-

----

SEX PISTOLS: OSCENITA’ E FURORE
Regia di: Julien Temple
Montaggio: Niven Howie
Titolo originale: The Filth and the Fury
Origine: Stati Uniti d’America/Gran Bretagna 1999
Distributore: BIM
Link: www.bimfilm.com
Durata: 107’
Programmato dal 9 marzo 2001

È strano il fenomeno Sex Pistols, un gruppo, a detta dei critici, mediocre, vissuto poco più di due anni, con un solo album reale inciso alle spalle. Nonostante ciò hanno lasciato un’impronta indelebile ancora oggi causa di ristampe e manifestazioni di culto. Non è un caso che un regista attento come Julien Temple abbia deciso di realizzare, per la seconda volta, una ricostruzione del loro passaggio sulla scena musicale e non solo. Già, perché questi "osceni, trasgressori, provocatori, furiosi" (come erano definiti allora) pseudo-musicisti, sono stati anche un fenomeno di costume nonché simbolo comportamentale giovanile e icona indiscussa del punk. Per capire cause e effetto bisogna calarsi nella Londra del 1976, con la disoccupazione dilagante, i detenuti irlandesi che morivano nelle carceri inglesi in seguito allo sciopero della fame, il vuoto creativo in campo musicale derivante dall’ascesa della disco-music. Era inevitabile che tra i cumuli di spazzatura, abbandonati sui marciapiedi dai netturbini in sciopero, venissero raccolti questi quattro ragazzi e con astuzia mediatica fossero dati in pasto a una folla di adolescenti confusi. È avvenuto tramite un’ignara multinazionale come la Emi, inizialmente truffata, come ben spiega Malcolm McLaren in The Great Rock’n’Roll Swindle, sempre di Temple. Truffa che poi, vista la piega assunta successivamente dagli eventi, si è inconsapevolmente trasformata in un prolifico affarone. Prova ne sono le cicliche riedizioni consumate golosamente da collezionisti e fan del genere.

----

----

Musicalmente, i Clash sono senza dubbio la miglior punk band sorta in quel periodo, basti ascoltare il militante e tecnicamente maturo triplo album Sandinista, che rimarrà nella storia del rock. Eppure, quando si parla di punk, si nominano quasi esclusivamente i Sex Pistols. Oscenità: i gestacci e gli sputi sul pubblico. Trasgressione: dopo il divieto di esibirsi sul suolo inglese durante il Giubileo del 1977, McLaren noleggiò un barcone e li fece cantare sul Tamigi, con migliaia di fan lungo le rive e sui ponti a scontrarsi con le forze dell’ordine (lo stesso McLaren fu arrestato con la testa sanguinante), la droga, il sesso esposto. La goccia che fece traboccare il vaso fu l’assassinio di Nancy Spungeon da parte del compagno Syd Vicious, morto in seguito per overdose. Per capire di più questo fenomeno, seguito da più di una generazione, non resta che affidarci al film Sex Pistols: oscenità e furore di Julien Temple, profondo conoscitore dei costumi londinesi e della musica che questi hanno prodotto.

Marcello Moriondo

----

home mail