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INGMAR BERGMAN: DI SILENZI E DESIDERI

Lo Sguardo dei Maestri - VII Edizione

CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI

"DOPO IL CONGEDO. L’OPERA MULTIFORME 1982 - 2004."

Uno degli appuntamenti più importanti per la critica cinematografica italiana il 4 e 5 febbraio 2005
Sala Convegni – Camera di Commercio – Pordenone
Centro Espressioni Cinematografiche (Udine), Cinemazero (Pordenone), La Cineteca del Friuli

A partire dal 10 novembre il percorso proposto dal Centro Espressioni Cinematografiche, da Cinemazero e dalla Cineteca del Friuli, alla scoperta di Ingmar Bergman ha permesso al pubblico di Udine e di Pordenone di vedere, grazie ad un’ampia rassegna retrospettiva, la quasi totalità dei film del maestro svedese in edizioni inedite.

Quei film di Bergman che in Italia negli anni Cinquanta e Sessanta - nonostante fossero così amati dalla cultura cattolica e di sinistra - avevano subito vergognosi tagli e mutilazioni da parte della censura dell’epoca, hanno potuto risplendere sugli schermi delle due città friulane in tutta la loro originaria bellezza (al confronto con la copia originale, "Donne in attesa" del 1952 è apparso a Udine quasi fosse un altro film).

Ora, dopo la visione senza censure delle opere cinematografiche di Bergman, la rassegna friulana a suggellare il lavoro di riscoperta e di studio del cinema di Bergman, ospiterà a Pordenone un convegno internazionale di studi che offrirà l’occasione unica di poter approfondire dal punto di vista storico e critico l’intero lavoro cinematografico del regista svedese.

Venerdì 4 e sabato 5 febbraio 2005, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio, la città di Pordenone darà spazio e voce ai più rilevanti storici ed esperti dell’opera bergmaniana.

Al "panel" oltre ai critici di livello internazionale (quali il prof. Gervais dal Canada, lo scrittore Egil Törnqvist, la prof.ssa Lucilla Albano dell’Università Roma3, per citarne solo alcuni), interverranno anche molti dei collaboratori e testimoni di Bergman tra cui produttori, assistenti, montatori che hanno lavorato ai film del maestro (il regista Jörn Donner e l’editor Sylvia Ingemarsson tra le varie personalità confermate).

Il convegno internazionale, che chiude come ogni anno "Lo Sguardo dei Maestri" (i precedenti sono stati dedicati a Bresson, Buñuel, Tati, Ophuls e Dreyer) oltre che produrre una annuale raccolta degli atti (edita poi da IL CASTORO) è anche uno dei rari momenti in Italia, non accademici, di crescita e sviluppo degli studi sul cinema.

Il convegno si concentrerà sull’ultima fase del lavoro del regista svedese. In particolare l’appuntamento sarà articolato in più sessioni: alla prima, dedicata ad un solo film, FANNY E ALEXANDER del ’82, definito dallo stesso Bergman come la sua opera summa, che avrebbe anche dovuto essere l’ultimo suo film, seguirà una seconda incentrata sugli ultimi lavori cinematografici e televisivi, fino al recentissimo SARABAND del 2003, nei quali affiora chiara un’attitudine spiccata da parte dell’autore a ripensare a temi e stili, motivi e forme nuove delle sue rappresentazioni, cercando un incontro tra le arti tradizionali e i mezzi più recenti come il digitale. Il rapporto tra cinema e teatro, tra esistenza e rappresentazione sono i temi che sembrano riguardarlo in quest’ultima fase della carriera, trattati con l’attenzione e l’interesse per le conquiste tecnologiche proprie di un artista completo e sensibile che continua a rinnovarsi e a proseguire straordinariamente il suo iter creativo.

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Saraband

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Bergman si presenta come uno di quei pochi importanti nomi della storia del cinema mondiale in grado di raggiungere il pubblico di oggi con un bagaglio immenso di idee e immagini e con una capacità e una sensibilità straordinariamente moderne. Questi film capaci di indagare come pochi l’animo umano, le sue stagioni, i suoi conflitti, le sue aspirazioni dimostrano di sapere dialogare ancora con le nuove generazioni. Le stesse alle quali la manifestazione friulana si rivolge nel riproporre intere cinematografie di maestri della storia del cinema; le stesse che saranno ospitate a Pordenone in occasione del convegno internazionale di studi che per primi vuole avere come interlocutori i giovani studenti.

