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DIARIO DEL ‘900

Milano 11/12/18/19 DICEMBRE 2004

L’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (www.aamod.it ), costituito nel 1979 con sede a Roma, dedica la sua attività alla raccolta di materiali audiovisivi per la costruzione di una memoria collettiva dei movimenti sociali e dei loro protagonisti.

Nel mese di Dicembre si inaugura una serie di proiezioni curate dall’AAMOD nella sala Officina del Centro Studi Dropout. L'Archivio, che da un anno ha aperto una sede milanese gestita dall'Associazione Altrocinema e ospitata negli spazi di Dropout - Officina dell’Immagine, presenta una delle più importanti produzioni realizzate negli ultimi anni, un ampio percorso nella storia del '900 attraverso i preziosi documenti filmici conservati nei suoi archivi.

Fedele alla sua vocazione di singolare "archivio del/per il presente" (così lo definì Cesare Zavattini, il suo principale ideatore e fondatore), l'AAMOD svolge da sempre una importante attività di diffusione dei materiali raccolti e di produzione di nuovi materiali documentari. Non è un caso perciò che in "Diario del '900" figurino come autori alcuni dei più importanti registi italiani, ma è invece il segno di una solida collaborazione e di una fiducia conquistata in oltre vent'anni di attività.

Scorrendo il catalogo delle sue produzioni e pubblicazioni (tra cui i preziosissimi Annali) appare con evidenza come l'AAMOD sia stato, al di fuori di ogni moda effimera, una delle poche istituzioni italiane assiduamente presente nella promozione e nella diffusione del cinema documentario in Italia.

DIARIO DEL ‘900:

il "secolo breve" nei film dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Dieci film di montaggio che affrontano sia i periodi più controversi e problematici della storia italiana - quali il dopoguerra, l’emigrazione e la questione meridionale, il miracolo economico, il '68, gli anni ’70 - che grandi eventi della storia mondiale del ‘900, come la guerra di Spagna, la guerra del Vietnam, la rivoluzione cubana. Le dieci antologie sono state curate da dieci autori del cinema italiano, valorizzando la carica evocativa e la forza delle immagini oltre che la ricostruzione puntuale dei temi trattati. La serie è stata realizzata dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.

Dropout Officina dell'Immagine
Via Mecenate 76/32
20138 Milano
Tel:+39 02 76118143
Fax:+39 02 89053532
sito: www.dropout.tv

Le proiezioni si svolgono presso la Sala Officina del Centro Studi di Dropout, in via Mecenate 76/32
L'ingresso alle proiezioni è libero (con la tessera del Centro Studi Cinematografici Dropout).
Per ulteriori informazioni:
Tel. 02 45498705
email:
segreteria@dropout.tv
www.centrostudicinematografici.it

PROGRAMMA PROIEZIONI "DIARIO DEL ‘900"

Dieci film di montaggio che affrontano sia i periodi più controversi e problematici della storia italiana - quali il dopoguerra, l’emigrazione e la questione meridionale, il miracolo economico, il '68, gli anni ’70 - che grandi eventi della storia mondiale del ‘900, come la guerra di Spagna, la guerra del Vietnam, la rivoluzione cubana. Le dieci antologie sono state curate da dieci autori del cinema italiano, valorizzando la carica evocativa e la forza delle immagini oltre che la ricostruzione puntuale dei temi trattati.

SABATO 11 DICEMBRE

ore 17.00

La guerra di Spagna

a cura di Franco Giraldi, 1996, 93’

La guerra di Spagna (1936-1939) è stato uno degli eventi più drammatici della storia di questo secolo. Non si è trattato di un semplice fatto militare, ma di una guerra civile, con tutti quegli eccessi e quelle violenze che accompagnano le guerre fratricide. Attraverso gli splendidi film-documentari di registi del calibro di Bunuel, Ivens, S†b, il film affronta la storia di una guerra il cui significato ha superato i confini della Spagna: ha rappresentato il primo confronto diretto nella lotta mondiale tra fascismo e antifascismo e il preludio della seconda guerra mondiale.

Ripercorrendo la storia della guerra civile dalla vittoria del Fronte popolare alla sconfitta della Repubblica nel 1939, il film mostra alcuni dei momenti più drammatici della guerra: l'assedio di Madrid; la battaglia dell’Ebro, l’intervento militare fascista e nazista. I documenti raccolti nel film danno anche il senso dell'impegno internazionalista e democratico che ha portato migliaia di volontari da tutto il mondo a combattere per la libertà della Spagna.

ore 18.30

Gli anni del dopoguerra e della guerra fredda

a cura di Carlo Lizzani, 1996, 88’

Il decennio 1946-1956 è stato uno dei più travagliati della storia italiana. I filmati raccolti in questa videocassetta, prodotto di un'epoca in cui non esisteva ancora la televisione, non possono che riflettere, evocare il clima di quegli anni. L'antologia ripercorre alcuni dei momenti più drammatici del dopoguerra e degli anni della guerra fredda: l'attentato a Togliatti nel 1948, la strage di Modena compiuta dalla polizia di Scelba, l'alluvione del Polesine, la minaccia di una guerra atomica...

