CASANOVA

Regia di: Lasse Hallström
Attori: Giacomo Casanova: Heath Ledger, Francesca Bruni: Sienna Miller, vescovo Pucci: Jeremy Irons, Papprizzio: Oliver Platt, Andrea Bruni: Lena Olin, Lupo: Omid Djalili, Donato: Stephen Greif, Dalfonso: Ken Stott, Giovanni Bruni: Charlie Cox, Vittoria: Natalie Dormer, il Doge: Tim McInnerny, Bernardo Guardi: Phil Davies, Vittorio: Paddy Ward, la madre di Casanova: Helen McCrory e Tito: Leigh Lawson
Soggetto: Kimberly Simi e Michael Christofer
Sceneggiatura: Jeffrey Hatcher e Kimberly Simi
Fotografia: Olivier Stapleton
Montaggio: Andrew Mondshein
Produttori: Mark Gordon, Betsy Beers e Leslie Holleran
Produttori esecutivi: Su Armstrong, Adam Merims e Gary Levinsohn
Coproduttore: Guido Cerasuolo
Titolo originale: Casanova
Origine: USA 2005
Distributore: Buena Vista
Link: www.casanova-ilfilm.it http://casanova.movies.go.com/main.html www.buenavista.it
Durata: 108’
Produzione: Mark Gordon Co. Production per Touchstone Pictures
Programmato dal 17 febbraio 2006

Casanova deve interrompere la sua abituale attività di tombeur de femmes con la suora. Stanno arrivando le guardie e dal convento scappa per i tetti. Per aver fornicato con una novizia verrebbe condannato all'impiccagione il mattino seguente. Naturalmente per il rotto se la cava, ma non può approfittare ulteriormente della bontà di Venezia. Niente scorribande, duelli o ubriacature varie, gli intima il doge. Gli impongono di sposarsi con qualcuna, tanto per salvare le apparenze. Tutti sanno che è molto amato dalle donne e dal doge, quasi invidioso della sua sfrontatezza. Il giovane è abile a saltare dentro e fuori dalle finestre dei conventi, ma è anche un filosofo oberato dai debiti e sollecitato dai debitori. Il seduttore di alta classe si è dunque impegnato con una vergine, ma adesso ci ha ripensato, dopo aver incontrato Francesca Bruni, che però abbia già un amante segreto. I genitori di Francesca vedono il matrimonio come la soluzione di tutti i debiti, e infatti stanno aspettando Papprizzio, promesso sposo, ricco mercante di lardo e in arrivo da Genova. Ma adesso le sta addosso Casanova, che ha perso la testa per lei. La caccia al libertino intanto prosegue, e per mettere la parola fine a tutta la vicenda è stato mandato il vescovo Pucci, un inquisitore che sembra un mastino, che combatte eresia e fornicazione e che si accanisce per vederlo condannato. È appena arrivato a Venezia da Roma e vuole veder bruciato anche un certo Guardi, che considera come uno dei personaggi più eretici di tutti. Comunque la cosa che più gli preme è impiccare Casanova. Questo Guardi in realtà è la firma che usa Francesca per propagandare le sue idee di libertà, e adesso scopriamo che ha sempre scritto e pensato esattamente contro Casanova, del quale s'era perdutamente innamorata. Intanto la vergine ha scoperto che il donnaiolo non ha più intenzione di sposarla e gli ha giurato vendetta furiosa. E' così decisa a vendicarsi che si inventa prove false pur di permette alla Chiesa Cattolica di impiccarlo come maestro dei fornicatori. Certamente Casanova non è facile da arrestare e infatti scappa in mongolfiera, e quando viene finalmente catturato e pronto per essere impiccato, riesce ancora a fuggire.

 

 

La commedia si snoda in giochi di sotterfugi, di scambi di persone, di amori non corrisposti, di inchini e merletti. E' tutto un esibire nobiltà e ricchezza, anche se c'è gente che ha accumulato debiti, come Casanova che ha 1500 ducati di debiti. Politicamente corretto e televisivo, è stato diretto dallo stesso regista e con lo stesso tono inoffensivo del precedente Il vento del perdono. L'unico momento non esattamente in linea con lo stile Disney, che produce il film, è lo scontro tra il doge e il vescovo, che la dice lunga sul potere della Chiesa, quella stessa che è in grado di restituire la verginità perduta alla novizia ("Siamo la Chiesa cattolica, possiamo fare tutto"). Per il resto, tutto si svolge nel segno del pudore e non viene mai mostrata alcuna nudità, preferendo il cappa e spada rocambolesco. Del Casanova non si seguono esattamente le memorie, volendo piuttosto fornire lo spirito del tempo, per esempio permettendogli una fuga con la mongolfiera, inventata non certo quando era giovane. Le musiche sono quelle, ma non i testi, scritti in bella calligrafia e in un bell'inglese. Costumi e scenografie magnificenti, soprattutto durante il carnevale, sono al servizio di un film leggero, allegro e divertente, propenso alla commedia brillante americana, giocando al gioco degli equivoci.

Maurizio Ferrari

Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell'archivio.

 

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