UDINE F A R E A S T F I L M 7

22/29 aprile 2005

Teatro Nuovo "Giovanni da Udine" e Visionario

Conto alla rovescia per la 7^ edizione di "Far East Film", il festival-cult in programma a Udine dal 22 al 29 aprile. Tra i momenti più attesi, l’HORROR DAY del 27 aprile: una vera e propria maratona panasiatica del brivido, una mappa geografica - e stilistica - del new horror

UDINE – Conto alla rovescia per uno dei festival-cult più attesi e più applauditi: dal 22 al 29 aprile, infatti, il Teatro Nuovo "Giovanni da Udine" ospiterà la 7^ edizione di "Far East Film", la maggiore vetrina occidentale dedicata al cinema popolare asiatico. Lasciando parlare le cifre: 8 giornate di fitto calendario, tra proiezioni e incontri, e 66 opere in programma, tra anteprime mondiali ed europee.

Se il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine è impegnato a mettere a punto i dettagli conclusivi, l’attenzione degli spettatori è già concentrata su uno dei tradizionali punti-chiave della rassegna: l’ormai celebre HORROR DAY, primo domicilio occidentale di The Ring (l’intera trilogia, ricordiamo, fu presentata da "Far East" nel 2000) o di The Grudge, che quest’anno offrirà agli appassionati ben 7 pellicole a cominciare dall’importantissima preview dell’opera collettiva giapponese Tales of Terror (8 brevi film per 7 diversi registi).

Il 27 aprile, dunque, dal mattino a notte fonda, si snoderà una vera e propria maratona panasiatica del brivido, un’inedita mappa geografica - e stilistica - del new horror, capace d’indagare a 360 gradi su tutti i colori del buio. E sono, ovviamente, colori nerissimi, quelli scelti dal filippino Feng Shui, dal tailandese Art of the Devil, dal nipponico One Missed Call 2, dal coreano R-Point, dal cinese Suffocation e, dulcis in fundo, dal malese Pontianak - Scent of the Tuber Rose, probabile rivelazione del ricchissimo HORROR DAY 2005. Tra sangue e fantasmi, omicidi e adrenalina, aromi thriller e vertigini splatter, non resta che aggiungere… buona paura a tutti!

Saranno 66, quest’anno, i titoli attraverso cui Far East Film traccerà l’identikit del migliore cinema popolare asiatico. Un identikit in perfetto equilibrio tra passato, presente e futuro, tra cult-movie di ieri, di oggi e di domani, arricchito da numerosi percorsi collaterali e, come tradizione, da altrettante novità. Per 8 fittissime giornate, dunque, il grande progetto culturale che porta la firma del Centro Espressioni Cinematografiche di Udine celebrerà lo storico traguardo delle sette edizioni, confermando la propria essenza di festival indipendente e, ormai, sempre più imitato

Dal 22 al 29 aprile, senza dimenticare un’appendice musicale notturna (il 29 aprile si esibiranno le due scatenatissime rockstar nipponiche Afrirampo, già supporter dei Sonic Youth), il programma di Far East Film sfoglierà in anteprima europea o internazionale le nuove proposte targate Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Thailandia (importante new entry: la Malesia). Parallelamente alle proiezioni, poi, non mancheranno le traiettorie di approfondimento quotidiano, così come non mancheranno gli eventi nell’evento: dalla prima retrospettiva occidentale dedicata alla gloriosa major giapponese Nikkatsu, mito personale di Quentin Tarantino, alla prima proiezione senza tagli di One & Eight, celebre capolavoro di Zhang Junqiao tenacemente osteggiato dalla censura cinese.

Suddiviso tra la sede principale del Teatro Nuovo "Giovanni da Udine" e l’arena del Visionario, il settimo Far East Film segnerà inoltre l’attesissimo ritorno dell’Horror Day (il 27 aprile, a partire dalle prime ore della mattina fino a notte fonda), la maratona che presentò capitoli oggi fondamentali del new horror come The Grudge o la trilogia di The Ring, e ospiterà anche due mostre (una dedicata al fotografo di scena hongkonghese Jupiter Wong, l’altra dedicata al mondo del fumetto giapponese), una sessione di studio riservata ai direttori della fotografia (lo sguardo sarà quello di tre maestri: un coreano, un cinese, un giapponese) e, ovviamente, altre sorprese ancora…

L’apertura della nuova edizione, ricordiamo, sarà affidata all’anteprima di A World Without Thieves del regista cinese Feng Xiaogang, uno straordinario esempio di poliziesco, commedia, film d’azione, odissea spirituale e storia d’amore confezionati in modo irresistibile con due interpreti d’eccezione: Andy Lau e Rene Liu, entrambi amatissimi dagli spettatori udinesi.

