LA RICERCA DELLA FELICITA’

Regia di: Gabriele Muccino
Attori: Will Smith, Jaden Christopher Syre Smith, Thandie Newton, Brian Howe, James Karen, Dan Castellaneta e Kurt Fuller
Sceneggiatura: Steven Conrad
Fotografia: Phedon Papamichael
Montaggio: Hughes Winborne
Scenografo: J. Michael Riva
Musica: Andrea Guerra
Produttori esecutivi: Louis D’Esposito, Mark Clayman, David Alper e Teddy Zee
Produttori: Todd Black, Jason Blumenthal, Steve Tisch, James Lassiter e Will Smith
Titolo originale: The Pursuit of Happyness
Origine: USA 2006
Distributore: Sony Pictures Releasing
Link: www.sonypictures.com/movies/thepursuitofhappyness www.medusa.it/laricercadellafelicita www.medusa.it www.sonypictures.com www.laricercadellafelicita.it
Durata: 117’
Produzione: Columbia Pictures, Relativity Media, Overbrook Entertainment e Escape Artists
Programmato dal 12 gennaio 2007

Quando non hai i soldi per tirare avanti e un ragazzino da tirare grande, allora ti devi dare una mossa, anzi, una supermossa. Lo sa bene Chris Gardner, padre single di San Francisco con figlio a carico (realmente il suo secondogenito) e con la moglie scappata dopo aver visto il marito che sbarca il lunario con grandissima fatica, 21 dollari sul conto corrente, il fisco che glieli porterà via direttamente da lì se non paga le tasse alla svelta, il figlio di cinque anni da accudire. L’assurdo della situazione è che lui ha un lavoro ma non una casa. Quello che fa di giorno non gli rende abbastanza da avere un tetto per la notte. Infatti Chris è molto bravo come venditore e alla fine riesce ad avere un lavoro come consulente in una società di borsa, che suppur prestigiosa lo prende soltanto come praticante. Ovviamente quella è la prassi, ma intanto lui sta lavorando assolutamente gratis, sperando che tutta quella fatica non retribuita gli valga poi un futuro più radioso. Deve sempre stare attento a come si muove, possibilmente evitando di aprire il portafogli. Così dorme in un ricovero col figlio e di giorno va in giro in giacca e cravatta a discutere di molti dollari coi clienti. Suo sprone principale è il figlio, che gli da la vigoria per non lasciarsi andare.

 

 

Ci si rende conto che quello che è capitato a Chris potrebbe capitare a chiunque, basta solo che qualcosa vada proprio storto da qualche parte. Ma il lieto fine è necessario, e riprende la vera storia di Gardner, diventato broker di successo e felice milionario dopo aver passato negli anni ‘80 una vita di stenti. Il coronamento del sogno americano dell’Ultimo e il raggiungimento della felicità è descritto da Muccino senza accentuare il lato tragico della povertà e la paura del baratro, permettendo al film di sbancare il botteghino americano e incontrando i favori di un pubblico prima spaventato dall’indigenza e poi rincuorato dalla scalata dei gradini sociali, nonostante l’azzardo di un prodotto che vede un nero come protagonista e un europeo come regista (fortemente voluto e imposto alla produzione dallo stesso Will Smith).

Maurizio Ferrari

Fino al 12 luglio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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