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UN AFFARE DI DONNE

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 1988

Regia di: Claude Chabrol
Attori: Isabelle Huppert, François Cluzet, Marie Trintignant, Nils Tavernier, Aurore Gauvin e Nicolas Foutrier
Titolo originale: Une affaire de femmes
Origine: Francia 1988
Distributore DVD 2004: Dolmen Home Video
Link: www.mikado.it www.mk2.com
Durata: 105’

Marie Latour viene condannata a morte e ghigliottinata il 30 luglio 1943. Questo perché era diventata un’abortista. Col marito tornato invalido dalla guerra e con due figli da mantenere c’era poco da inventarsi. Peraltro la faccenda era iniziata in modo semplice, con una vicina che aveva assecondato nell’abortire solo per aiuto e senza secondi fini, ma quando la fila di quelle che non potevano permettersi un figlio si era ingrossata, aveva cominciato a farsi pagare. Il livello economico della famiglia migliora e tutto sembra andare per il meglio, anche allargando l’attività come affittacamere a qualche prostituta . Peccato solo per quel poco riconoscente del marito, geloso del giovane amante, che la denuncia alle autorità. Viene processata e condannata alla forca, ultima donna a subire la pena capitale nella storia di una Francia collaborazionista, succube dell’invasore tedesco e capro espiatorio da punirsi in maniera esemplare acciocché alle altre francesi non venisse più in mente di ridurre la popolazione in questa maniera antipatriottica. Del resto l’ipocrita governo filonazista e antisemita di Vichy era molto interessato a riproporre gli ideali della consuetudine contadina e di un cattolicesimo conservatore, inquadrando quindi il ruolo della donna in quello della fattrice e di esempio morale. Il contrario di Marie, spontanea, poco propensa a meditare, senza malizia, piuttosto ignorante e anche senza tanta morale.
Chabrol fa stritolare la povera (fosse stata ricca le cose sarebbero andate diversamente e magari neanche l’avrebbero arrestata) Marie da un meccanismo più grande e crudele di lei, in un calvario da far impazzire chiunque, con una tensione emozionale sul finale quasi insopportabile, una vittima designata di tragedia annunciata da un ambiente bigotto e squallido. Lo stile è essenziale e pungente, con il dramma visto da lontano, quasi con aria distaccata per voler smorzare le scabrosità. Tutto il peso della vicenda è affidato alla grande interpretazione di una magnifica Isabelle Huppert, premiata al festival di Venezia con la Coppa Volpi per la miglior attrice, in ottima forma e in grado di dare al personaggio infinite sfumature.

Extra DVD:
Formato video: 16/9 1.66:1, anamorfico
Strato: doppio
Audio: audio italiano e francese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: italiano per non udenti
Contenuti extra: commenti tecnici, interviste, la presentazione al film, una lezione di cinema (con scene commentate dal regista), l’intervista al produttore Marin Karmitz e l’intervista all’autore del libro Francis Szpiner.

Maurizio Ferrari

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