Ne emerge anche l'immagine di un paese democratico che uscito dalla guerra procede sulla via della ricostruzione. La politica si intreccia spesso a momenti ludici (come nel caso del ritorno di Togliatti all'attività politica, quando si svolge a Roma la Festa de l'Unità). La morte di Stalin e la caduta del suo mito (con il XX Congresso del PCUS) rappresentano nella storia del dopoguerra due spartiacque decisivi: con questi due fatti si chiude il film.

DOMENICA 12 DICEMBRE

ore 15.30

Il miracolo economico

a cura di Guido Chiesa, 1996, 90’

Questo film raccoglie documenti audiovisivi sul decennio 1955-1965 quello che ha cambiato la faccia dell'Italia, quello del boom e dell'industrializzazione. Le città si trasformano: selve di palazzi sorgono nelle periferie di Roma, Napoli, Milano, Torino, ecc. L’industrializzazione travolge la società tradizionale, la civiltà contadina. Centinaia di migliaia di automobili invadono le strade. Si assiste al boom dei consumi di massa.

Attraverso la ricca documentazione, il curatore mostra anche l’altra faccia del "miracolo", le distorsioni, le arretratezze che hanno segnato la difficile modernizzazione del nostro paese: i bassi salari, l’emigrazione, la questione dello sviluppo del Mezzogiorno, l’instabilità del quadro politico. Il film si chiude con le parole di Pier Paolo Pasolini che del "boom" è stato uno dei critici più appassionati.

ore 17.00

Cuba e il Che

a cura di Ansano Giannarelli, 1996, 69’

L'antologia ci guida attraverso la storia di Cuba dagli anni trenta fino alla morte di Che Guevara nel 1967. La rivolta studentesca del '52, lo sbarco dei rivoluzionari nel '56, la battaglia di Santa Clara, l'ingresso delle colonne guerrigliere all'Avana nel gennaio del ‘59, la riforma agraria e la nascita della repubblica socialista, il confronto politico-militare con gli USA culminato con lo sbarco delle forze controrivoluzionarie alla Baia dei porci del '62 e con il loro annientamento da parte dell’esercito rivoluzionario, la battaglia internazionalista del Che e la sua morte. Dopo aver rievocato tanti eventi e personaggi storici, il film si chiude con uno splendido film-documentario di Octavio Cortazar, che mostra la prima proiezione cinematografica in un piccolo paese della Sierra cubana.

ore 18.30

Sconfiggeremo il cielo. Trent’anni di guerra in Vietnam

a cura di Daniele Cini, 1996, 73’

La guerra di liberazione del popolo vietnamita costituisce uno dei fatti più drammatici del secondo dopoguerra. Si tratta di un evento che ha rappresentato un trauma per le coscienze dei contemporanei e che ha determinato una profonda spaccatura nella società statunitense che, per molti aspetti, non si è ancora ricomposta. Il popolo contadino che sfida la più grande superpotenza mondiale e che la batte, con la tattica della guerriglia, è diventato il simbolo della supremazia dell'uomo sulle macchine. L’antologia curata da Daniele Cini ci conduce attraverso alcuni dei momenti e degli aspetti più significativi di quel drammatico conflitto: i bombardamenti americani e le città sotterranee, l’uso delle armi chimiche, l'offensiva del Tet del gennaio '68 quando i vietcong riuscirono quasi a vincere la guerra nel momento in cui massima era la presenza militare americana. Fino a giungere alla fine della guerra nel 1975, quando i vietcong entrarono a Saigon.

SABATO 18 DICEMBRE

ore 17.00

In cerca del ’68. Tracce e indizi

a cura di Giuseppe Bertolucci, 1996, 74’

Il "Sessantotto" italiano e mondiale rappresenta un evento estremamente complesso e articolato. Il curatore tenta di dipanare alcuni dei principali fili di questa intricata matassa di avvenimenti, di personaggi, di processi, di culture. Dai primi segni del nuovo impegno dei giovani nel 1966 e fino al 1969, il racconto procede in modo non cronologico muovendosi sul filo dell'emozione oltre che su quello della ricostruzione storica.

