IL CASO THOMAS CRAWFORD

Regia di: Gregory Hoblit
Attori: Anthony Hopkins (Thomas Crawford ), Ryan Gosling (Willy Beachum), David Strathairn (Joe Lobruto), Rosamund Pike (Nikki Gardner), Embeth Davidtz (Jennifer Crawford), Billy Burke (detective Rob Nunally), Cliff Curtis (detective Flores) e Bob Gunton (giudice Gardner)
Sceneggiatura: Glenn Gers e Daniel Pyne
Produttore: Charles Weinstock
Coproduttore: Louise Rosner
Produttori esecutivi: Hawk Koch e Liz Glotzer
Scenografia: Paul Eads
Montaggio: David Rosenbloom
Costumi: Elisabetta Beraldo
Musica: Mychael Danna e Jeff Danna
Titolo originale: Fracture
Origine: USA 2007
Distributore: Eagle Pictures
Link: www.eaglepictures.com www.fracturemovie.com
Durata: 113’
Programmato dal 2 novembre 2007

Anthony Hopkins ha lo stesso ghigno satanico che aveva in Il silenzio degli innocenti. Adesso è Thomas Crawford e ha quasi ammazzato la moglie Jennifer, sparandole in testa. Il tenente Rob Nunnally che gli ha levato la pistola dalla mano era l’amante della moglie. Anche l’assistente alla Procura Distrettuale Willy Beachum, l’avvocato dell’accusa, lo stato della California in questo caso, crede che il caso sia praticamente risolto e prende il processo sotto gamba. E’ il gioco del gatto col topo, dove l’avvocato dell’accusa, l’avvocato delle cause vinte fino a quel momento, si direbbe destinato al fallimento più totale. E’ una partita a scacchi dove Tom non ha nessuna intenzione di pagare per il tentato assassinio della moglie, convinto di aver architettato il delitto perfetto. Dall’ufficio del procuratore legale sono a corto di prove, la pistola non si trova e l’accusato potrebbe essere scarcerato. In questa avvincente partita a scacchi ogni mossa è calibrata al punto giusto e pensata in modo tale che le prove a carico o a discarico si annullino a vicenda. Sul finale lo scontro si palesa chiaramente, con la moglie in coma e il marito che può staccare la spina quando vuole e l’avvocato che, essendo abituato a vincere, gli rode perché continua ad accumulare insuccessi.

 

 

Sia Anthony Hopkins che l’attore emergente Ryan Gosling sfoderano una bella recitazione piena di gusto e di impercettibili movimenti di stizza quando si sentono perdenti o di gioia quando credono di aver sopraffatto l’avversario, alzando il livello di tensione del thriller drammatico, un po’ come al regista era già successo in Il tocco del male e Frequency, eventualmente riducendo la portata della complessità degli opposti, con Anthony Hopkins che ripete Hannibal Lecter senza faticare e Ryan Gosling che mantiene costantemente l’espressione soddisfatta da manager rampante e in carriera.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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