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2046

Presentato in concorso al Festival di Cannes 2004

Regia di: WONG Kar-way
Attori: Tony Leung, Chiu Wai, Gong Li, Faye Wong, Kimura Takuya, Zhang Ziyi e Chang Chen
Titolo originale: 2046
Origine: Hong Kong, Francia 2004
Distributore: Luce
Link: www.luce.it www.fortissimofilms.com www.ocean-films.com
Durata: 120’
Programmato dal 8 ottobre 2004

Siamo nel 1967 quando Chow Ma-wan (Tony Leung) torna a Hong Kong. La città è molto cambiata da quando aveva incontrato per l’ultima volta Su Li-zhen. Lui non ricambiato l’amava, un’altra ama lui che intanto soffre per lei, ma intanto le piace un’altra. In questo vortice di sentimenti abbiamo cominciato a incontrarlo nel 1966, fa lo scrittore. L’altro numero è quello che da il titolo al film, il 2046, che è la data di scadenza del semi-protettorato inglese e l’anno di un futuro futuribile visto come la realizzazione visiva di un suo fantomatico romanzo e con un treno in mezzo, che parte di tanto in tanto verso quell’anno e dove i passeggeri cercano di ritrovare i propri ricordi. Ma è anche il numero di una stanza d’albergo. Appena può in qualsiasi hotel, preferibilmente di terza categoria, cerca di farsi assegnare quel numero di stanza per dormire e per ricordarsi del passato trascorso insieme.

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Il film ricorda un po’ il precedente "In the Mood for Love", e ne sembra quasi un prolungamento senza fine. Si parla d’amore, dall’inizio alla fine del romanzo e dalla prima all’ultima inquadratura risultandone in qualche maniera un seguito. I nomi degli attori e attrici sono tra i più noti, famosi e amati dal cinema asiatico, e quindi Gong Li, Faye Wong, Zhang Ziyi e Maggie Cheung. A maggiore supporto le musiche e la fotografia splendide, l’ambiente affascinante e il modo di raccontare di individui soli e alla disperata ricerca di se stessi nel mondo e dell’amore, mentre il tempo li insegue, condannati a correre e obbligati a star fermi. E poi l’enorme monumento all’amore e all’innamoramento di persone sbagliate o forse di quelle giuste ma in un momento sbagliato, e quando poi si potrebbe e dovrebbe arrivare al dunque si scappa verso un mondo parallelo e abitato dai feticci e simboli della persona amata. L’introspezione e la poesia sono il piatto forte, in una amalgama piuttosto anarchica e visionaria, per un film costato oltre 15 milioni di dollari e quattro anni per la realizzazione. All’inizio del festival molti pensavano che avrebbe potuto vincere la Palma d’Oro.

Maurizio Ferrari

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