Il film è organizzato in oltre 20 voci, da "Alluvione" a "Uno di noi", procedendo attraverso "Buoni", "Cattivi", "Consumismo", "Contestazione", per arrivare a "Fiaba", "Fiat", "Neri", "Polizia" e molte altre ancora. In questa sorta di dizionario del ‘68 ripercorriamo alcuni degli eventi cruciali di quel periodo storico: dalle prime occupazioni delle Università alla battaglia di Valle Giulia, dal maggio francese alle rivolte dei neri americani, dalle lotte antimperialiste al dogmatismo dei gruppi marxisti-leninisti che manifestano agitando il "libretto rosso", dalla repressione poliziesca al dibattito tra gli intellettuali.

ore 18.30

Gli anni ’70. Sogno e tragedia

a cura di Giuliana Gamba, 1996, 71’

Gli anni '70 in Italia hanno rappresentato un decennio di grandi speranze di cambiamento, ma sono stati costellati da molti eventi drammatici. I movimenti collettivi nati dalla spinta del '68 studentesco e del '69 operaio hanno imposto un ripensamento dal basso della società.

Giuliana Gamba di fronte a una materia tanto complessa e di fronte all'abbondanza di documenti audiovisivi su questo periodo della storia italiana, ha scelto temi ed eventi che più di altri hanno dato il segno a questi anni: la crisi economica e la politica di austerity; il referendum sul divorzio: la rivelazione di un'Italia laica; il movimento femminista; la grande avanzata della sinistra nelle elezioni del 1975-76; le battaglie antifasciste; i gruppi della "nuova sinistra" e gli scontri di piazza; l'assassinio di Pier Paolo Pasolini...

Accanto a momenti di gioia e di speranza emergono anche la violenza e i drammatici eventi che hanno caratterizzato, in particolare, la fine del decennio: il movimento del '77, il caso Moro e il terrorismo.

DOMENICA 19 DICEMBRE

ore 15.30

Ombre del Sud

a cura di Gianfranco Pannone, 1996, 77’

Il problema dello sviluppo del Mezzogiorno rappresenta la questione centrale della storia dell'Italia unita. Nel secondo dopoguerra la questione meridionale si è riproposta in tutta la sua drammaticità. L'antologia di Gianfranco Pannone attraverso rapidi flash ci guida in alcuni dei problemi antichi della realtà meridionale rimasti per molti aspetti irrisolti nel corso dei primi decenni del secondo dopoguerra: la fame di terra dei contadini, l’acqua, l’emigrazione (verso gli stati esteri e verso il Nord Italia), la criminalità organizzata, il malgoverno e la corruzione della classe politica.

Il Mezzogiorno, però, come ha messo in evidenza il curatore, non è rimasto immobile, ha conosciuto uno sviluppo, sebbene disordinato, soprattutto nel periodo del cosiddetto boom economico; ha visto la crisi della società contadina tradizionale, ha visto, inoltre, la mobilitazione di milioni di cittadini per una più equa divisione delle risorse e per il buongoverno.

ore 17.00

Operai

a cura di Antonietta De Lillo, 1996, 69’

Le immagini restituiscono alla memoria il senso delle lotte e lo spirito di solidarietà tra i lavoratori che combattevano per i salari, ma in primo luogo per la loro dignità, per non essere oggetti ed ingranaggi biologici di un progetto di industria in cui l’operaio-macchina era previsto come parte integrante e sostituibile. Le manifestazioni, le contrapposizioni dure, i cortei, sono in primo luogo una rivendicazione di esistenza e poi lo scontro-confronto con il potere industriale. Il recupero della memoria, avvenuto qui attraverso le immagini di Pontecorvo, di Gregoretti e del giornalismo audiovisivo, è il lavoro necessario per capire il presente e i progressi ottenuti.

 

ore 18.30

Tre donne in nero

a cura di Paolo Pietrangeli, 1996, 87’

Le storie di tre donne, colpite da tre tragedie che hanno turbato le coscienze degli italiani, costituiscono il filo conduttore del percorso di Paolo Pietrangeli attraverso alcuni dei fatti più drammatici della nostra storia: la strage delle Fosse Ardeatine (marzo 1944); la morte (o l'assassinio?) del militante anarchico Pinelli nel corso delle indagini per la strage di piazza Fontana a Milano (dicembre 1969) e la strage del treno Italicus a S. Benedetto Val di Sambro (agosto 1974). L'antologia si chiude con una quarta storia, la storia della vedova di un ucciso nel corso della rivolta di Reggio Calabria (1970). La rivolta di Reggio rappresenta un momento della "strategia della tensione", ma anche un fatto con risvolti controversi che si sottrae ancora oggi ad un'interpretazione lineare.

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