Far East Film, giunto ormai ad occupare un posto di primissima fila nel gruppo dei maggiori eventi cinematografici internazionali, è un festival unico, lontano dai meccanismi di potere e forte di una sola e chiara vocazione: la passione per la cultura dell’Estremo Oriente. Una vera e propria Festa del Cinema che non stabilisce gerarchie tra visioni pop o d’élite, tra piccole opere underground o scintillanti produzioni mainstream: si muove a trecentosessanta gradi e incontra, ogni anno, il supporto di un pubblico motivatissimo e fedelissimo, chiamato in causa anche per incoronare, con l’Audience Award, il proprio film preferito.

Tra omaggi, approfondimenti, scoperte, incontri e dibattiti, Far East Film convocherà a Udine l’ormai classica folla di superstar, dive, registi, produttori, cinefili, giornalisti, studenti e addetti ai lavori, trasformando la piccola città del Nordest nella più grande capitale europea del cinema asiatico…

No borders, No limits - The World of Nikkatsu Action

Il festival, nella sua ormai lunga storia, ha sempre cercato di coniugare una sensibile attenzione per il presente con la passione per il cinema del passato, mostrando, accanto alle novità, anche quei gioielli d’archivio tuttora invisibili all’Occidente. Sviluppando questa attitudine, dopo la rassegna retrospettiva del 2004 dedicata al regista di Hong Kong Chor Yuen, Far East Film 7 offrirà al pubblico ben 16 film presentati sotto la comune etichetta di Nikkatsu Action (No Borders, No Limits: The World of The Nikkatsu Action). Fondata nel 1912, la Nikkatsu è la antica delle major giapponesi. Tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta, la Compagnia ha prodotto centinaia e centinaia di titoli di diverso genere, dai film di samurai alle commedie adolescenziali, ma è comunemente ricordata per i suoi formidabili film d’azione. Per ben 17 anni di frenetica attività (dal 1954 al 1971), la produzione di questi film impegnò all’interno della casa giapponese i più popolari volti maschili del cinema di quell’epoca. Seppure stilisticamente molto diversi, ed espressione delle più disparate influenze derivate dal cinema occidentale (da Duvivier, passando da Godard fino ad arrivare a Fellini e al western), queste opere diventarono etichettabili in virtù della loro unica, vivace, fresca e chiassosa miscela di Est ed Ovest. La speciale e inedita combinazione venne poi meglio definita con la nascita del termine bordeless action da cui, internazionalmente, Nikkatsu-Action. Molti di questi prodotti, firmati dal grande Suzuki Seijun, sono stati largamente mostrati all’estero, ma per la maggior parte rimasero costretti dentro i confini nazionali. A Udine si vedrà la crema del genere.

16 titoli che celebreranno la carriera di tre registi di assoluto rilievo: Hasebe Yasuharu, Kurahara Koreyoshi e, chiaramente, Masuda Toshio, ospite del festival, che per primo definì il genere con film come Red Quay del 1958 (straordinaria, premonitrice, miscela di action-noir e mistery) e il sofisticato Rusty Knife, sempre del 1958. Ampia rilevanza sarà data anche ai volti degli attori di allora, vere e proprie icone popolari: da Kobayashi Akira ad Akagi Keiichiro, cioè il James Dean nipponico (morì, per una fatale coincidenza, a soli 21 anni, lasciandosi alle spalle una folgorante carriera), fino ad arrivare al mitico Shishido Jo, che raggiungerà Udine per l’apertura di Far East Film 7.

Fa parte della selezione, ricordiamo, anche il pop-cult Black Tight Killers (di Hasebe Yasuharu, 1966), interpretato da uno straordinario Kobayashi Akira in versione James Bond. Si tratta di un noir che, in breve tempo, è diventato rappresentativo di tutto il genere: con una forma estetica estremamente pop, costruita sull’uso forsennato del trasparente, di scenografie sgargianti e coloratissime, di vestiti alla moda e capigliature cotonate, il film contamina lo yakuza-style con trascinanti balletti, pop-art con arti marziali… Alla retrospettiva, poi, si affiancherà una pubblicazione monografica bilingue, ricca di un apparato iconografico inedito, curata dallo storico Mark Schilling. La rassegna è realizzata in collaborazione con la Japan Foundation e con la Nikkatsu stessa.

