 5 anni Cult è una televisione che esplora la scena culturale con una attenzione particolare per i territori della ricerca, i nuovi linguaggi e le contaminazioni di genere, le inter-zone culturali dove emergono e si sviluppano i temi che caratterizzano i fenomeni socio-culturali ed artistici del contemporaneo: per queste ragioni Cult Network ha scelto di essere un partner privilegiato di TTV Festival – Performing Arts on Screen, a partire dall’evento bolognese della manifestazione, inaugurando un percorso che si prospetta ricco di iniziative e spazi di crescita e confronto.

Cult si propone come un soggetto attivo della produzione culturale contemporanea, investendo nella produzione di programmi originali, dedicati alle specificità della cultura - documentari, serie TV, monografie, corti e formati multipiattaforma - con una attenzione particolare per i territori della ricerca, i nuovi linguaggi e le contaminazioni di genere in Italia e all’estero.

Cult Network ha inaugurato anche il nuovo sito Internet e la nuova sezione multimedia AREA CULT. Una piattaforma web realizzata per crescere con Cult come spazio complementare e contenitore autonomo, rispetto al canale televisivo. Uno spazio Internet dedicato all’approfondimento delle tematiche culturali ed all’incontro tra partner, istituzioni e pubblico interessato alla Cultura, al Cinema ed alla Comunicazione: www.cultnetworkitalia.com

Per il rilancio della comunicazione e del marketing il TTV Festival – Performing Arts on Screen ha scelto di affidarsi a The Culture Business – fanaticaboutfestivals: società specializzata in consulenze e servizi integrati per manifestazioni cinematografiche. L’attività di The Culture Business mira ad implementare la qualità organizzativa degli eventi e ad incrementarne il potenziale di visibilità, di comunicazione, di valorizzazione economica, creando sinergie e costruendo complementarità inedite tra l’universo della produzione culturale e quello del marketing. www.theculturebusiness.it

Per info:

TTV Festival: 0541/694425 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13) fax: 0541/475816

e-mail: ttv@riccioneteatro.it

www.riccioneteatro.it

www.fanaticaboutfestivals.it

Ingresso gratuito per le sezioni arti visive/videoteatro

Ingresso 6 euro per le sezioni video danza e video opera

student card: 14 euro/8 proiezioni

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