FINAL DESTINATION 3

Regia di: James Wong
Attori: Mary Elisabeth Winstead (Wendy Christensen), Ryan Merriman (Kevin Fischer), Kris Lemche (Ian), Alexz Johnson (Erin), Sam Easton (Frankie Cheeks) Jesse Moss (Jason), Gina Holden (Carrie ), Texas Battle (Lewis), Chelan Simmons (Ashley Freund), Crystal Lowe (Ashlyn Halperin) e Amanda Crew (Julie Christensen)
Sceneggiatura: Glen Morgan e James Wong
Fotografia: Robert McLachlan
Scenografo: Mark Freeborn
Supervisore VFX: Ariel Velasco Shaw
Costumista: Gregory B. Mah
Montaggio: Chris Willingham
Supervisore SPFX: Rory Cutler
Musica: Shirley Walzer
Produttori: Glen Morgan, Craig Perry, Warren Zide e James Wong
Titolo originale: Final Destination 3
Origine: USA 2005
Distributore: Eagle Pictures
Link: www.eaglepictures.com www.newline.com www.fd3movie.com
Durata: 94’
Produzione: New Line Cinema, Hard Eight Pictures e Practical Pictures/Matinee Pictures production
Programmato dal 24 marzo 2006

Il destino gira come una trottola, al pari di quelle che si trovano al Luna Park. Quella sera Wendy e i suoi amici vogliono far festa per aver conquistato il diploma. Vanno quindi in un parco di divertimenti. "Il volo del diavolo" è l’attrazione più attesa dal gruppo: sarebbero le montagne russe in una versione particolarmente impegnativa. Wendy all’improvviso fa la timorosa e la scontrosa. L’atmosfera è subito pesante. Il suo ragazzo Jason prova a tranquillizzarla ma quella ha visto volar via le carrozze di tutto il gruppo dai binari: molla tutto con una reazione isterica. L’allontanano in malo modo, dandole della pazza. La piattaforma di lancio parte. L’imbracatura di sicurezza fa cilecca. I vagoni escono dalla sede. Arriva la Mietitrice. La premonizione l’ha salvata, e come lei ha salvato i suoi amici. Ma alcuni sono finiti maciullati, morti nel modo più atroce. Adesso c’è da ritirare il diploma. Torna la calma, ma presto arrivano altre vittime. Capito il meccanismo della successione dei condannati, Wendy cerca di interrompere il meccanismo, studiando le foto che aveva scattato quella sera per capire chi sarà la prossima vittima, provando in tutti i modi di salvarsi, ma sono senza speranza. Poi parrebbe di aver interrotto la brutta sequenza. Cinque mesi dopo lei è in metropolitana. Ha un’altra premonizione, quando sembrava tutto finito, e infatti...

 

 

Il destino è segnato e quando è la tua ora non c’è modo di sfuggire, almeno così sembrerebbe essere il messaggio del film. In qualche modo ogni morte è annunciata, preparata, così che non ci si debba spaventare molto. La scia di morti è lunga e la morte tende la trappola in maniera attiva, mettendo degli oggetti inanimati ma mortali sul percorso. Ci si diverte con la situazione portata all’eccesso e dal sapore quasi pomposo. Si cita l’aereo che esplose verso Parigi, ricordando che i sette sopravvissuti morirono successivamente nello stesso modo in cui si erano seduti sull’aereo. E anche qui lo schema si ripete. Il barocco che ne scaturisce permette un allegro sabato sera al cinema con gli amici, all’insegna dello splatter del sangue che scorre a ettolitri.

Maurizio Ferrari

Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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