Tre maestri per un’unica arte: la direzione della fotografia

Il rinnovato Far East Film 7, assieme all’approfondimento sul Giappone, offrirà ai suoi aficionados un altro importante momento di studio: attraverso la presenza di tre direttori della fotografia (il coreano Kim Hyung-koo, il cinese Gu Changwei e il giapponese Tamra Masaki) si potranno infatti analizzare tecnicamente le peculiarità del cinema asiatico fin dalla sua fase produttiva… Lo stile fotografico della maggioranza dei film asiatici è uno dei motivi indiscussi della loro netta grandezza e superiorità nei confronti di altri esempi di cinematografie occidentali. La sezione speciale dedicata ai direttori della fotografia permetterà durante un confronto pubblico - un panel internazionale - di operare un confronto tra tecniche e modalità, tra tendenze e ritrovati della scienza, tra strumenti e attitudini che imperversano nel cinema asiatico piuttosto che in quello occidentale e hollywoodiano. Tra i titoli che corredano la sessione, oltre a Peppermint Candy e Memories of Murder (fotografati da Kim), Addio mia concubina e Sorgo Rosso (fotografati da Gu) anche l’attesissimo film giapponese Lady Snowblood di Fujita Toshiya del 1973, volutamente citato da Tarantino in Kill Bill 1 (soprattutto per la magica sequenza del duello sulla neve) fotografato da Tamra.

Nuove prospettive per il cinema di Hong Kong

Seppure con una produzione di film inferiore rispetto al passato, Hong Kong ancora una volta è stata in grado di primeggiare, in creatività e qualità, sul panorama della cinematografia dell’Estremo Oriente. Tra crisi di identità - dopo il rientro alla Cina - e incredibili successi commerciali - è il caso di Kung Fu Hustle di Stephen Chau, già ospite di Far East Film nel 2000 - il cinema dell’ex colonia britannica mostra il meglio di sé in quei prodotti di genere che in maniera non chiassosa ma sostanziale hanno potuto godere degli apprezzamenti del pubblico e della critica (anche se non ancora della visibilità internazionale). È appunto quella categoria di film che il festival mostrerà attraverso una selezione di 9 titoli. Oltre al ritorno di McDull - il famoso maialino di Hong Kong a cartoni animati - in anteprima per L’Europa, a Udine si vedrà il noir più entusiasmante dell’anno, One Nite in Mongkok di Derek Yee, una forsennata corsa verso il nulla di due reietti della società (una prostituta e un killer venuto dalla Cina) che uniscono i loro destini in una Mongkok (il più noto quartiere popolare di Hong Kong) stracolma di insidie e dominata da bande criminali rivali. Un film mozzafiato! Il noir di Derek Yee, assieme a Explosive City di Sam Leong e Love Battlefield di Soi Cheang, formerà poi a Udine un trittico di rara forza nell’ambito di quel genere poliziesco contemporaneo che, non avendo il timore di confrontarsi con quelli che oramai sono diventati i classici del genere (vedi la trilogia di Infernal Affairs), riesce a raggiungere risultati eclatanti e originalissimi.

Accanto a Derek Yee e Soi Cheang, entrambi capaci quest’anno di cambiare registro - il primo passando dalla commedia sentimentale al noir il secondo dall’horror al thriller – la sezione di Hong Kong mostrerà un occhio di riguardo verso un autore già "lanciato" nelle ultime due edizioni: Pang Ho-cheung (I Shoot, You Shoot e Men Suddenly in Black). Di quest’ultimo si vedranno due film: il raffinato dramma sentimentale Beyond Our Ken e il recentissimo AV, racconto dolce-amaro, condito con autentico umorismo cantonese incentrato sulle marachelle di alcuni giovani studenti a caccia di sesso. Dall’ex colonia britannica non mancherà, ovviamente, la più recente frizzante commedia di Johnnie To (uno degli habituè di Far East Film), Yesterday Once More, girata in parte nel capoluogo friulano lo scorso aprile.

