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TWENTYNINE PALMS

Regia di: Bruno Dumont
Attori: David Wissak (Denny) e Yekaterina Golubeva (Cris)
Fotografia: Georges Lechaptois
Montaggio: Dominique Petrot
Titolo originale: Twentynine Palms
Origine: Francia 2003
Distributore: Filmauro
Link: www.filmauro.it www.flach-pyramide.com www.ugc.fr
Durata: 109’
Programmato dal 20 febbraio 2004

Come spesso avviene nel corso delle rassegne internazionali, i giornalisti sono attratti, a un certo punto del percorso, da film che promettono un po’ di sesso. Puntualmente è successo nel 2003, durante la 60° Mostra del Cinema di Venezia. La sinossi sul catalogo parlava di due che facevano l’amore "senza tregua, in tutti gli angoli e in ogni momento". L’unico problema è che non erano preparati ad alcune scene di violenza e la delusione, dopo una calca impaziente e una sala stracolma, si trasformava in delusione e di conseguenza in rifiuto del film. Forse è per questo motivo che la critica ci è andata giù pesante. Probabilmente si aspettava di assistere allo scandalo fornito da Dumont con il precedente film distribuito (si fa per dire) in Italia. L’Humanité mostrava in primo piano un pube femminile e la censura nostrana decise di tagliare sia questa che altre sequenze, al che Dumont ritirò la pellicola.
In Twentynine Palms si racconta di un fotografo americano (David Wissak) e di una giovane russa di lingua francese (Katia Golubeva), in viaggio verso appunto Twentynine Palms, dove lui potrà realizzare un magnifico servizio fotografico. Il paese prende il nome dal numero di palme che costituiscono un’oasi nel grande deserto californiano.

È anche la storia di un percorso, sofferto, contraddittorio, di due anime che si attraggono e si respingono, una quasi metafora del decadimento del cinema che, come il rapporto dei protagonisti, vaga tra alti e bassi, verso l’autodistruzione.

Marcello Moriondo

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