NEIL YOUNG: HEART OF GOLD
Presentato al Sundance Film Festival 2006 e al Festival di Locarno 2006

Regia di: Jonathan Demme
Attori: Neil Young, Pegi Young, Emmylou Harris, Ben Keith, Spooner Oldham, Rick Rosas, Karl Himmel, Grant Boatwright, Larry Cragg e Chad Cromwell
Produttori: Jonathan Demme e Ilona Herzberg
Produttori esecutivi: Bernard Sharkey, Elliot Rabinowitz e Gary Goetzman
Fotografia: Ellen Kuras
Scenografo: Michael Zansky
Montaggio: Andy Keir
Costumi: Manuel
Titolo originale: Neil Young: Heart Of Gold
Origine: USA 2006
Distributore: Uip
Link: www.heartofgoldmovie.com/indexflash.html www.neilyoung.com www.uip.it www.paramount.com
Durata: 103’
Produzione: Paramount Classics, Paramount Home Entertainment, Shangri La, Clinica Estetico/Sharkey Pictures e Playtone
Programmato dal 20 ottobre 2006

Un film da brivido. Sempre con la stessa voce potente e che non scende mai di tono restituisce i bei tempi andati, anche se a volte si ha l'impressione che il tutto sia fuori dal tempo. Il 18 agosto 2005 c'è il concerto. Nel pomeriggio sono sfilate le brevi dichiarazioni di tutti i componenti della band, una decina di giovani e vecchi. Al Ryman Auditorium il "Praire Wind tour" ha inizio. Ormai il signor Neil Young è in là con gli anni ed è appena stato graziato dal destino, ha un po' di doppio mento, la faccia più piena di quando era giovane. Ma l'espressione del viso parla per lui, ed è quella di una persona sicura e che ha avuto conferma delle idee che ha affermato per tutta una vita. I fondali sono grandi quadri di scene campestri che cambiano a seconda delle canzoni, e davanti una decina tra musicisti e vocalists che battono all'unisono su canzoni vecchie e nuove. L'atmosfera non è quella elettrica dei grandi concerti quanto piuttosto quella raccolta del concerto intimo e orchestrale, con una certa preponderanza di strumenti ad arco e fiati, non disdegnando peraltro basso e chitarre elettriche. Davanti a tutti Lui, con una semplice chitarra acustica a cantare di intime certezze. Ma il rock potente è quello di sempre e il fiato del vecchio leone dentro l'armonica a bocca ha la stessa energia di un tempo, passando dall'ultimo repertorio ai successi di una volta soltanto nel finale. Poco votato a mostrare il pubblico e tutto rivolto al palco, la cronaca del concerto coglie il momento corale e quello della canzone in solitaria, o il duetto, lui col banjo e Emmylou Harris alla chitarra. Si contano una ventina di musicisti e addirittura una quarantina di elementi nel massimo fulgore del concerto, oltre alla moglie Pegi Young e a Ben Keith, leader della band e steel guitar. Ogni canzone finisce su fondo nero a separarsi da quella successiva.. Il film è un intimo ritratto musicale di una leggenda del rock, sia come cantante sia come compositore, filmato soprattutto sul palco con amici e familiari, in occasione della prima mondiale del concerto di Neil Young "Praire Wind", registrato al Ryman Auditorium di Nashville nell'estate del 2005, il 18 e 19 agosto, girato in digitale con otto camere fisse una stedycam, e fa seguito a un aneurisma al cervello diagnosticato nella primavera del 2005, che lo porta appunto a scrivere l'album "Praire Wind". La musica è ricca, emozionante, di rara intensità e parla di famiglia, amici, mortalità (dedicando un momento al padre morto poco tempo prima) e passaggio del tempo. Jonathan Demme riprende quella collaborazione con Neil Young che risale ai tempi di "Philadelphia" (e con la canzone della scena finale del film) e qui lascia tutto lo spazio al musicista, preferendo non intervenire con una impronta da regista per permettere di porre in primo piano la musica e mostrando quindi il pubblico per un fugace momento solo all'inizio del film. Infine lasciando sui titoli di coda l'uomo solitario, auditorium deserto, una voce e una chitarra acustica.

Maurizio Ferrari

Fino al 8 gennaio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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