Le novità battono bandiera cinese

Dalla Cina, quest’anno, il Festival avrà il maggior numero di presenze vip. Attesissima è l’attrice, regista, sceneggiatrice e produttrice Xu Jinglei, a Udine per presentare il suo ultimo successo Letter from an Unknown Woman (dall’omonima novella viennese di Stefan Zweig già tradotta per il grande schermo da Max Ophuls). Accanto alla diva, anche Gu Changwei, che interverrà nella sua doppia veste di direttore della fotografia e regista con Peacock, vincitore dell’Orso d’Argento al recente Festival di Berlino. Ampio spazio sarà riservato anche ai tre nuovi autori emergenti, Wang Jing, Jiang Lifen e Zhang Bingjian, rispettivamente registi di The Last Level (esempio di film indipendente-commerciale, a metà strada tra dramma e fantasy, quasi interamente girato in un internet cafè), White Gardenia (elegantissimo melodramma storico) e Suffocation (raro ed eclatante esempio di horror cinese). Ma alla Cina è dedicata anche la serata di apertura con il più completo e riuscito dei film firmati dal grande regista cinese Feng Xiaogang (ospite d’onore della serata inaugurale): A World Without Thieves, interpretato dalla star di Hong Kong Andy Lau (già a Udine per girare il film di To, Yesterday Once More) e Rene Liu (anche lei già approdata a Far East Film) è una straordinaria combinazione di poliziesco, commedia, film d’azione, odissea spirituale e storia d’amore. Il tutto, confezionato in modo irresistibile…

Korea mon amour!

Dalla Corea del Sud, ancora conferme. Dieci i film selezionati, che dimostrano ancora una volta come questa cinematografia, pur abbracciando le convenzioni del cinema di genere, è contemporaneamente capace di proseguire verso nuove direzioni creative. Dalla briosa commedia d’apertura, Everybody Has Secrets di Chang Hyun-soo, vite e amori intrecciati di giovani trentenni a Seoul, si passerà a quella pseudo-horror di To Catch a Virgin Ghost di Shin Jung-won; dalle atmosfere rarefatte e intimiste del truffautiano Flying Boys della regista Byun Young-joo a quelle erotiche di Green Chair di Park Chul-soo fino ad arrivare al solido noir di chiusura Some di Chang Youn-hyun (autore del mai dimenticato Tell Me Something) e al melodramma Road di Bae Chang-ho (per citare solo alcuni dei titoli selezionati).

Giappone… sopra-tutto

Quantità, qualità, successo sono le parole d’ordine che appartengono a pieno titolo alla più recente produzione cinematografica nipponica. A Udine alcuni esempi recenti: del note regista Yukisada Isao (già autore dell’acclamato Go) si vedrà il campione di incassi Crying Out Love, in the Center of the World; accanto a Yukisada, il nuovissimo Ichigo.Chips diretto a quattro mani da Nakahara Shun con Takahashi Tsutomu (sempre di Nakahara, vedremo il precedente The Cherry Orchard diretto 15 anni con lo stesso cast di attori). Tra i film più spettacolari della selezione spicca Lorelei di Shinji Higuchi, superproduzione che racconta l’avventura fantastica dell’eroico sottomarino giapponese, che staccandosi dall’isola di Tinian ha il compito di intercettare e annientare il B-29 americano con a bordo la bomba atomica da sganciare su Tokyo. Appena uscito nelle sale il film ha coperto in queste ultime settimane il primo poste delle classifiche del box office giapponese. Da non perdere il ritorno di Hirayama Hideyuki con Lady Joker, a metà strada tra giallo e dramma sociale al quale si contrappone Kamikaze Girls ritratto moderno di due ragazze ossessionate dal look che trascorrono le proprie esistenze in un modo fantastico riletto in stile Rococò che poco ha a che fare con la realtà quotidiana.

Horror Day 2005: la maratona panasiatica del brivido…

È davvero attesissimo dal pubblico l’ormai celebre Horror Day, primo domicilio occidentale di The Ring (l’intera trilogia, ricordiamo, fu presentata da Far East nel 2000), che quest’anno offrirà agli appassionati ben 7 pellicole a cominciare dall’importantissima preview dell’opera collettiva giapponese Tales of Terror (8 brevi film per 7 diversi registi). Il 27 aprile, dunque, dal mattino a notte fonda, si snoderà una vera e propria maratona panasiatica del brivido, un’inedita mappa geografica - e stilistica - del new horror, capace d’indagare a 360 gradi su tutti i colori del buio. E sono, ovviamente, colori nerissimi, quelli scelti dal filippino Feng Shui, dal tailandese Art of the Devil, dal nipponico One Missed Call 2 (seguito ideale del primo diretto da Miike Takashi), dal coreano R-Point, dal cinese Suffocation e, dulcis in fundo, dal malese Pontianak - Scent of the Tuber Rose, probabile rivelazione del ricchissimo Horror Day 2005. Tra sangue e fantasmi, omicidi e adrenalina, aromi thriller e vertigini splatter, non resta che aggiungere… buona paura a tutti!

