NESSUNA QUALITA’ AGLI EROI
Presentato in concorso al Festival di Venezia 2007

Regia di: Paolo Franchi
Attori: Bruno Todeschini (Bruno Ledeux), Elio Germano (Luca Neri), Irène Jacob (Anne), Maria De Medeiros (Cécile), Paolo Graziosi (Giorgio Neri), Mimosa Campironi (Elisa), Alexandra Stewart (madre di Bruno) e Rinaldo Rocco (relatore mostra)
Sceneggiatura: Paolo Franchi e Daniela Ceselli con la collaborazione di Michele Pellegrini
Fotografia: Cesare Accetta
Montaggio: Alessio Doglione
Musiche: Martin Wheeler
Scenografie: Gian Maria Cau
Costumi: Grazia Colombini
Origine: Italia e Svizzera 2007
Distributore: Bim
Link: www.bimfilm.com
Durata: 102’
Produzione: Beppe Caschetto e Anastasia Michelagnoli (ITC Movie) in coproduzione con Donatella Botti (Bianca Film), Elada Guidinetti e Andreas Pfaeffli (Ventura Film) in collaborazione con Rai Cinema, RTSI Televisione Svizzera e RTI con il sostegno del MiBAC Direzione Generale per il Cinema e della Film Commission Torino Piemonte
Programmato dal 28 marzo 2008

Lui mente alla moglie, o piuttosto le tace la situazione. Ha una forma rara di zoospermia che non gli permetterà di avere figli, e con la moglie fa finta di continuare a provarci ad avere in figlio. E poi non le dice che à vittima di un aguzzino, per caso anche direttore di banca, che continua a chiedergli soldi. Insomma, una situazione non bella e che lo tiene in uno stato di disperazione permanente. Vive in una Torino fredda, cupa e angosciante, sia per gli ambienti che frequenta, sia perché piove spesso. Per caso si imbatte in un ragazzo che prima gli chiede aiuto e poi gliene offre. Il ragazzo non è molto sano, né di mente né di corpo. Vive in un mondo di frustrazioni interiori, sente rumori, è assediato dagli incubi, ha manie suicide e deve assumere medicinali molto forti per sedare i mali che gli affliggono il corpo.

 

 

Elio Germano ha avuto molta fama dall’interpretazione in Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, ma qui cambia completamente registro, dando forma ad una figura frammentata, psicotica, ossessiva e instabile. Al suo fianco un superbamente sconfortato e indolente Bruno Todeschini. La storia è un noir dal percorso parecchio capriccioso e richiede notevole pazienza e disponibilità allo spettatore. Del resto i trascorsi di due uomini alle cui spalle c’erano dei padri dalla presenza molto di impaccio non favorisce spiragli di luce, essendo uno il figlio di un famoso pittore svizzero e quell’altro di uno strozzino. Tanto avviluppata e multistrato appare la trattazione della storia, quanto ci si chiede dell’utilità di uno sviluppo narrativo in fondo criptico e monocorde.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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