BIO-FILMOGRAFIA

Ingmar Bergman nasce a Uppsala (Svezia) nel 1918, figlio di un pastore luterano. L’infanzia trascorre tra un viaggio e l’altro al seguito del padre. Punto di riferimento saranno le case della nonna alla quale sarà molto legato, al contrario del padre, malinconico e umorale che gli impone una rigida educazione e col quale avrà sempre un rapporto difficile. La sua passione per i film cresce con l’età a fianco di quella spiccata per il teatro con la quale inizia la sua carriera artistica al Royal Dramatic Theater. Scrive la prima sceneggiatura nel 1944, per il film di SPASIMO (Hets) di A. Sjöberg. Nel 1945 gira il suo primo film come regista, CRISI. Nel ’46 è la volta di PIOVE SUL NOSTRO AMORE. Prosegue anche l’attività teatrale. Seguono i film LA TERRA DEL DESIDERIO del ’47 e MUSICA NEL BUIO del ’48.Viene assunto a contratto dalla Svensk Filmindustri e realizza CITTA’ PORTUALE. Nel ’49 gira PRIGIONE con una produzione indipendente. Il successo gli permette di girare subito dopo SETE (’49) e VERSO LA GIOIA (‘50). Sempre nel ’50 realizza QUESTO NON ACCADE QUI e UN’ESTATE D’AMORE. Nonostante il successo B. è in una situazione economica, ma anche familiare, molto precaria: ha già due mogli e 5 figli da mantenere. Lavora sia per il teatro che per il cinema girando anche delle pubblicità e firmando un contratto a basso stipendio con la Svensk Filmindustri: nascono così DONNE IN ATTESA (’52), MONICA E IL DESIDERIO (’53), UNA VAMPATA D’AMORE (’53) e la sua prima commedia LEZIONI D’AMORE (’54). Nel ’55 SOGNI DI DONNA e SORRISI DI UNA NOTTE D’ESTATE che viene premiato a Cannes. Nel ’57 gira IL SETTIMO SIGILLO col quale arriva la consacrazione di molti prestigiosi premi europei. Il culmine lo raggiunge col film dello stesso anno IL POSTO DELLE FRAGOLE. Seguono nel ’58 ALLE SOGLIE DELLA VITA e IL VOLTO; nel ’60 LA FONTANA DELLA VERGINE e L’OCCHIO DEL DIAVOLO. Nel ’61 inizia la "trilogia religiosa" con COME IN UNO SPECCHIO a cui seguono LUCI D’INVERNO (’63) e IL SILENZIO (’63). Nel ’64 è la volta del primo film a colori A PROPOSITO DI TUTTE QUESTE…SIGNORE. Nel ’66 un altro grande successo con PERSONA. Nel ’68 L’ORA DEL LUPO e LA VERGOGNA. Nel ’69 IL RITO e PASSIONE. Del ’70 è il primo film con un cast inglese L’ADULTERA. Torna in Svezia con SUSSURRI E GRIDA del ’73 e SCENE DA UN MATRIMONIO, mini-serie televisiva che sarà un vero trionfo. Nel ’75 si dedica ad un vecchio sogno: il film-opera IL FLAUTO MAGICO. In seguito a varie vicissitudini con i finanzieri decide di trasferirsi a Parigi, poi a Copenaghen e infine a Monaco dove gira L’UOVO DEL SERPENTE (’77) e in Norvegia SINFONIA D’AUTUNNO (‘78). Risolte le controversie fiscali, ritorna in Svezia dove ricomincerà a lavorare fino al serial televisivo dell’82 FANNY E ALEXANDER la cui versione cinematografica frutta 4 Oscar. Dichiara che sarà il suo ultimo film, ma già l’anno successivo gira per la TV DOPO LA PROVA (’84), IL SEGNO nell’86, IL VOLTO DI KARIN nell’87. Continua l’attività di sceneggiatore e regista teatrale. Torna all’azione nel ’97 con VANITA’ E AFFANNI e nel 2004 con SARABAND per la TV.

La manifestazione gode del supporto di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema
Regione Friuli Venezia Giulia
Provincia di Pordenone
Provincia di Udine
Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone
Lo sguardo dei maestri

Ufficio stampa CEC/Centro Espressioni Cinematografiche
Via Villalta 24
331100 Udine
tel. 0432/299545
fax 0432/229815
Link: cec@cecudine.org www.cecudine.org

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