E poi…

Dalla Thailandia, oltre ad Art of Evil (inserito nell’Horror Day), tre nuovissimi film: nella famigerata fascia notturna del festival un insolito e divertente noir, ricco di colpi di scena e di inversioni di rotta, Pattaya Maniac di Yuthlert Sippapak (noto al pubblico di Far East Film per il suo precedente ed esilarante Killer Tatoo); Zee-Oui, sulla storia di un serial-killer cannibale, e il super-action Born to Fight. Dalle Filippine, oltre al pauroso Feng Shui, anche la sconclusionata commedia musicale Mr Suave della regista Joyce Bernal e Pa-siyam, l’ultimo lavoro dell’ormai immancabile Erik Matti (Prosti e Gagamboy).

Accanto alle proiezioni, come già menzionato, anche due mostre: la prima, al Teatro Nuovo, dedicata al lavoro del fotografo di scena di Hong Kong Jupiter Wong. Intitolata Fame Flame Frame – Jupiter Wong Exhibition, la mostra presenta più di 200 scatti: immagini catturate durante le lavorazioni di alcuni dei film che hanno fatto la storia del cinema di Hong Kong dal 1988 al 2005. Realizzata in collaborazione con l’Hong Kong Film Archive, la mostra sarà inaugurata dall’autore il 22 aprile.

Al Visionario, invece, a partire già dalla metà di aprile, una grande esposizione di fumetti. Si tratta di MANGASHI - (Il fumetto in Giappone) da Toba Sojo a Internet, una mostra che, in collaborazione con Comicon di Napoli (cioè il più importante festival del fumetto in Italia), traccerà le principali linee storiche del fumetto giapponese in una suggestiva cornice scenografica e mostrerà il lungo cammino della nona arte del Sol Levante, che a buon diritto può vantare una tradizione antichissima. La mostra ripercorre, a partire da periodi meno noti al grande pubblico, la fine dell’800 e la rinascita degli anni ‘60, passando al boom delle riviste e agli autori storici come Osamu Tezuka, per giungere poi all’impetuosa avanzata dei Manga (i fumetti) e degli Anime (i cartoni) dagli anni ‘70 ad oggi.

GLI OSPITI

CHINA

FENG Xiaogang, Director, A World Without Thieves

GU Changwei, Director and Cinematographer, Peacock

XU Jinglei, Director and actress, A Letter from an Unkonwn Woman

ZHANG Bingjian, Director, Suffocation

WANG Jing, Director, Last Level

CHEN Daming, director

LIU Yanping, Beijing Film Studio

PAN Song, China Film Group

HONG KONG

Soi CHEANG, Director, Hidden Heroes, Love Battlefield

PANG Ho-cheung, Director Beyond Our Ken, AV

Jupiter WONG, photographer Fame Flame Frame – Exhibition

Winnie FU, Hong Kong Film Archive

Frederick TSUI, Media Asia Group

JAPAN

MASUDA Toshio, Director, No Borders, No Limits: The World Of Nikkatsu Action

SHISHIDO Jo, Actor, No Borders, No Limits: The World Of Nikkatsu Action

HIGUCHI Shinji, Director, Lorelei: The Witch of The Pacific Ocean

FUKUI Harutoshi, Writer, Lorelei: The Witch of The Pacific Ocean

USUI Hirotsugu, Producer Fuji TV, Lorelei: The Witch of The Pacific Ocean

TAMRA Masaki, Cinematographer

NOBUSAWA Yasue, Nikkatsu Corporation

PHILIPPINES

Joyce BERNAL, Director, Mr Suave

Chito ROÑO, Director, Feng Shui

SOUTH KOREA

BYUN Young-joo, Director, Flying Boys

PARK Chul-soo, Director, Green Chair

KIM Hyung-koo, Cinematographer

KIM Dong-ho, Director of Pusan International Film Festival

I FILM

CHINA

The Last Level, WANG Jing, 2004

Letter from an Unknown Woman, XU Jinglei, 2004

Peacock, GU Changwei, China 2005

Suffocation, ZHANG Bingjian, 2005 (Horror Day)

