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ARIZONA DREAM – Il valzer del pesce freccia

Regia di: Emir Kusturica
Attori: Johnny Depp, Jerry Lewis, Faye Dunaway, Lili Taylor, Vincent Gallo, Candyce Mason, Paulina Porizkova e Michael J. Pollard
Titolo originale: Arizona Dream
Origine: USA e Francia 1992
Durata: 119’ (142’)

Ha impiegato ben cinque anni (per strani motivi di diritti, di distribuzione, mah!...) ad arrivare sui nostri schermi questo film di Kusturica pronto dal 1993, anno in cui vinse l'Orso d'Argento al Festival di Berlino. Una lunga attesa che fortunatamente vale il tempo speso. E' il primo (e a quanto ci risulta anche l'unico) film americano del regista di Sarajevo che aveva conquistato la notorietà con Ti ricordi di Dolly Bell? (Leone d'Oro a Venezia '81), Papà è in viaggio d'affari (Palma d'Oro Cannes '85) e Il tempo dei gitani (Miglior Regista a Cannes '89) nonché con Underground.

Arizona Dream, anche se molto diverso dai precedenti conosciuti di Kusturica, conserva le atmosfere tra ricordo e sogno classiche del regista, sottolineate come sempre dalle musiche di Goran Bregovic (colonna sonora introvabile in Italia). Si narra del giovane Johnny Depp che dopo essere rimasto orfano in tenera età, si è fatto una propria vita lavorando per il Dipartimento di Caccia e Pesca di New York. Viene rintracciato dallo zio Jerry Lewis che lo riporta nella città natale in Arizona: vuole convincerlo a diventare socio in affari della sua concessionaria di Cadillac. Gli insegna i segreti del mestiere ma il ragazzo sogna di tornare a lavorare con i pesci (inizialmente il film avrebbe dovuto aver il titolo italiano di Il valzer del pesce freccia). Là in Arizona conosce una vedova che ha sparato al marito e sogna di volare, la sua figliastra che vorrebbe diventare una tartaruga. Lo zio sogna di andare sulla luna in Cadillac.

Una tragicommedia (come la definisce lo stesso Kusturica) piena di sogni, di belle immagini e di fantasie strampalate ma anche tanto terrene. E per dirla con le parole del regista: "Vedo l'uomo come un pesce che attraversa un'immensa città. Il pesce non capisce nulla di che cosa sia una città, semplicemente vi fluttua dentro."

Mietta Albertini

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