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MIFED Milano 12-16 ottobre 2004

La settantunesima edizione di uno dei maggiori mercati internazionali, fino alla precedente edizione, si è conclusa tra luci ed ombre. Infatti ha subito il "boicottaggio" dell’American Film Market, l’omologo mercato americano che ha posizionato le sue date nello stesso periodo. Fino a un momento prima aveva rappresentato uno dei più importanti avvenimenti a livello mondiale del settore audiovisivo, con acquirenti e venditori di diritti cinematografici, televisivi e home video. Per chi è stato abituato fino ad allora a corridoi pieni di gente e proiezioni altrettanto affollate, ritrovarsi in una situazione più ristretta produceva un’impressione di profondo disagio. Ridimensionati a 142 gli espositori, dai circa 240 dell’anno precedente, grandi assenti sono state quasi tutte le compagnie americane e britanniche. Le percentuali si sono spostate, privilegiando compagnie indipendenti, molti europei (francesi e tedeschi) e asiatici, con l’esordio dei cinesi. Teoricamente la prossima edizione dovrebbe svolgersi a Milano in agosto per concludersi al Lido nei giorni della Mostra, secondo un accordo tra il Mifed e la Biennale di Venezia, giovandosi della visibilità internazionale del festival per rilanciare questo mercato. Alla fine 2.800 partecipanti da 64 Paesi hanno chiuso una edizione che ha raccolto più di 1.000 buyers, con pareri discordi tra molti esportatori e distributori su quanti affari siano stati conclusi. Se il mercato si è ristretto, paradossalmente si sono fatti buoni accordi di compravendita, dando più spazio a Europa, Asia e sud America. Su 222 film presentati, 134 (60% sul totale) sono state prime di mercato; con 333 proiezioni prenotate. Tra le pellicole programmate, Il segreto di Vera Drake di Mike Leigh, Un amore sotto l’albero di Chazz Palminteri, Mare dentro di Alejandro Amenabar, La casa vuota di Kim Ki-duk, The Bridesmaid di Claude Chabrol, Nel mio amore di Susanna Tamaro, A boire di Marion Vernoux, Palindromes di Todd Solondz, Ovunque sei di Michele Placido, La spettatrice di Paolo Franchi e Hotel di Jessica Hausner.

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Hotel

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Ad irrobustire il programma ci sono stati diversi convegni e incontri, tra cui quello del progetto della Scuola nazionale di cinema, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, sul cinema digitale, un convegno per divulgare i programmi di investimento a sostegno della produzione cinematografica, lo stato dell’arte e prospettive di sviluppo per la digitalizzazione, l’archiviazione, il restauro, la conservazione e l’elaborazione delle opere cinematografiche e televisive, il nuovo cinema e nuovi linguaggi, ovvero il valore aggiunto dell’avvento del digitale, non solo dal punto di vista economico ma anche dell’evoluzione del linguaggio cinematografico, e infine il produrre la serie televisiva in animazione tridimensionale.

Maurizio Ferrari

Link: www.aip-mifed.com

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