White Gardenia, JIANG Lifen, 2005

A World Without Thieves, FENG Xiaogang, Cina-Hong Kong, 2004

HONG KONG

AV, PANG Ho-cheung, 2005

Beyond Our Ken, PANG Ho-cheung, 2004

Crazy N' the City, James YUEN, 2005

Explosive City, Sam LEONG, 2004

Hidden Heroes, Joe MA/Soi CHEANG, 2004

Love Battlefield, Soi CHEANG, 2004

Mcdull, Prince de la Bun, Toe YUEN, 2004

One Nite in Mongkok, Derek YEE, 2004

Yesterday Once More, Johnnie TO, 2004

JAPAN

Crying Out Love in the Center of the World, YUKISADA Isao, 2004

Kamikaze Girls, NAKASHIMA Tetsuya, 2004

Lady Joker, HIRAYAMA Hideyuki, 2004

Lorelei: The Witch of the Pacific Ocean, HIGUCHI Shinji, 2005

One Missed Call 2, TSUKAMOTO Renpei, 2005 (Horror Day)

Tales of Terror, Various Directors, 2004 (Horror Day)

We Shall Overcome Some Day, IZUTSU Kazuyuki, 2005

MALAYSIA

Pontianak - Scent of the Tuber Rose, Shuhaimi BABA, 2004 (Horror Day)

PHILIPPINES

Feng Shui, Chito S. ROÑO, 2004 (Horror Day)

Mr Suave, Joyce BERNAL, 2003

Pa-Siyam, Erik MATTI, 2004

SOUTH KOREA

Arahan, RYU Seung-wan, 2004

Everybody Has Secrets, CHANG Hyun-soo, 2004

A Family, LEE Joeng-chul, 2004

Flying Boys, BYUN Young-joo, 2004

Green Chair, PARK Chul-soo, 2005

Road, BAE Chang-ho, 2004

R-Point, KONG Soo-chang, 2004 (Horror Day)

Some, CHANG Youn-hyun, 2004

Someone Special, JANG Jin, 2004

To Catch a Virgin Ghost, SHIN Jung-won, 2004

THAILANDIA

Art of the Devil, Thanit JITNUKUL, 2004 (Horror Day)

Born to Fight, Panna RITTHIKRAI, 2004

Pattaya Maniac, Yuthlert SIPPAPAK, 2004

Zee-Oui, Nida SUDASNA and Buranee RACHAIBOON, 2004

SPECIAL EVENT:

One and Eight, ZHANG Junqiao, China 1983

SPECIAL FOCUS ON: NAKAHARA SHUN

The Cherry Orchard, NAKAHARA Shun, Japan 1990

Ichigo.Chips, NAKAHARA Shun and TAKAHASHI Tsutomu, Japan 2005

EYE OF THE BEHOLDER: FOCUS ON THREE ASIAN CINEMATOGRAPHERS/DIRECTORS OF PHOTOGRAPHY

Memories of Murder, BONG Joon-ho, South Korea 2003

Peppermint Candy, LEE Chang-dong, South Korea 2000

Desert Moon, AOYAMA Shinji, Japan 2001

Lady Snowblood, FUJITA Toshiya, Japan 1973

Farewell My Concubine, CHEN Kaige, China 1993

Red Sorghum, ZHANG Yimou, China 1987

NO BORDERS, NO LIMITS: THE WORLD OF NIKKATSU ACTION:

Black Tight Killers, HASEBE Yasuharu, 1966

A Colt Is My Passport, NOMURA Takashi, 1967

Crimson Pistol, USHIHARA Yoichi, 1961

Dirty Work, SAITO Buichi, 1961

Fast-Draw Guy, NOMURA Takashi, 1961

Gangster VIP, MASUDA Toshio, 1968

Glass Johnny - Look Like a Beast, KURAHARA Koreyoshi,1962

Plains Wanderer, SAITO Buichi, 1960

Red Handkerchief, MASUDA Toshio, 1964

Red Quay, MASUDA Toshio, 1958

Roughneck, HASEBE Yasuharu, 1969

Rusty Knife, MASUDA Toshio, 1958

Season of Heat, KURAHARA Koreyoshi, 1960

Stray Cat Rock - Sex Hunter, HASEBE Yasuharu, 1970

Tales of a Gunman: Quick-Draw Ryu, NOGUCHI Hiroshi, 1960

The Velvet Hustler, MASUDA Toshio, 1967

Ufficio Stampa/Udine Far East Film 7
Gianmatteo Pellizzari e Ippolita Nigris Cosattini
Centro Espressioni Cinematografiche
Via Villalta 24 - 33100 Udine
tel.0432/299545 – fax 0432/229815
Info: www.fareastfilm.com - e-mail: cec@cecudine.org

 

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