IL CAIMANO
Presentato in concorso al al Festival di Cannes 2006

Regia di: Nanni Moretti
Attori: Silvio Orlando (Bruno), Margherita Buy (Paola), Jasmine Trinca (Teresa), Daniele Rampello (Andrea), Giacomo Passarelli (Giacomo), Michele Placido (Marco Pulici), Elio De Capitani (Il Caimano), Nanni Moretti (Il Caimano), Giuliano Montaldo (Franco Caspio), Jerzy Sturovski (Jerzy Stuhr), Tatti Sanguineti (Peppe Savonese), Antonio Catania (dirigente Rai), Valerio Mastandrea (Cesari), Anna Bonaiuto (pubblico ministero), Stefano Rulli (presidente del tribunale), Paolo Sorrentino (marito di Aìdra), Paolo Virzì (dirigente maoista) Dario Cantarelli (critico gastronomico), Carlo Mazzacurati (cameriere), Antonello Grimaldi (direttore di produzione), Matteo Garrone (direttore della fotografia) e Renato De Maria (padre di Teresa)
Soggetto: Nanni Moretti e Heidrun Schleef
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Francesco Piccolo e Federica Pontremoli
Fotografia: Arnaldo Catinari
Scenografia: Giancarlo Basili
Costumi: Lina Nerli Taviani
Suono: Alessandro Zanon
Organizzatore generale: Gianfranco Barbagallo
Montaggio: Esmeralda Calabria
Musica: Franco Piersanti
Produttori: Andrea Barbagallo e Nanni Moretti
Origine: Italia e Francia 2006
Distributore: Sacher Distribuzione
Link: www.mikado.it www.wildbunch.biz www.bacfilms.com www.sacherfilm.com
Durata: 112’
Produzione: Sacher Film (Roma), Bac Films, Stephan Films, France 3 Cinema (Parigi) con la collaborazione di Wild Bunch, Canal + e CineCinema
Programmato dal 24 marzo 2006

Bruno è un produttore di film di serie Z, Paola la moglie ha fatto l’attrice ma adesso non vuole più comparire in pubblico. Si stanno separando e i due figli Andrea e Giacomo sono agitati e soffrono d’insonnia, anche se i genitori non hanno detto loro ancora niente. In ufficio Bruno è sull’orlo della disperazione, sono anni che non produce un film e adesso vive di promesse e bugie per sé e gli altri, vagheggiando di un film su Cristoforo Colombo che ritorna dall’America, finché Franco l’assistente non se ne va dall’ufficio dopo una vita da regista. Teresa ha solo realizzato qualche cortometraggio ma ora gli ha portato la sceneggiatura di un film mentre sta presentando ad un vasto pubblico "Cataratte", un film degli anni d’oro del trash coi maoisti che celebrano un matrimonio improbabile e chiedono ai ricchi capelloni di donare tutto, con la moglie Paola nella parte di una superdonna infiltrata anticomunista. E ricordiamoci che aveva prodotto altri capolavori come "Mocassini assassini" o "Maciste contro Freud", buono per ogni rassegna su cinema e psicanalisi. In questa sceneggiatura di Teresa ci si domanda da dove vengono tutti quei miliardi di lire caduti dal cielo e di scalate al potere del Caimano, film di una esordiente dove saranno pure previste scene di massa, ma che costa meno di quello su Cristoforo Colombo che torna dall’America. Bruno non ha letto la sceneggiatura (scambiata per un thriller) e comprende quale sia il vero soggetto solo quando si trova con Teresa a raccontare il contenuto davanti al produttore Rai, che non vuole fare un film su Berlusconi come del resto nessuno in Italia, scoraggiando l’esordiente per quel progetto ambizioso, mentre Teresa si lamenta che solo qui non succede, mentre in America si fanno sempre film sui presidenti. Intanto i creditori tampinano Bruno, e Marisa l’assistente gli porta il caffè nell’ufficio trasformato ormai in casa dopo la separazione dalla moglie. Teresa è tenace e insiste con Bruno per cercare il protagonista del suo film. Si contatta Marco Pulici, un attore arrogante e sanguigno quasi sessantenne ma ancora sessualmente attivissimo. Produrre un film è faticoso, Bruno ha ricevuto l’ultimatum dalle banche e intanto scopre che intanto di gira a sua insaputa un Cristoforo Colombo, naturalmente poco convinto, piuttosto che l’attualità riflessiva che aveva cercato di produrre invano, ma naturalmente con i soldi degli altri e non i suoi. Fino a quando non arrivano quelli della ex moglie, che gli ha comprato la sua metà dell’appartamento comune. Il film si farà, probabilmente. Forse ai figli il film piacerà, ma non esageriamo, non più di "Cataratte", ormai diventata la loro storia preferita prima di addormentarsi tranquilli.

 

 

L’ascesa politica di Berlusconi è raccontata dall’inizio, parlando di tanti soldi, fondi esteri, Milano 2, processo Sme, televisioni, personalità, arrembaggio. La sceneggiatura parla del personaggio pubblico, e non di quello privato. E’ un film forte, ovviamente dato l’argomento. Oltre a trattare del nocciolo più attuale del momento, presentato in un periodo rovente, si tratta della vita di tutti i giorni e di tutti i fatterelli importanti o meno che possono capitare a chiunque. Non è un film che sposta voti, ma è più concreto di tanti comizi con il pezzo forte costituito da Berlusconi che litiga al Parlamento Europeo. Moretti oltre a dirigere alla fine impersona anche il Caimano, ripetendo frasi conosciute. Il film è smaccatamente di sinistra e contro Berlusconi, ma comunque il personaggio non viene massacrato o satireggiato, anzi ne esce piuttosto bene. Morettiano nello stile e nell’impeto, costituisce una sorta di liberazione catartica per Moretti e per tutti gli spettatori. Preceduto da un set blindato che non permetteva di sapere nulla dei contenuti del film, quello che ci si può aspettare è comunque una sorpresa. Quello che ci si può aspettare non sarà mai quello che poi si vede, non essendoci mai nessuna trattazione estrema e sovvertitrice. Nello svolgimento mai sopra le righe, si sviluppa in maniera pacata un racconto sul politico che intreccia alla storia di una famiglia e conoscenti, molto facendosi ispirare dal figlio. La difficoltà di mettere in piedi un film, anche finanziariamente, gli attori, la sceneggiatura da riscrivere, sono il sale di un tormento personale. A questo si affianca o meglio si incrocia il film politico e l’atto di accusa, trasferendo su Bruno il peso di una incertezza attuale. Silvio Orlando impersona Bruno con tutte le varianti tragiche comiche necessarie,

Maurizio Ferrari

Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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